[Flug] OT, ancora diritti... Proposta deposito marchi
paolo palmerini
paolo@palmerini.org
Mer 5 Mar 2008 12:50:21 CET
On 03/05/2008 04:33 PM, Ivano Greco wrote:
> Max Murdock wrote:
>
>> On 04/03/2008, Matteo Papadopoulos <teo@c234.net> wrote:
>>
>>
>>> Il giorno 04/mar/08, alle ore 15:32, Max Murdock ha scritto:
>>>
>>>
>>>
>>>> Ma, mi viene da pensare, perchè rendere più facile l'uso di una cosa
>>>>
>>>>
>>> > che tutto sommato dimostra di avere dei risvolti miopi e negativi?...
>>>
>>>
>>> concordo e anche parecchio!
>>>
>
>
[...]
> la tutela della ricerca e' una delle anime dello sviluppo che permettono
> alla societa' di migliorarsi
>
> la possibilita' di tutelare (brevettare) un'invenzione, un marchio, deve
> essere applicata quale strumento di miglioramento per la societa' e non
> quale strumento di rallentamento dello sviluppo ...... questo e' il
> punto !!!! se una persona migliora un processo produttivo, inventa una
> tecnologia, fa qualcosa per cui la societa' ne trae un beneficio, mi
> sembra giusto che gliene venga reso merito ...... e che possa trarre da
> questa un profitto.
>
ivan, mi sembra una posizione del tutto discutibile. che la ricerca
permetta alla società (e volendo essere veramente corretti dovremmo dire
"alle società") di svilupparsi è un conto; che la ricerca vada tutelata
è una diretta conseguenza; che possa essere fatto attraverso i brevetti è
una conclusione arbitraria che sostanzialmente dipende da che modello di
sviluppo hai in mente. per quello che ne so io, ma ovviamente posso
benissimo sbagliare, non c'è un accordo totale nel dire che i brevetti
favoriscano delle dinamiche virtuose nel progresso collettivo. non ci
sono modelli che mostrino chiaramente come l'introduzione dei brevetti
favorisca la creatività.
questo in generale. rispetto poi alle situazioni in settori specifici,
l'eccezione che sollevi per i brevetti software non vale per i brevetti
sui prodotti farmaceutici o sui prodotti artistici?
mi sembra che ci siano altrettanti buoni motivi per non volere brevetti
sui farmaci e il caso della battaglia del sud-africa contro le grosse
case farmaceutiche per poter produrre prodotti per le terapie per malati
di HIV, lo abbia dimostrato.
in campo artistico la cosa è ancora più evidente. i "brevetti" della
creatività che sono i diritti d'autore sulle produzioni artistiche
servono a far "crescere" il settore soltanto all'interno di un sistema
in cui sia possibile controllare i sistemi di riproduzione, cosa che
adesso semplicemente non è più possibile fare. le grosse difficoltà
nell'imporre i diritti d'autore delle major della produzione artistica
rispecchiano proprio la loro difficoltà ad adeguarsi a modelli di
consumo e riproduzione diversi.
si, ok, mi sono perso. volevo solo dire che il brevetto funziona solo se
associato ad un certo modello di sviluppo e non è detto che questo
modello sia efficace, realistico e storicamente sensato.
sento che sta per partire un flammone, mi scuso in anticipo.
p.
--
paolo palmerini.
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