[Flug] Linux Day al Leonardo da Vinci: s'ha da fare!

Niccolo Rigacci niccolo@rigacci.org
Gio 22 Apr 2010 16:40:18 CEST


Ciao a tutti.

Io credo che il Linux Day in una scuola vada fatto, in poche 
parole per non vergognarsi della scuola italiana.

Ho scritto questa lettera per il Preside dell'ITI. Prima di 
spedirla chiedo a voi (e in particolare a Lapo che aveva avuto il 
contatto), cosa ne pensate.

Saluti


Gentile Preside,

alcuni attivisti informatici del Linux User Group di Firenze 
hanno chiesto di poter svolgere presso l'Istituto Leonardo da 
Vinci il prossimo Linux Day, in programma il 23 Ottobre 2010 [1].

Sono rimasto esterrefatto nell'apprendere che - per poter 
usufruire dei locali il sabato pomeriggio - siano stati chiesti 
200 euro agli organizzatori stessi.

Signor Preside, forse non ha chiaro cosa sia il mondo del 
software libero: una realtà che ha saputo coniugare i principi di 
solidarietà e condivisione con l'eccellenza tecnica, con 
l'avanguardia nella ricerca, con ottimi risultati in campo 
accademico e industriale. Forse non ha ben chiaro cosa sia il 
Linux Day: una manifestazione nazionale che si svolge ormai da 
dieci anni coinvolgendo decine di realtà locali facendo un'opera 
capillare di divulgazione tecnologica. Forse non ha ben chiaro 
chi siano gli utenti GNU/Linux e quali motivi li spingono ad 
associarsi e ad offrire la propria opera a titolo puramente 
gratuito.

Il mondo GNU/Linux e del software libero è un modello di 
associazionismo, di diffusione del sapere, di studio e 
approfondimento. Da molti anni è diventato anche un modello di 
sviluppo economico ed una realtà professionale. Quello che mi 
domando è chi - se non le scuole - dovrebbero impegnarsi in prima 
linea nel sostegno e nella diffusione di questo universo.

Recentemente ho condotto una ricerca sulla crisi post-terremoto 
di Haiti: ho notato con soddisfazione come il mondo accademico 
statunitense si è distinto per aver offerto sostegno a numerosi 
progetti di informatica libera  volti ad offrire supporto ai 
soccorritori: sono stati offerti laboratori, computer, accessi ad 
internet e ottimi cervelli. L'Italia invece ha brillato - come di 
consueto - per la sua assenza.

Le radici di questo male italiano sono proprio nell'atteggiamento 
miope di chi non riconosce l'utilità di un investimento 
(spiccioli in questo caso!) che non ha un immediato riscontro di 
bilancio. Capisco che la responsabilità può essere facilmente 
scaricata sul Ministero, la Regione, o su tutti gli organismi che 
dovrebbero mettere maggiori fondi nella scuola pubblica e non lo 
fanno. Il risultato netto è però che mi vergogno del paese in cui 
vivo.

Qualche giorno fa il Progetto Debian GNU/Linux (il più importante 
nel suo genere a livello mondiale) ha eletto l'italiano Stefano 
Zacchiroli come proprio Project Leader. Zacchiroli oggi lavora 
presso l'Università di Parigi perché evidentemente l'ambiente 
accademico italiano non è stato capace di offrirgli uno spazio 
adeguato.

Lei è preside "solo" di un Istituto Tecnico, non di una Facoltà 
Universitaria, ma credo sia chiaro che spetta alle persone come 
Lei il costruire un ambiente per coltivare le persone eccellenti 
(e di riflesso anche quelle normali, ci mancherebbe!).

Mia figlia tra qualche anno dovrà frequentare la scuola pubblica, 
so già che mi verrà chiesto di comprare i gessetti o la carta 
igienica perché non ci sono i soldi, per coltivare le persone 
eccellenti però non basta la carta igienica.

Grazie al cielo questa volta per non vergognarmi dell'Italia e 
della sua Scuola Pubblica bastano 200 euro; gentile Preside, mi 
faccia sapere le coordinate bancarie presso le quali posso fare 
il bonifico in modo tale che il Linux Day 2010 di Firenze possa 
svolgersi presso il Suo Istituto.


Distinti saluti.

[1] http://www.linuxday.it/





-- 
Niccolo Rigacci
Firenze - Italy



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