[Flug] Gnome 3 vs the World

[Franco Vite]

Il 19/12/11, alle ore 16 Christopher R. Gabriel dice:

> On lun, 2011-12-19 at 16:10 +0100, Franco Vite wrote:
>> Il 19/12/11, alle ore 15 Christopher R. Gabriel dice:
>>
>>> Scusami eh, ma una o due mail fa hai detto che e' un grande passo
>>> avanti :)
>>
>> Sorry, ma non l'ho scritto da nessuna parte.
>>
>> Ho scritto che è facile, non che è giusto e/o bello.
>>
> 
> Cito testuale dalla tua mail:
> 
> "
> E' un passo avanti per GNU/Linux, il software libero e per la maggior
> consapevolezza delle persone in ambito informatico.
> "
> 
> Forse ho capito male io?

No, hai solo citato male:

Il 19/12/11, alle ore 15 Franco Vite dice:

[...]

> E' un passo avanti per GNU/Linux, il software libero e per la maggior
> consapevolezza delle persone in ambito informatico.
>
> Boh, boh e no :)

Erano tre domande (a cui ho dimenticato il ?) a cui ho dato tre
risposte, due dubbiose ed una negativa.

E pochi minuti in altra mail:

Il 19/12/11, alle ore 15 Franco Vite dice:

> Io non sono contento, tutt'altro. Penso che sia un enorme passo indietro
> passo falso del mondo del software libero: hanno reagito in maniera
> "convenzionale", business oriented, ad un'esigenza reale, quella di
> avere la possibilità di aggiungere in maniera semplice e veloce software
> sempre aggiornato nei propri desktop.

Cmq quanto puzzo state facendo con 'sto gnome3!!

Hanno fatto scelte discutibili per ottenere un desktop ganzo che faccia
concorrenza con kde4 e il resto della banda. Hanno deciso di usare il
sistema delle estensioni alla firefox, che tutti noi usiamo da anni (non
ricordo polemiche sulla questione, almeno recenti), che è brutto e puzza.

A me NON piace, perché è buttarsi verso una modalità che, alla fine,
temo sarà fallimentare. Parliamo di questo, però, non del fatto che il
povero utente non sa che esiste .local/share/antani/supercazzolarc, ma via!

-- 
"L'utopia sta all'orizzonte. Mi avvicino  di due passi, lei si allontana
di due  passi. Faccio dieci  passi e  l'orizzonte si allontana  di dieci
passi.  Per quanto cammini, non la raggiungerò  mai. A cosa serve
l'utopia? A questo: serve a camminare."              Eduardo Galeano