[Flug] Incontro con Negroponte al salone dei 200

leandro noferini lnoferin@cybervalley.org
Gio 20 Mar 2008 07:33:50 CET


paolo palmerini ha scritto:

Rispondo in ritardo.


[...]

> > Però visto che mi sento messo nel mezzo proverò a dire quali sono le mie
> > impressioni relative all'idea.
> >   
> 
> per carità, non volevo tirare in mezzo nessuno, il mio era solo un
> commento su un argomento che mi interessa.

Nessun problema visto che adoro essere tirato in mezzo....

> > Da un punto  di vista "economico" mi pare che il  modello che sta dietro
> > alla campagna  (che assomiglia molto  alla vecchia beneficenza)  non sia
> > proprio un  modello di efficienza  e che storicamente abbia  portato poi
> > chissà quali benefici reali.
> >   
> 
> il modello che ci sta dietro non è solo un modello economico ma è un
> modello di sviluppo più generale (negroponte tiene a sottalineare che si
> tratta di un progetto educativo, non semplicemente tecnologico) e, per
> quanto vedo e so, non mi sembra che il modello sia stato sviluppato
> tenendo conto delle esigenze reali dei paesi dove si vuole applicare
> (che genericamente sono "tutti"). il ragionamento, semplificando, è:
> siamo nella società della conoscenza e senza accesso alla conoscenza non
> si va da nessuna parte; siccome alla conoscenza si accede grazie al
> computer, cerchiamo di dare a tutti un computer. il ragionamento sembra
> non fare una grinza. ma in realtà, qualcuno (di olpc) si è chiesto
> perchè molte persone nel mondo (nei paesi poveri e ricchi) sono escluse
> dalla conoscenza? è perchè i computer costano cari e sono brutti, o per
> altri motivi più complessi (e diversi da paese a paese)? se è vera la
> prima spiegazione, olpc ha centrato l'obiettivo. altrimenti, no.

Ovviamente no perché nessuna  soluzione semplice ha mai funzionato nella
realtà.

> >> e che se ne farà addirittura una hacknight
> >>     
> >
> > Però qualcosa da  un punto di vista tecnico (ma  anche politico in senso
> > lato)  ci  sono delle  novità  che  un gruppo  come  il  nostro non  può
> > lasciarsi sfuggire.   Fondamentalmente quello che ci si  propone di fare
> > nella nostra  città è  di usare una  piattaforma nata da  esperienze che
> > fanno parte della nostra comunità per un'informatizzazione di base nelle
> > scuole elementari.
> 
> anche se fosse solo questo, avrei qualcosa da ridire che è sempre la
> stessa cosa: l'informatizzazione delle scuole elementari nei paesi in
> via di sviluppo non può essere un obiettivo di per se. è un'azione, che
> si compie per raggiungere un obiettivo. e la coerenza tra l'azione e il
> raggiungimento dell'obiettivo è supportata da un'analisi che in questo
> caso non vedo.

Io mi riferivo alle scuole elementari fiorentine.

In  ogni caso  in quei  pochi minuti  in cui  si è  svolta  la cerimonia
(perché di questo si è trattato,  una cerimonia per una firma di accordo
fra   Negroponte  e   il   comune)  non   è   stata  illustrata   alcuna
analisi. Questo  può significare  che non è  stata fatta (come  mi viene
maledettamente  da  pensare)  ma   anche  che  banalmente  non  è  stata
illustrata nell'occasione.

Una buona domanda per l'hacknight.

> in ogni caso il progetto (e qui parlo di olpc italia) è assai più di
> quello che dici. dal sito di olpc-italia: "La mission di OLPC Italia di
> creare un modello pilota di cooperazione decentralizzata intercittadina,
> city-to-city, supportato da un network di partner pubblici e privati che
> sostengono azioni ed iniziative create ad hoc per i PVS. La cooperazione
> a livello locale porta ad un sistema di solidariet civica che oltrepassa
> le barriere burocratiche create dai Governi centrali."
> 
> qui si parla di un "modello di cooperazione", che si dovrebbe sviluppare
> portando in alcuni paesi (ripeto, assai diversi tra loro), lo stesso
> oggetto pensato e sviluppato in un posto che nulla ha a che vedere con
> quei paesi e lasciando aperte moltissime domande. l'olpc è pensato ad
> hoc per i PVS? perchè?? perchè costa poco? e questo è un modello che
> oltrepassa i governi centrali?? nella mia minuscola opinione mi sembrano
> affermazioni troppo leggere per una amministrazione cittadina.

A meno che non siano vicine elezioni politiche.....

:-)


[...]

> > Ovviamente sarebbe oltremodo  interessante organizzare anche un incontro
> > sugli  aspetti  meno  informatici dell'iniziativa,  organizzazione  alla
> > quale mi  piacerebbe anche partecipare ma  che non mi  sento di prendere
> > direttamente in carico in qualità di flugghista.
> >   
> certo, e sicuramente sono già off topic con questa menata che sto
> tirando. non è il posto giusto e me ne scuso. se si organizzasse un
> evento simile, pareciperei volentieri. ma non credo proprio che si farà
> e non vivendo in italia, non posso farmene promotore. e poi, a nome di chi?
> probabilmente sono il solo a cui la cosa non piace. quindi "mi taccio".

Personalmente  ho  una  disposizione  di  attesa  per  cui  sospendo  il
giudizio.


[...]

> > D'altra parte io  ricordo quando la Microsoft alcuni  anni fa si propose
> > per un  progetto di informatizzazione di alcuni  servizi (credo qualcosa
> > come l'anagrafe) in un qualche paese della ex Jugoslavia, ovviamente con
> > i  propri aggeggi.  La cosa  provocò ovviamente  gli alti  lai  da parte
> > "nostra" la  volta che invece passiamo dall'altro  lato cerchiamo almeno
> > di notare la differenza.
> >   
> c'è una enorme differenza e non va a merito di olpc. qui mi parli di un
> progetto preciso (che peraltro non conosco). un paese deve
> informatizzare l'anagrafe e microsoft propone una soluzione. che a noi
> non piace (e abbiamo ragione), ma è un percorso corretto.

Parlando di microsoft ovviamente la cosa non può essere corretta....

Difatti allora la mossa fu tacciata di voler fare banalmente un'apertura
di  mercati  a costo  zero  considerando  che  l'hardware doveva  essere
fornito dall'ONU.

> nel caso di olpc invece c'è da una parte un problema globale enormemente
> complesso e si pretende di trovare una soluzione universale che non
> tiene in minimo conto le esigenze di chi il problema lo vive
> direttamente, oltretutto confondendo fini e mezzi.

Mi piace questo tuo riassunto della questione.


[...]


-- 
Ciao
leandro
Un esteso e "normale" uso della crittografia è il sistema più forte
per rivendicare il diritto alla privacy nelle comunicazioni
telematiche: come tutti i diritti e come i muscoli se non viene
esercitato costantemente si atrofizza e va perso.

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