[Flug] LinuxDay: c'è tanto bisogno

Christian Surchi christian@firenze.linux.it
Dom 23 Ott 2011 18:37:26 CEST


On Sun, Oct 23, 2011 at 10:03:47AM +0200, Niccolo Rigacci wrote:
> Un'altra cosa mi preme notare: se si organizzano eventi del 
> genere bisogna selezionare i relatori con criteri più rigorosi! 

Senza voler intervenire sul pensiero dei singoli relatori, credo forse 
che dovremmo ripartire da noi, e eleborare un piano di interventi 
coerente in qualche modo... purtroppo non ho avuto tempo di seguire 
niente, ma sarei curioso di capire se è stata fatta in qualche modo una 
scelta sulla base delle risposte alla CFP o se semplicemente sono stati 
accettati tutti gli interventi.

Come ben sapete sono sensibilissimo al tema scuola, ma non sarebbe male 
forse provare a allargare un po' il discorso. Benissimo la 
partecipazione delle scuole, ma continuo, negli ultimi due anni, a 
vedere quasi esclusivamente studenti insieme ai soliti noti o quasi... 
comincio quasi a pensare che sia il caso di dividere un po' di due mondi 
e cioè fare un LD di altro tipo, senza per questo escludere gli eventi o 
la partecipazione degli studenti. Voglio dire, andiamo oltre. :) 
Riflessioni a caldo le mie, lo sottolineo, ma le parole di Niccolò mi 
hanno spinto a condividerle, :)

Sarebbe poi utile e carino raccogliere non solo titoli e abstract, ma 
anche dei brevi profili dei relatori, cosa del tutto assente quest'anno, 
mi pare.

Senza polemica, poi, avrei gradito un maggiore rispetto nei confronti 
della tempistica degli interventi. Come ho già avuto modo di dire ieri 
di persona a alcuni di voi, mi è dispiaciuto che siano saltati alcuni 
interventi, ma non ne faccio una questione personale nei confronti del 
nostro intervento saltato causa ritardo e necessità di scappare da parte 
del relatore. Dispiace, ma pazienza. Certo è che nei confronti di TUTTI 
i relatori, non è bello arrivare a 45 minuti o più di ritardo sugli 
interventi. Credo davvero che maggiore rispetto sia necessario dai 
relatori che sforano e maggiore attenzione da parte di chi coordina 
tutto questo. Ripeto, senza polemica, ma per il rispetto nei confronti 
di tutti, pubblico e relatori.

> Mi riferisco all'intervento del prof Franco Pirri, deleterio al 
> quadrato.
> 
> Deleterio una prima volta perché non ha toccato neanche di 
> striscio Linux, GNU o il software libero. Ha concionato per 40 
> minuti di telecomunicazioni, internet e miliardi di dollari. 
> Questo favorisce la confusione per cui internet, software e 
> software libero sono tutti la stessa cosa. Direi un autogol 
> devastante per una manifestazione che vuole "promuovere il 
> Software Libero".

Perfettamente d'accordo. Come ho detto prima, liberissimo il signor 
Pirri di esprimere le sue opinioni e le sue visioni, ma sono rimasto 
particolarmente colpito, in negativo, dalle sue parole e i suoi stimoli 
nei confronti degli studenti.

> Anche sui contenuti avrei molto da ridire, il messaggio più o 
> meno era: "là fuori ci sono tante possibilità, ciascuno di vuoi 
> può diventare ricco come Bill Gates o Steve Jobs, non conta 
> niente essere in Italia o a Paolo Alto, basta volerlo ed essere 
> bravi". Insomma uno "Stay hungry, stay foolish de noantri".
> 
> Sostenere una cosa del genere è come sostenere che tutti possiamo 
> vincere alla lotteria, peccato che il gioco si basa sul fatto che 
> uno solo vince e tutti gli altri perdono.
> 
> Anche sostenere che uno studente di Harward ha le stesse 
> potenzialità di uno studente di UniFi è un'altra emerita boiata, 
> ma su questo stendo un velo pietoso.

Se si è trattato di un intervento volutamente incentrato sugli studenti 
(OT a parte), ha purtroppo manifestato dei limiti notevoli in termini di 
(a mio avviso) "banalità" notevoli. 

Aggiungerei alle considerazioni di  Niccolò anche altre storielle come 
quella relativa a italia.it. Siamo tutti d'accordo sullo scandalo della 
storia relativa allo spreco di denaro pubblico sul tristemente noto 
sito, ma da li' a affermare senza ombra di dubbio che tale sito si 
potesse fare con "mille euro", ce ne passa. Per non parlare poi di 
inviti del tipo "prendete la carta di credito e comprate un sito negli 
stati uniti", o "dopo i 35 anni passate al piano B e mettete su 
famiglia, cercando un posto di lavoro normale".

Come dicevo, siamo a parlarne e mi piace aggiungere anche alcune mie 
considerazioni. Liberissimo il signor Pirri di manifestare le sue idee, 
ma resta un intervento assolutamente fuori tema, a meno che non si 
intendesse fare semplicemente un evento sulla scuola.

saluti,
Christian



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