[FoLUG] Ri-Elogio della Command Line (aka Re: Linux nel desktop)

Marco Baroni baroni@sslmit.unibo.it
Mar 6 Gen 2004 16:26:45 CET


Il messaggio di Alessandro in risposta al mio mi ha un
po' chiarito le idee. Penso che in realta' la mia
posizione non sia in contrasto con la sua, ma che
stiamo considerando aspetti diversi del problema di
come rendere linux piu' diffuso.

Io credo che gli esseri umani, me incluso, siano pigri,
abitudinari ed opportunisti per natura. Dunque, un
umano che usa windows passera' a linux solo se ha una
buona ragione per farlo.

Quale puo' essere questa buona ragione? Non credo possa
essere che linux e' open source, visto che gran parte
della gente non sa nemmeno che cosa vuol dire source, e
anche per chi lo sa questo e' un beneficio un po'
astratto.

La ragione potrebbe essere che *linux e' gratis/a buon
mercato*. Ma, come gia' ampiamente discusso sulla
lista, questo argomento e' un'arma a doppio taglio, se
non addirittura una fonte di disguidi punto e basta.

Almeno al momento, la ragione non credo possa essere
che linux ha un interfaccia grafico super o e'
super-facile da installare e configurare o che ha
applicazioni office fenomenali: anche ammesso (e non
concesso) che linux in queste cose sia al livello di
windows o addirittura un po' meglio, bisogna superare
la forza d'inerzia: se uno in word ha sempre cliccato
su un tasto in alto a sinistra per fare una cosa, e in
oowrite deve cliccare su un tasto in basso a destra,
dira' immediatamente che open office fa cagare...
Dunque, non basta che open office sia *un po'* meglio
di ms office, perche' un vantaggio di piccola scala
viene cancellato dalla forza di inerzia -- occorre che
sia mooolto meglio, perche' la cosa si noti.

Naturalmente, e' del tutto possibile, addirittura
plausibile, che un giorno una distribuzione linux sara'
di gran lunga migliore di windows in tutti questi
aspetti, ma e' una strada lunga e difficile: se si
cerca di imitare le soluzioni windows, si rimane
indietro rispetto alla microsoft per definizione; se
invece si cercano soluzioni innovative, bisogna
combattere la forza d'inerzia (se bastasse battere
windows in termini di user-friendliness, la apple
dominerebbe il mondo...)

E allora cosa rimane di attraente a linux?

Beh, senza dubbio altre cose che a me sfuggono, ma una
cosa che a me viene subito in mente e' la potenza della
command line, il cuore unix, che invece,
sorprendentemente, si vuole quasi nascondere al
potenziale nuovo utente linux.

E qui vorrei chiarire una differenza fondamentale: ci
sono due ragioni per usare la command line:

- Per forza: per far funzionare il computer: che so io,
per configurare un cd player o per installare il
sistema operativo, ecc. Questo e' un male. Questo e' il
*purgatorio della command line* di Michele. Questi usi
forzati sono solo una scocciatura per il beginner, e
spesso anche per l'advanced user.

- Per scelta: perche' permette di risparmiare tempo e
fare delle cose che prima non si credevano possibili.
Questo e' un bene. Questo e' il paradiso della command
line. Questa command line dovrebbe essere uno dei punti
forti della propaganda linux (come lo e' per os x, dove
darwin viene presentato tra le top 10 reasons to
switch, vedi: http://www.apple.com/macosx/features/darwin/  ),
e invece non lo e'.

Io quando tesso l'elogio della command line penso a
questo secondo uso, voi quando la criticate pensate al
primo uso. La mia preghiera e': O informatici
(vocativo), nello sforzo, giusto, di nascondere la
prima command line, non finite per nascondere anche la
seconda!

Come linguista, soffro probabilmente di una
deformazione professionale: visto che il 90% di cio'
che faccio nella vita consiste nel manipolare files di
testo, ho una particolare simpatia per tools come gawk
e perl... Se fossi un geometra, senza dubbio vedrei i
computer in maniera molto molto diversa e, come dice
giustamente Alessandro, della shell me ne farei ben
poco. E peraltro predico bene e razzolo male anch'io,
perche' le mie attivita' multimediali (guardare dvd,
ascoltare dischi e simili) in realta' preferisco farle
sul mac che su linux...

