[FoLUG] Gruppo di acquisto Lillinet
Cristian Versari
cversari@csr.unibo.it
Lun 27 Giu 2005 05:59:28 CEST
Non mi ero accorto del pessimo formato dell'allegato: ecco la versione
testuale, perdonate i 20kb di prima.
http://www.lillinet.org/
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"eticamente"
Lillinet e' una iniziativa nata nel corso del 2003 all'interno della
Rete di Lilliput con lo scopo di fare raccolta fondi per le attività
della Rete. Il meccanismo utilizzato è quello della sottoscrizione di un
servizio di connessione a internet di tipo “DialUp”, una cosiddetta
freenet: un servizio analogo a quello di molti provider, in cui l'utente
finale non paga un canone di abbonamento, ma paga solo il tempo che
rimane connesso; per chi offre il servizio, vi è un introito
direttamente proporzionale alla spesa dell'utente.
Per chi allora l'ha pensata e promossa, lillinet aveva però anche un
altro scopo: unire i consumi di molti utenti di servizi (telefonia e
telecomunicazione per iniziare), con l'obiettivo di sottrarli
all'economia tradizionale e spostarli verso l'economia solidale. Dopo
meno di un anno dal suo avvio, la forte adesione in termini numerici
(circa 3000 utenti) e il crescente interesse di diversi gruppi
interessati all'economia solidale (G.A.S./R.E.S., Bilanci di Giustizia,
...) ci confermano che l'intuizione iniziale era corretta: il mondo
dell'economia solidale e' pronto ad aprirsi al settore dei servizi e non
a caso questo argomento ha dominato l'incotro nazionale dei GAS che si è
tenuto a Firenze nell'aprile 2004. Inoltre la forte crescita di consensi
alle iniziative di economia alternativa e partecipata, lascia pensare
che ci siano anche i numeri perche' a questo bisogno rispondano soggetti
che nascano dall'interno dell'economia solidale stessa.
Con questa ottica lillinet sta muovendo i primi passi verso la
costruzione di un progetto di economia solidale. I soggetti coinvolti
fino ad ora sono ReteLilliput, la rete dei G.a.s., i Bilanci di
Giustizia, l'Associazione Peacelink, la società OpenContent e la
Cooperativa Sociale Il Gabbiano (Pisa), che fin dall'inizio e' stato
partner tecnico e personalita' giuridica per lillinet. Progressivamente
Il Gabbiano dovrebbe assumere i pieni caratteri di fornitore e un lavoro
retribuito dovrebbe sostituire lo sforzo fatto fino ad ora come
volontari dal Gruppo di Lavoro Internet di ReteLilliput. E' in programma
l'ampliamento dei servizi e il coinvolgimento di nuovi partner e infine
ci piacerebbe anche aprire spazi di dibattito su altri ambiti del
consumo in cui sperimentare la strategia di Lillinet.
Fin dal primo volantino prodotto per Lillinet, abbiamo teso a
sottolineare le sue peculiari caratteristiche e la sua diversità
rispetto ad altre iniziative esistenti, cercando comunque di dare il
peso giusto alle parole.
Lillinet utilizza, promuove e produce Software Libero per lo svolgimento
dei propri servizi. Questa non è soltanto un'affermazione di principio
alla quale, come spesso accade, seguono pratiche e scelte che vanno in
direzione opposta. Gli utenti riconoscono in Lillinet un punto di
incontro tra Software Libero e Consumo Critico e lo testimoniano con le
notizie che inseriscono sul sito, con le domande che pongono sulla
sostituzione di programmi proprietari con free-software e con le
esplicite richieste di hosting su piattaforma Linux. Infine qualche
utente ha conosciuto, trovandole sul sito, le licenze Creative Commons,
che lillinet ha adottato per i propri contenuti.
Il soggetto giuridico che anima Lillinet è una Cooperativa Sociale:
sebbene l'esperienza ci dica che questo non è garanzia di alcunché, è
pur vero che nella visione dell'economia solidale che andiamo costruendo
i soggetti no-profit rivestono un ruolo centrale.
Lillinet adotta la trasparenza come metro di misura della propria
alternatività al mercato tradizionale. Si può infatti pensare che la
trasparenza possa essere solo una forma di rispetto dell'utente o un
imperativo morale. Puo certamente essere questo, ma nel nostro caso c'è
qualcosa di più: il mercato tradizionale si basa infatti sulla
ignoranza, nel senso letterale del termine. Solitamente è il marketing a
definire le informazioni che gli utenti finali devono conoscere e di
rado queste corrispondono alla realtà. La scelta del consumatore viene
tradizionalmente guidata attraverso la suggestione di immagini e
sensazioni positive per l'acquirente, ma spesso queste suggestioni sono
assai lontane dalla reltà produttiva che sta dietro all'etichetta. Dopo
aver imparato a riconoscere le storie di sfruttamento di uomini e
ambiente che si nascondo dietro ai marchi dei prodotti alimentari o di
abbigliamento, abbiamo adesso il compito di fare luce sui meccanismi del
mercato che coinvolgono Lillinet. Ci sembra questo il primo passo perché
gli utenti di Lillinet possano compiere un acquisto consapevole. Con
questo spirito abbiamo provato a spiegare fin dall'inizio il meccanismo
a piramide con cui i servizi internet arrivano sul computer degli
utenti, abbiamo spiegato agli utenti il ruolo ancora centrale
dell'ex-monopolista Telcom Italia e abbiamo provato a presentare una
sorta di “etichetta trasparente” della freenet di Lillinet, in cui fosse
chiaro qual'è la ripartizione di costi e introito dei diversi attori
coinvolti. La trasparenza può allora diventare un fattore di cambiamento
del mercato: spiegare ai consumatori come funziona la freenet di
Lillinet, significa spiegare come funzionano la gran parte dei servizi
di questo tipo, identificare quali sono gli attori coinvolti, capire in
che misura la propria scelta è un fattore di cambiamento reale
dell'economia.
Il modello organizzativo a cui Lillinet si ispira è quello del Gruppo di
Acquisto: nel bilancio di Lillinet non si trovano infatti voci di spesa
rilevanti per la pubblicità. Sappiamo che ci sono modi di comunicare che
utilizzano in modo positivo gli strumenti di comunicazione che usa la
pubblicità, ma fino ad ora la modalità con cui Lillinet si è diffusa è
quello del passa-parola tra le persone, oppure la sua presentazione
fatta da lillipuziani in incontri pubblici o riunioni. Hanno certamente
contribuito anche la pubblicazione di articoli su riviste e siti web, ma
non di rado, dopo aver saputo dell'iniziativa, un nuovo utente è venuto
ad conoscerci direttamente, con domande molto simili a quelle che un gas
pone ad un possibile nuovo produttore biologico.
Soprattuto in questa direzione vogliamo spingerci adesso, accrescendo il
coinvolgimento delle persone che scelgono lillinet, tanto da riuscire a
chiamarli sempre di piu' partecipanti al gruppo di acquisto, piuttosto
che semplici utenti. Trattandosi di servizi telematici, distribuiti sul
territorio nazionale, sappiamo bene che il compito che ci stiamo dando è
arduo, ma è una sfida che riguarda tutti i soggetti che vogliono
costruire un'economia diversa: siamo consci che l'autoproduzione di
alcuni beni essenziali è un prerequisito a cui non possiamo rinunciare
ed è ormai un patrimonio comune il concetto di rete di economia locale,
non possiamo adesso sottrarci alla riflessione sul come affrontare il
problema dei servizi che per loro natura richiedono una dimensione
sovralocale.
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