[FoLUG] Dietro front della Provincia di Bolzano

Danilo Montevecchi (t) tatonilo@tiscali.it
Mer 11 Maggio 2016 10:47:04 CEST


  

+1 

come si fa a non essere d'accordo con quello che dici. 

L'ho
ripetuto alla nausea, ma voglio ripeterlo: personalmene provato sulla
mia pelle, che se si cerca di inserire una qualche forma di "autarchica"
forma di liberta' , recuperando vecchio hardware con distro ad hoc,
anche in una scuola elementare/media di paese, per dare ai
ragazzi/bambini la possiblita' di avvicinarsi ad un PC senza che
l'amministrazione comunale/provveditorato debbano spendere un patrimonio
(sottraendo fondi alle utilissime sagre dell'erba fritta e similari)
vieni etichettato come hacker, sovversivo, controcorrente e nemico del
popolo (ino). 

non stupisce quello che si legge. 

Ciaouuu!!! 

D 

Il
09.05.2016 23:36 Davide Giunchi ha scritto: 

> Ciao Giovanni,
>
Purtroppo non mi stupisce e ricalca la linea del Comune di Pesaro:
viene
> sbandierata una migrazione a libreoffice ma questa in realtà non
viene
> perseguita per motivi vari, dopo anni di incertezze, cambiano
>
dirigenti/responsabili/assessori e ne arriva uno che si "porta dietro
i
> suoi", cioè una società di consulenza focalizzata su ambienti ms.
>
Queste società di consulenza vengono sbandierate come super partes,
>
invece basta una rapida occhiata al sito per capire che sono
certificate
> ms, vendono soluzioni ms quindi ovviamente... spingono
tali soluzioni.
> Nulla di anomalo dal punto di vista dell'azienda (che
fa i propri
> interessi), l'anomalia è dell'amministrazione che cerca di
vendere tale
> azienda come imparziale.
> Tali aziende producono degli
studi/preventivi pieni di buzzword che in
> pratica sintetizzano "gli
standard-proprietari/liberi sono vecchi,
> obsoleti, ora c'è il cloud e
quindi il vecchiume non conta più", che è
> una balla colossale in
quanto con il cloud l'importanza dei formati
> aperti resta,
semplicemente si sposta dal pc dell'utente o dal server in
> LAN, su un
server presso il computer di qualcun'altro (il cloud), quindi
> semmai
il problema si amplifica.
> Ho letto una risposta della presidentessa
della Libreoffice foundation
> Marina Latini sull'argomento, purtroppo
ora non riesco a trovarla.
> 
> La storiella:
> "E i tecnici
ribadiscono, all'unisono, che sul cloud non andrà nessun
> dato
'sensibile'. "
> è da ridere.
> Con libreoffice i dati puoi metterli in
cloud ugualmente, semplicemente
> in un cloud gestito dall'ente, non nel
cloud di ms (office365).
> 
> Avendo seguito personalmente altri
progetti simili, direi che il
> problema principale è che una migrazione
a libreoffice va approntata in
> modo serio: ci vuole tempo (e non 2
mesi perchè le licenze office stanno
> per scadere), ci vuole personale
specializzato su office automation e
> libreoffice oppure una società di
consulenza esperta su
> openoffice/libreoffice, bisogna
cambiare/aggiornare le applicazioni che
> sono legate indissolubilmente
a office.
> Una migrazione approntata male è controproducente da molti
punti di vista.
> 
> ciao
> 
> Il 08/05/2016 20:25, Giovanni [aka
CyberPenguin] ha scritto:
> 
>> Ciao, con stupore e rammarico traggo
quanto segue http://tinyurl.com/jhfv29x [1] Peccato. Persa un'occasione
di trasparenza, affidabilita' ed efficienza ... sempre ai danni della
collettivita'. @salut e ciao Giovanni
> 
>
_______________________________________________
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>
FoLUG@lists.linux.it [2]
> https://lists.linux.it/listinfo/folug [3] per
cancellarsi dalla lista

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Saluti
Danilo
Montevecchi
349-3767797
   


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