[FoLUG] Brevetti software - Parlamento europeo: la Commissione presenti una nuova proposta

Alessandro Ronchi aronchi@soasi.com
Gio 17 Feb 2005 14:55:35 CET


COMUNICATO STAMPA - Bruxelles, 17 febbraio 2005

Brevetti software

Parlamento europeo: la Commissione presenti una nuova proposta

La Conferenza dei Presidenti del parlamento europeo ha deciso oggi di
chiedere alla Commissione europea di presentare una nuova proposta di
direttiva sulla brevettabilità del software. La co-presidente del gruppo
Verdi/ALE Monica Frassoni ha dichiarato: 

"Una decisione saggia. L'organo superiore del Parlamento europeo
legittima in questo modo la decisione della commissione giuridica (JURI)
del 2 febbraio scorso. Ci auguriamo che finalmente anche il commissario
McCreevy, dopo la debole performance in commissione, comprenda quanto
seria è la situazione e agisca di conseguenza. Ci aspettiamo che egli
faccia quanto in suo potere per presentare una nuova proposta il prima
possibile, una nuova proposta che tenga ovviamente conto dei rilievi
mossi dal Parlamento europeo e delle necessità delle piccole e medie
imprese del settore, limitando di conseguenza la brevettabilità del
software." 

Finché non ci sarà una direttiva, l'ufficio europeo dei brevetti (EPA)
continuerà a riconoscere brevetti sul software, anche se questi non
vengono riconosciuti dalla maggior parte dei tribunali degli Stati
membri. L'assenza di chiarezza in questo settore è ciò che consente
questo modo di procedere. La proposta di direttiva emendata dal
Parlamento europeo nel settembre 2003 stabiliva che soltanto le
invenzioni di tipo tecnico fossero brevettabili, mentre il software
sarebbe dovuto ricadere nel campo del diritto d'autore. 

L'occasione chiama in questione anche persone del calibro di Bill Gates,
che nel corso di una visita privata a Bruxelles ha tentato (senza
successo) di convincere degli eurodeputati scettici sulla bontà della
proposta al momento sul tavolo del Consiglio europeo. Gates ha parlato
anche con il primo ministro danese Rasmussen, minacciandolo di
trasferire 800 posti di lavoro dalla sua consociata danese Navison agli
USA, in caso la proposta attuale, che prevede una brevettabilità del
software molto ampia, non fosse sostenuta dalla maggioranza: uno
scenario che vedrebbe Microsoft perdere molti dei propri diritti in
Europa. Monica Frassoni, a questo proposito ha aggiunto:

"Dobbiamo essere grati alla Microsoft per aver chiarito una volta per
tutte chi ha maggior interesse alla brevettabilità del software in
Europa: le multinazionali che vogliono estendere il loro monopolio anche
nel nostro continente." 

-- 
Alessandro Ronchi
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