[Flug] Riflessioni sui Linux Day 2023

Matteo Bini matteobin@tiepi.it
Mar 28 Nov 2023 11:50:04 CET


Il seguente articolo è stato pubblicato sul sito del FLUG:
https://www.firenze.linux.it/2023/11/riflessioni-sui-linux-day-2023/

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Grazie al buon giomba del GOLEM [1] sono venuto a conoscenza di un
documento [2][3] redatto da Italian Linux Society insieme agli
organizzatori dei vari Linux Day, che tira le somme della
manifestazione, illustrando cosa ha funzionato nella varie edizioni del
2023, cosa no, quanti hanno partecipato e quali sono stati i costi.

Per coloro che non lo sapessero il Linux Day [4] è una manifestazione
italiana indetta da ILS [5], dedicata alla promozione e alla diffusione
del software libero e del sistema operativo GNU/Linux. Si svolge una
volta all'anno. La natura della manifestazione è decentralizzata e
locale: varie associazioni sul territorio decidono di organizzare
indipendentemente una giornata di interventi e/o laboratori a tema
software libero e GNU/Linux e al pubblico non resta che scegliere dove
recarsi per partecipare a una grande festa sparsa in tutta Italia, dove
l'informatica libera è la protagonista. In passato ILS stabiliva un tema
che gli organizzatori avrebbero potuto affrontare nei loro interventi.
Era più un suggerimento che un obbligo.

Nel 2023, a distanza di circa dieci anni, il FLUG è tornato a
partecipare al Linux Day, organizzando il giorno di GNU/Linux alla
biblioteca di Signa [6], insieme al gruppo di Empoli. Non eravamo a
conoscenza del documento che ILS ha redatto, ma l'ho letto con
interesse, una volta segnalatomi. Da qui lo spunto per questo articolo.

Partiamo con un confronto semplice: la manifestazione organizzata a
Signa non è stata la meno frequentata, visto che questo primato spetta a
quella di San Donà, con soli dieci partecipanti contro la nostra media
di trenta. Non che la quantità di persone conti qualcosa e, sebbene il
migliaio di partecipanti del Linux Day a Pordenone, o i trecento a
Milano, o ancora i quattrocentocinquanta a Fermo, siano dei numeri che
impressionano, non dobbiamo mirare alla quantità e basta. Lo scopo della
manifestazione e del Firenze Linux User Group è quello di promuovere il
software libero, le libertà digitali e in generale un'informatica
libera. Per fare ciò dobbiamo parlare ai cuori e alle menti delle
persone. Avere un gran numero di spettatori non corrisponde all'essere
riusciti a trasmettere quei messaggi con successo. Meglio meno, ma
mantenendo i valori alla base del movimento centrali nella
comunicazione, soprattutto se per attirare pubblico ci si allontana dal
fulcro della questione, che è politica e non meramente tecnologica.
Ammesso che la tecnologia possa essere davvero apolitica.

A questo proposito mi ha colpito il tentativo politicamente esplicito
della manifestazione di Palermo di sfruttare il Linux Day come
trampolino per richiedere al parlamento regionale l'uso del software
libero, attraverso una lettera aperta di SputniX [7]. L'evento di
Palermo è stato davvero in grande stile, addirittura della durata di tre
giorni e con un ospite celebre come John "maddog" Hall. L'evento ha
ricevuto copertura dalla stampa, con tanto di conferenza apposita
organizzata per intervistare l'ospite d'onore. Quella di Palermo non è
stata l'unica manifestazione di più giorni, come quella di Pordenone, di
due giorni.

Nonostante l'edizione di Milano possa definirsi un successo, pure dal
punto di vista economico, grazie alle entrate abbondanti degli sponsor,
non mi convince la loro idea riguardo al posizionamento strategico degli
interventi: ovvero mettere quelli importanti all'inizio. Chi decide qual
è un intervento importante? Perché dovremmo proporre interventi che
consideriamo di serie B? Così non rischieremmo di trattare i relatori in
maniera ineguale? Di sicuro un buon posizionamento degli interventi
migliora il ritmo della giornata, però non sono certo che considerare
alcuni interventi importanti e altri no sia un buon modo per organizzare
una manifestazione sulla libertà. Ho apprezzato di più l'idea delle foto
di gruppo, che non abbiamo fatto nonostante avessimo un fotografo
ufficiale in gamba, anche se bisogna scrivere che la scarsa
illuminazione del nostro ambiente mal si prestava alle fotografie.

