Le pillole degli informatici (was: [Flug] Salve!)

leandro noferini lnoferin@cybervalley.org
Lun 26 Feb 2007 19:39:52 CET


alessio chemeri ha scritto:


[...]

> > non solo.... non ricordo chi, ha detto che per farsi le ossa ubuntu non
> > sia 'come debian'.
> > ubuntu e debian hanno sostanzialmente la stessa infrastruttura, a parte
> > alcuni dettagli dovuti a scelte più o meno opinabili del team di ubuntu,
> > che per un novizio sono comunque del tutto irrilevanti, a meno che non
> > il 'novizio' non abbia la sfortuna di doversi confrontare con temi
> > specifici (es. alsa non configurato in fase di installazione e mancanza
> > di alsaconf in ubuntu).
> 
> no, l'ubuntu ti apre la strada alle "vie brevi" (ergo : tante ide per
> configurare tante
> cose e tante cose autoconfigurate etc etc) che seppur adorabili fanno
> parte della "pillola blu".
> Non dico che sia male "godersi la bistecca ed il suo sapore" dico solo che
> e' meglio farlo dopo aver preso la "pillola rossa" essendo un minimo consci
> di quello che fa sotto "la schermata colorata" altrimenti e' come usare windows
> sotto una salsa diversa...

Uhmmm, è  da quando  spippolo che  sento questi discorsi  ed è  da molto
tempo  che  non mi  tornano:  ci  sono  moltissimi utenti  del  servizio
ferroviario che hanno  una passione per capire come  funziona la baracca
ma il restante 100% di questi  utenti non hanno la benché minima idea di
cosa sia un bfc, un m3  o un freno continuo. Eppure queste persone usano
i treni e  nessuno gli va a  dire: sì, te prendi il  treno senza neanche
saper calcolare la percentuale di peso frenato?

Questo vale ovviamente  per un monte di campi, ma  non per tutti. Perché
però nell'informatica dovrebbe essere diverso?

La cosa bellissima di Ubuntu è che ha messo in mano un sistema GNU/Linux
in  mano  ad  un  monte   di  persone  che  vogliono  leggere  la  posta
elettronica,  vedere le pagine  web, scrivere  documenti di  massimo due
pagine e salvare le foto delle vacanze.

Ovviamente questo non è merito  esclusivo di Ubuntu, tanto meno questa è
la prima  ad averci provato  però secondo la  mia esperienza è  stata la
prima a non aver mancato completamente il bersaglio: mancano i giochetti
ma non si può avere tutto subito.

Che poi in  _questa_ lista si possa avere una  visione un po' "distorta"
della cosa  (nei primi tempi  che frequentavo questo ambiente  si diceva
che se  non hai mai  configurato sendmail non  sei nessuno ma se  lo hai
configurato più di tre volte  sei un cretino) è anche comprensibile però
ricordiamoci  che nel  nostro manifesto  c'è  scritto che  siamo per  la
diffusione dell'uso  _e_ della conoscenza del  software libero: aiutiamo
sia  il   principiante  di  asterisk   ma  anche  quello  a   cui  muore
inaspettatamente il ppp.... :-)


-- 
Ciao
leandro
Un esteso e "normale" uso della crittografia è il sistema più forte
per rivendicare il diritto alla privacy nelle comunicazioni
telematiche: come tutti i diritti e come i muscoli se non viene
esercitato costantemente si atrofizza e va perso.




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