[FoLUG] Palladium avanza... Il grande fratello si avvicina

Cristian Versari cversari@csr.unibo.it
Dom 4 Set 2005 11:49:19 CEST


Andrea Buccioli wrote:
> Ci si abituerà: anzi, sarebbe 
> meglio, anzichè demonizzare i TCPA, mimì e cocò, cambiare mentalità 
> globale e dedicarsi alla qualità totale DELLA VITA, evitando quelle 
> inutili perdite di tempo e di soldi che il consumismo cerca di inculcare 
> nelle nostre menti.

Nel momento in cui qualcuno riesce a farlo, si rende conto che puo' 
"usare" il consumismo a proprio favore, o meglio: prendere piena 
coscienza del potere del consumatore e' l'unico modo per costringere 
all'etica un sistema che etico non e'. Cio' vale per l'informatica, 
l'agricoltura, la politica e quant'altro.

> (se uno è programmatore può tranquillamente campare anche con il TCPA, 
> se uno è vu cumprà no!). 

Credere che il TCPA sia questo significa esattamente accettare cio' che 
il "consumismo cerca di inculcare nelle nostre menti".

> Io mi sto dando alla "vita", cercando di 
> abbandonare qualsiasi cosa inutile (certe volte è meglio pippo baudo di 
> una cazzo di routine che non gira!!!).

Anche io mi sto dando alla "vita", cercando di capire e impegnarmi a 
cambiare qualsiasi cosa ritengo sbagliata: spesso cio' coincide con la 
presa di coscienza della profondita' della manipolazione che ogni giorno 
ogni persona subisce. Piu' lo capisco, piu' mi spavento, in particolare 
osservando con i miei occhi l'effetto direttamente sui bambini.
In coscienza, non mi sembra sufficiente "abbandonare qualsiasi cosa 
inutile", anzi mi sembra doveroso scagliarmi contro una mentalita' cosi' 
malata ma inculcata al punto da essere ritenuta normale.

> Cmq, lasciamo che sigillino i vetri con lamiere: io penso che i treni 
> siano tanti, le porte aperte, e che ognuno può decidere se salire su uno 
> in partenza o farsi un altro piccolo percorso a piedi:

Non so perche' ma assomiglia tanto a: "lasciamo che affilino quei pali, 
poi ognuno puo' decidere se stare fermo o cercare di spostarsi".
Quindi e' giusto lasciare che qualcuno agisca con intenzioni palesemente 
aggressive (vedi metafora) senza obiettare, perche' tanto in un modo o 
nell'altro ce la caveremo comunque?
Io mi sentiro' piu' in pace con me stesso se invece avro' detto la mia 
parolina *prima* di essere impalato, cosi' come mi sarei sentito infame 
se non avessi denigrato la politica dei brevetti software, per quanto 
inutile possa essere stato farlo.

Credo che per un informatico cogliere appieno il potere 
dell'"informazione automatica" sia doveroso: nel giro di pochi anni 
*tutte* le informazioni di ogni individuo del Primo Mondo (almeno) 
saranno gestite per via digitale.
Permettere a qualcuno di controllare l'intero sistema, significa 
permettere di controllare le nostre vite sotto ogni aspetto: ovviamente 
siamo liberi di ignorarlo e credere che tutto quello che fanno sia per 
il nostro bene o non sia cosi' decisivo per il nostro futuro, ma non mi 
sembra il modo per ottenere a lungo termine la "qualità totale DELLA VITA".


Cristian



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