Tra i problemi che mi hanno colpito maggiormente c'è l'annosa faccenda
del ricambio generazionale. Non sono sicuro che la scarsa presenza di
ragazzini sia per forza un problema. Di sicuro diventa un problema
pratico quando gli organizzatori crescendo sono più impegnati a causa
della famiglia o del lavoro, o invecchiano, o muoiono; o più
semplicemente quando certe idee non interessano a una generazione e si
rischia di perderle. L'eterno dilemma generazionale c'è in ogni
ambiente, solo che per la velocità con la quale cambia l'informatica ci
siamo trovati ad affrontarlo prima di quanto pensassimo. Nessuno si
stupisce che i quindicenni del 2023 non abbiano un interesse per i
giochi di carte come pinnacola. Tuttavia i giochi di carte non si sono
estinti e difficilmente spariranno mai, sono solo passati di moda e
diventati di nicchia. L'informatica non è più di moda da almeno dieci
anni e il software libero ancora meno. Anzi il software libero non è mai
stato di moda. Per un periodo lo è stato Linux, ma di certo non il
progetto GNU. Basta leggere la biografia di Richard Stallman [8] o la
sua raccolta di saggi [9] per rendersi conto che questi argomenti sono
sempre stati ritenuti di nicchia. Di conseguenza non mi aspetto che una
manifestazione come il Linux Day attiri intrinsecamente persone giovani,
bensì persone interessate a questi temi. In realtà, all'edizione di
Signa erano presenti svariati ragazzi, dato che dei professori sensibili
alla materia e relativamente giovani avevano portato una scolaresca ad
assistere alla parte mattutina dell'evento. Tuttavia, sebbene tale fatto
abbia contribuito a diminuire l'età media del pubblico, chiunque sarà
concorde nel considerare questa partecipazione come virtuale, dato che
non sappiamo se quei ragazzi si siano divertiti e soprattutto se
sarebbero venuti, senza l'obbligo della scuola. Il software libero, i
diritti digitali e in generale un'informatica libera sono temi che sono
e saranno fondamentali nella vita di tutti. C'è bisogno di ragazzi che
se ne interessino. Per fare ciò una possibilità è collaborare con le
scuole, invitandole o portando la manifestazione nelle classi, senza far
sentire la nostra presenza come l'ennesima imposizione noiosa della
discutibile autorità scolastica. Forse un modo potrebbe essere parlare
di tematiche tangenti ai videogiochi, che sono un argomento piuttosto
noto agli adolescenti. Oltre a essere presenti nelle scuole, altri LUG
suggeriscono di corteggiare gli universitari e le comunità più giovani,
come quella di Python a Torino. Potrebbe funzionare, però potrebbe pure
rivelarsi un'arma a doppio taglio, col rischio come scritto di sopra di
allontanarsi dai valori originali dell'evento e del gruppo. Di certo un
ricambio generazionale al FLUG c'è stato, seppur piccolo, visto che io
che sto scrivendo questo articolo e che ho in parte organizzato il
giorno di GNU/Linux ho ventotto anni. Inoltre alla manifestazione
abbiamo conosciuto un ragazzo più giovane di me.

Alcuni gruppi hanno avuto difficoltà a documentare bene l'evento. Nel
nostro piccolo possiamo dire che non abbiamo riscontrato questo
ostacolo, anche se è d'obbligo specificare che l'organizzazione era
composta da due persone. Quindi è stato molto facile coordinarsi e
altrettanto informale.

