[FoLUG] corsi

Alessandro Ronchi aronchi@soasi.com
Dom 6 Feb 2005 23:36:36 CET


Il giorno dom, 06-02-2005 alle 19:33 +0100, Cristian Versari ha scritto:
> > Ecco in realtà perchè non si trova 
> > tempo......................................
> > la "gratuità" non fa impegnare, di solito!

Riprendo con questa frase il discorso ben improntato da Francesco e
dagli altri. Il problema è che l'associazione in questo momento è
gestita da ragazzi/studenti/lavoratori che occupano la loro giornata nel
campo dell'informatica e spesso sul software libero.
Muoversi la sera per continuare l'orario di lavoro è uno sforzo
notevole, che non è premiato dalle presenze degli ultimi tempi.

Se devo essere sincero, credo che il problema stia tutto nel "cosa
vogliamo fare" come associazione. Se alla nascita l'associazione serviva
per riunire le persone che avevano difficoltà (perché utilizzare linux
era molto più difficile che adesso) e riuniva persone tutte impegnate in
campi informatici/ingegneristici, ora credo che avrebbe bisogno di
evolversi. Non credo che si possa sostenere una associazione basata sul
rapporto utente/cliente dirigente/lavoratore. Una associazione è una
struttura nella quale ognuno fa qualcosa per ottenere un fine, e più il
fine è nell'interesse della persona che lavora, meglio funziona
l'associazione. Se obblighiamo le stesse persone a lavorare
gratuitamente al servizio di qualcun'altro (con un rapporto
attivisti/utenti 1/50), queste stesse persone si stuferanno e tenderanno
ad allontanarsi.

E' vero che tutti abbiamo impegni, ma credo che questo non sia il
problema focale. Se le attività fossero di reale interesse anche per chi
ci lavora, avremmo molte più persone che lavorano per l'associazione e
per il nostro fine. 
Vedo invece molto interessante il discorso delle serate a tema, in cui
insieme si studi un problema e si provi a darne una soluzione. Da un
lato, secondo me, dovremmo fare cose interessanti per crescere insieme,
e questo ci motiverebbe anche a fare una formazione di base per le
persone meno esperte, e dall'altro dovremmo iniziare a parlare anche
degli effetti collaterali al software libero, come le Creative Commons,
WIkipedia, Plos, etc.
Questo perché vedo nelle esperienze vicine al modo di lavorare nel
software libero un interesse maggiore per la maggioranza delle persone
non informatiche, perché ricoprono ambiti più vicini alla realtà che
tutti tocchiamo con mano. In questo modo Linux diventerebbe una delle
attività e degli interessi del gruppo, e ci interesseremmo anche ad
altro (usando linux ed il software libero, per studiare licenze simili
in altri ambiti).

In definitiva, io cercherei di spingere più possibile nelle serate a
tema, ma all'Endas, dove studiare cose molto specifiche, ed allo stesso
tempo cercherei di allargare le tematiche che trattiamo, per raggiungere
la maggior parte di persone possibili.
Tanto per dire, dedicherei la prossima serata ad una specie di gara di
scripting, dove fare insieme delle cosine utili (script per mandare sms,
per ridimensionare directory di immagini, per scaricare la rassegna
stampa del comune di Forlì, etc. etc.) da rendere successivamente
pubbliche.
Poi inizierei a fare delle serate dove parlare insieme di Creative
Commons, dei Blog, degli aggregatori RSS, etc. Cose che non richiedano
preparazione, ma una semplice discussione.

Forse sarà perché sono ormai anni facciamo le stesse cose, ma
personalmente sono sempre meno interessato alle discussioni sulle
distribuzioni, su gnome vs kde, su linux vs windows, e sinceramente
vorrei che andassimo avanti, cercando di aggregare più persone che sono
interessate a fare qualcosa all'interno dell'associazione.

Secondo me ogni tipo di organizzazione volontaria che voglia simulare un
ambiente aziendale * non farà che diminuire gli interessati e la
partecipazione in associazione.

* = tutto fatto e gestito da poche persone, dirigenti che dicono cosa e
come fare, servizi rivolti agli utenti visti come clienti, obblighi da
rispettare, etc.
-- 
Alessandro Ronchi
http://www.aronchi.org
http://www.soasi.com



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