Ma di sicuro almeno nel mondo della ricerca, anche in
altri settori meno testo-dipendenti, i vantaggi della
command line potrebbero essere usati come un argomento
per linux: Tornando in Italia dopo anni e anni
all'estero, una cosa che mi ha sorpreso e' proprio come
qui windows sia popolare anche in facolta', come
ingegneria e informatica, dove tradizionalmente negli
USA e in Austria unix/linux/sun dominano sovrani.

E poi per me, come per Marco G., e' fondamentale
l'aspetto dell'educazione.

Michele dice:

 > In questo thread è emerso un dato interessante:
 > lo spirito elitario di chi utilizza linux.

Sono d'accordissimo, ma secondo me lo spirito elitario
si manifesta proprio nel pensare che gli *utonti*
(parola a me un po' antipatica, che per fortuna nella
lista di solito viene usata con spirito autocritico)
siano solo in grado di usare il point & click.

Fino a cento anni fa, quasi nessuno sapeva leggere,
scrivere e far di conto. Quando la chiesa e i potenti
si dovevano rivolgere alla massa delle plebi utonte lo
facevano tramite interfaccia grafici quali gli
affreschi nelle chiese. Sono sicuro che al tempo molti
intellettuali pensavano che insegnare ad un contadino a
usare un libro scritto in modalita' testuale fosse una
cosa assurda... E' un paragone un po' tirato, ma io
spero che in un non-lontano futuro le competenze
informatiche di base (sapere usare una shell, capire
che cos'e' una partizione, un minimo di programmazione,
capire che cosa e' un file xml e perche' e' diverso da
un file proprietario della windows...) faranno parte
della cultura di base.

E questo per me e' un argomento fortissimo a favore di
linux: per le sue caratteristiche di sistema aperto e
per le sue radici unix sarebbe il sistema ideale per la
didattica. Proprio per via della loro *primitivita'*, i
command line tools sono molto piu' facili da
analizzare, capire, e perfino creare, anche per lo
studente non-informatico...

Invece, la patente europea va proprio nella direzione
opposta. Con essa, l'Europa da' il suo suggello
all'idea che le masse devono rimanere nell'ignoranza
riguardo ai computer, ed imparare semplicemente come si
usa una suite di prodotti commerciali... Sono d'accordo
con la lotta alle leggi a favore dei brevetti europei
sul software, ma mi stupisce che la comunita' open
source sia invece cosi' indifferente ad un'iniziativa
cosi' chiaramente pro-ms e oscurantista come la patente
europea del computer...

Marco G. dice:

 > La soluzione, chiaro, passa dall'educazione. Se un
 > trentenne come me, per esasperazione o altro (a volte
 > il mio cagnolino è "troppo" umano ;-) ) vuole passare
 > a Linux, è un caso anomalo. I ragazzi dovrebbero
 > essere educati in questro senso fin dalle scuole
 > superiori. Dopo è tardi (o meglio, quelli che passano
 > dopo sono persone a modo loro speciali). E il primo
 > impatto di un adolescente con l'informatica è un
 > ambiente desktop, magari colorato, con un po' di
 > applicazioni che girino e che siano condivisibili.

Anche secondo me la soluzione passa per l'educazione. e
magari anche per un ambiente desktop colorato... ma
proprio agli adolescenti, che non hanno ancora troppi
pregiudizi su come funziona un computer, andrebbe
mostrata anche la shell...

L'articolo piu' bello che io abbia mai letto sui
computer e' In The Beginning Was The Command Line di
Neal Stephenson, che trarresto presenta un elogio molto
piu' articolato del mio della console. Se leggete
l'inglese e non l'avete ancora letto, lo raccomando
caldamente (warning: e' lunghissimo):

http://www.cryptonomicon.com/beginning.html

Ciao,

Marco



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