Per il prossimo anno mi piacerebbe attrezzarci per riprendere gli
interventi come in molti hanno fatto, spesso sottovalutando l'onere di
tale scelta. L'ideale sarebbe pubblicare il testo degli interventi che è
il modo migliore per preservare la conoscenza, sia per quanto riguarda
lo sforzo richiesto che per la flessibilità del risultato. Un video o un
audio sono più difficili da processare, indicizzare e ricercare in
seguito, senza contare gli impedimenti di accessibilità. Il testo è
fatto per durare ed è economico da conservare, per tutti!

Magliette, adesivi e gadget vari vengono menzionati nel documento
redatto da ILS e dagli organizzatori dei vari Linux Day come fattori
positivi che contribuiscono alla buona riuscita dell'impresa. Per quanto
siano carini e per quanto avessimo richiesto pure noi le chincaglierie
di ILS, non vale la pena concentrarsi su questo aspetto. Ciò che davvero
conta, oltre a proporre degli interventi interessanti, è disegnare una
bella locandina o un volantino, e su questo fronte noi eravamo coperti
grazie all'aiuto di una strepitosa amica grafica. In più tutti quelli
oggetti usa e getta spesso sono di plastica e di fatto contribuiscono a
inquinare, rispetto all'effimero piacere che potranno mai procurare.

L'ultima considerazione, non certo per importanza, riguarda l'aspetto
economico, che nel caso del giorno di GNU/Linux a Signa è stato assente.
Non siamo stati in grado di raccogliere donazioni significative, a meno
che non si considerino i due euro, di cui è quasi più imbarazzante
ammettere che rappresentano il totale delle nostre entrate, piuttosto
che dimenticarsene. Almeno siamo tra le manifestazioni più economiche,
visto che le nostre spese ammontano a circa venti euro, corrispondenti
alla piccola merenda che ho deciso di offrire sia mattina che
pomeriggio. Tante associazioni sono riuscite a ottenere dei
finanziamenti da delle aziende. Non so se il prossimo anno
intraprenderemo quella strada, visto che il Comune di Signa si è offerto
di pagare i volantini e che le nostre spese sono state ridotte all'osso.
Ho la sensazione che al FLUG piaccia l'indipendenza e non so come il
gruppo potrebbe prendere un finanziamento esterno di un'azienda.
Ovviamente sarebbe da valutare la richiesta dell'azienda nello
specifico. Invece cercherò di usufruire o dei rimborsi spesa di Italian
Linux Society o del microgrant di Wikimedia Italia, che mi sembrano modi
di ottenere dei finanziamenti in linea coi nostri obiettivi.

Concludendo, la lettura del documento in cui ILS e gli organizzatori dei
vari Linux Day hanno fatto il punto delle manifestazioni è stata
interessante: mi ha fornito degli spunti, tra i quali l'invitare ospiti
rinominati del campo e che dobbiamo migliorare la raccolta dei fondi per
sostenere l'attività; e mi ha convinto che abbiamo agito bene nel
mantenere l'evento vicino ai suoi valori fondanti. Non sono preoccupato
per il ricambio generazionale o l'affluenza di pubblico. Il FLUG
riuscirà a parlare di software libero con successo in futuro, grazie
alla pazienza, alla tenacia e al supporto del GOLEM.

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Matteo Bini


[1] Gruppo Operativo Linux EMpoli <https://golem.linux.it>
[2] Linux Day 2023 <https://www.firenze.linux.it/wp-content/uploads/2023/11/LinuxDay2023.html>
[3] Linux Day 2023 (URL originale) <https://etherpad.wikimedia.org/p/LinuxDay2023>
[4] Linux Day <https://www.linuxday.it/>
[5] Italian Linux Society <https://www.ils.org/>
[6] Resoconto GNU/Linux Day 2023 <https://www.firenze.linux.it/2023/11/resoconto-linux-day-2023/>
[7] Ass. Utenti GNU Linux - G-Lug e Jug Sicilia <https://www.sputnix.it>
[8] Free as in Freedom 2.0 <https://shop.fsf.org/books/free-freedom-20-richard-stallman>
[9] Free Software, Free Society <https://shop.fsf.org/books-docs/free-software-free-society-selected-essays-richard-m-stallman-3rd-edition>


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