[Flug] [LD08] Riflessione (Was: valutazione proposte)

[Christian Surchi]

Il giorno sab, 20/09/2008 alle 10.32 +0200, leandro noferini ha scritto:
> Quello che scrivi è assolutamente condivisibile però non dimentichiamoci
> che in questi dieci  e più anni di attività il Flug  si è rapportato con
> tantissime  entità,  di  tanti  generi  diversi:  dalle  amministrazioni
> pubbliche  ai gruppi meno  istituzionalizzati del  nostro.  Per  fare un
> rapido  elenco,  case  del  popolo,  biblioteche  pubbliche  e  private,
> associazioni delle più varie.

Ma infatti la mia non era una critica. Figuriamoci. Io stesso poi ho
proposto un contatto soltanto "dopo". Volevo solo fare una
considerazione in prospettiva, su quello che vogliamo fare o non fare. 

> Purtroppo  però spesso  questo rapporto  si è  interrotto in  malo modo,
> portandoci  ad un  interruzione  definitiva: attualmente  direi che  gli
> unici rapporti che stanno funzionando  sono con la Stazione di Confine e
> con il "nuovo" hacklab.

Condivido, c'e' pero' da dire che sono rapporti ben diversi da quelli di
tipo istituzionale... con l'hacklab c'e' una interazione viva di ben
altro tipo. Sulla SdC poi, il rapporto e' stato piu' intenso in passato,
adesso non so che cosa tu intenda per rapporto con loro. Il fatto stesso
che stiamo "tentando" di risentirli anche adesso indica che tutto
sommato non siamo cosi' intimi al momento. :)

> Non è mio  interesse cercare colpe e ragioni, almeno  qui e adesso, solo
> ricordare che molti di noi (ed io fra questi) hanno lavorato per tessere
> questi rapporti  con risultati  decisamente frustranti: alla  fine siamo
> sempre rimasti "i simpatici ragazzi del pinguino".

Ovviamente, pero' la mia considerazione portava appunto anche alla
conclusione che non ci sia niente di cosi' "strano" se poi quando
andiamo a chiedere uno spazio ci siano da tirare fuori dei soldi. :)

Concretamente poi, e' logico che ora dobbiamo stringere i tempi e
trovare il posto.

ciao,
Christian

-- 
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"L'arte non è uno specchio per riflettere il 
mondo, ma un martello con il quale colpirlo"
        -- Vladimir Vladimirovič Majakovskij