[Flug] Salviamo Cox 18

Franco Vite franco@firenze.linux.it
Gio 22 Gen 2009 17:55:27 CET


Forse un po' OT, mi spiace.

Stamani alle 07:00 la polizia ha iniziato a sgomberare il Centro
Sociale Cox 18 di Milano.

Perché lo scrivo qui, lista del Firenze Linux User Group e non su una
lista di "movimento"?

Per alcuni motivi, che vado a raccontarvi.

1)

se alla fine del 1998 iniziai a cercare informazioni su GNU/Linux e,
dopo un certo peregrinare, giunsi al Flug, fu "grazie" (dipende dai
punti di vista, ovviamente) al Centro Sociale Cox 18 di Milano. 
In quel luogo, infatti, stavo lavorando alla mia tesi di laurea, quando
alcuni loschissimi figuri (di cui parlerò dopo) mi invitarono a quella
che come minimo si sarebbe risolta in un'orgia satanica:
una "linux install fest". 
Io sorrisi, dissi "si, vabbé", pronto a levarmi dalle palle, ma loro
insistettero e ci andai. E fu ammore a prima vista! Finita l'install
fest (in P.zza Castello, con un freddo della madonna, ma tant'è ...) mi
infilai in una nota catena di librerie milanese e comprai "Linux for
dummies" (che potrei ricomprare pure oggi, visto che dummies sono
rimasto), poi arrivai via motore di ricerca al Flug e via e via ....

2)

Considerate che io non sono un tecnico, ma un "umanista", laureato in
storia contemporanea (anche se la tesi l'ho fatta con emacs + autex ;),
quindi la cosa che più mi intrigò non fu tanto l'aspetto tecnico di
GNU/Linux e bla bla bla, quanto tutto il discorso sul software libero e
bla bla bla.
E di tutto quel parlare qualcosa mi echeggiava nelle orecchie, fino a
quando, per caso penso, mi tornò tra le mani la pubblicazione di una
piccola ma gloriosa casa editrice, la Shake Edizioni Underground, che
nel 1994 (!) pubblicò un libercolo dal titolo "No
Copyright" (http://tinyurl.com/ba64cd) in cui, per la prima volta a
stampa in Italia, veniva tradotto il Manifesto del progetto GNU (do you
know?) (e poi tanto altro, altrimenti introvabile, o molto
difficilmente trovabile, nel nostro paese, allora).
Che c'entra tutto ciò con Cox 18 e con la mia storia? Beh, i signori
della Shake non erano altri che quei loschi individui di cui sopra, che
mi trascinarono all'install fest in p.zza Castello etc etc.
Non solo: la Shake nasce, a fine anni '80, proprio dentro Cox 18,
grazie a quel meraviglioso personaggio che è stato Primo Moroni (e chi
non l'ha conosciuto non sa cosa si è perso).

3)
Poco dopo (anzi, poco prima, nel 1997, ma io lo vidi poco dopo), gli
stessi loschi figuri pensarono bene di portare a Milano, e precisamente
presso il Centro Sociale Cox 18 di Milano, tal Richard M. Stallman,
noto pazzo libertario statunitense, a parlare di una sua follia, una
roba che si chiama "progetto GNU", (do you know).
Il tutto fu, ovviamente, ripreso coi potenti mezzi tecnologici della
Shake e di Cox 18, e riversato in un vhs, che è ancora possibile
recuperare a pochi euri qui (oltre che su ngvision e sul p2p):

http://tinyurl.com/cnrvrw

Poi ci sarebbe tanto altro da raccontare, sia dal punto di
vista liberamente softwaristico che no, ma mi dilungherei troppo e vi
tedierei.
Se non che dentro Cox 18 c'era ancora la Libreria Calusca City Lights,
fondata da Primo Moroni e, soprattutto, l'Archivio a lui dedicato, dopo
che ci lasciò nel 1998. Archivio e libreria sono due tesori, veri e
propri, di un pezzo importante della memoria italiana, studiati e
riconosciuti a livello internazionale.

Salvare questo posto non è "semplicemente" salvare il "solito" posto di
scoppiati drogati (non che chi sta in Cox non sia scoppiato e spesso
drogato, ci mancherebbe!), quanto salvare un pezzo di memoria storica
di questo paese. Memoria sicuramente di lotte e conquiste della
sinistra, ma anche di quelle robe strane che qualcuno, fuori moda,
insiste a chiamare democrazia, cultura, libertà.

Questo è quanto. Ho avuto voglia di raccontarvi questo pezzo, piccolo,
della mia storia, che sta andando via malamente, un po' perché sono
tremendamente triste, un po' perché mi piace pensare che ne rimanga
traccia anche in un luogo, questa lista, il Flug, che in maniera
strana, particolare, qualche volta ha fatto dei pezzettini di strada
con quei loschi figuri e quei loschi luoghi che piano piano stanno
sparendo.

-- 
"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino  di due passi, lei si allontana
di due  passi. Faccio dieci  passi e  l'orizzonte si allontana  di dieci
passi.  Per quanto cammini, non la raggiungerò  mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare."              Eduardo Galeano



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