[Flug] Gnome 3 vs the World

[Franco Vite]

Il 19/12/11, alle ore 15 Christian Surchi dice:

> Il giorno lun, 19/12/2011 alle 15.43 +0100, Franco Vite ha scritto:
>> Non l'hai capito perché parti dal presupposto che le cose vadano fatte
>> per benino, con tutte le cosine a posto prima di tirarle fuori. Cioè
>> quello che NON è stato fatto con gnome3 (così come kde4, a suo tempo).
> 
> Contenti voi e loro! Ma che fretta ci sarebbe, scusatemi? mancanza di
> betatester forse? ahah :D

Io non sono contento, tutt'altro. Penso che sia un enorme passo indietro
passo falso del mondo del software libero: hanno reagito in maniera
"convenzionale", business oriented, ad un'esigenza reale, quella di
avere la possibilità di aggiungere in maniera semplice e veloce software
sempre aggiornato nei propri desktop.

Più tante altre cose negative in cui si sta impantanando la comunità del
software libero ormai da un bel po'.

>> Detto questo, però, l'utonto medio, quello che non ha voglia di stare a
>> sbattersi più di tanto, sai cosa farà con gnome-shell e le sue
>> extensions? Le installerà tutte, per provarle. E quelle che non gli
>> interessano o non gli piacciono le disabiliterà, via gnome tweak.
>>
>> E' brutto e puzza (per "voi" smanettoni, abituati da decenni di debian
>> ed filerc ;), ma è facile da usare.
> 
> Te hai preso il vizio di Leandro, ormai, dovreste uscire più spesso dal
> letargo e guardarvi intorno. Io poi sono anni e anni che uso i browser
> grafici, evolution e via dicendo, per cui non capisco proprio cosa
> abbiate contro di te... gentaccia come voi con emacs e mutt sempre
> aperti! :D

Io esco e guardo, e lo vedo come la gente usa il pc. O come non lo usa ;)

>> E' un passo avanti per GNU/Linux, il software libero e per la maggior
>> consapevolezza delle persone in ambito informatico.
>>
>> Boh, boh e no :)
> 
> Forse! :D

Forse ma forse...

-- 
"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino  di due passi, lei si allontana
di due  passi. Faccio dieci  passi e  l'orizzonte si allontana  di dieci
passi.  Per quanto cammini, non la raggiungerò  mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare."              Eduardo Galeano