[gl-como] Contributi all'ecosistema linux
Pietro Bertera
pietro@bertera.it
Mar 30 Set 2008 10:01:42 CEST
On Tue, 2008-09-30 at 00:06 +0200, Nicola Viganò wrote:
> Non riesco a capire se hai letto bene il link oppure no:
Quello che voglio dire è che misurare i contributi al software libero in
linee di codice sviluppato è semplicistico e poco significativo.
> In ogni caso, leggendo bene il link, si trova che ubuntu non è vero che
> non tocchi la parte sottostante (certo non lo fa nei gangli vitali del
> sistema operativo, come invece lo fanno altre distribuzioni), ma _non
> rende poi disponibili agli altri le modifiche che fa_; o meglio, delle
> modifiche si può anche usufruire ma *non upstream*.
> Questo significa che _il codice_ delle patch _non segue di certo gli
> standard dei pacchetti originali, non è ben testato poi così bene, ed è
> comunque difficile usufruirne_.
Forse ti sfugge che includere o meno una patch nell'upstream di un
progetto è una decisione che spetta ai responsabili del progetto stesso,
non ai contributors.
> e voglio sottolineare come il termine upstream sia fondamentale:
> affinche ognuno possa usufruire di una modifica, questa deve essere
> upstream. Ubuntu alla collettività quindi non porta nulla.... eppure è
> una delle distribuzioni più usate (a lato utenti medi, mentre a lato
> server e utenti professionali SLES/SLED e Red Hat sono le leader).
SLES e Red Hat sono distribuzioni enterprise perchè vengono certificate
dai produttori hardware e software e inoltre offrono supporto
commerciale (vedi le subrcription di RHEL).
Anche Ubuntu nel suo piccolo offre supporto commerciale, e su un server
preferirei di gran lunga una LTS invece che una debian.
> Il punto è che mi stupisce come nessuno si indigni di questo! intendo,
> ora che ho mostrato i dati... è possibile che a nessuno dia fastidio il
> fatto che chi basa il suo business su linux, aspetti solo che gli altri
> lo sviluppino??
> Io fino a poco fa ho sempre consigliato ubuntu ai novizi... ora sto
> mettendo veramente in discussione questa scelta...
Non uso ubuntu e non mi interessa difendere canonical a spada tratta,
Canonical è un'azienda e come tale ha lo scopo del profitto: se poi nel
cercare di fare profitto contribuisce al software libero tanto meglio.
D'altra parte non vedo cosa ci sia da indignarsi: è come se mi dovessi
scandalizzare perchè il 90% degli utenti linux non contribusce al suo
sviluppo.
E scatenare l'indignazione verso Canonical che contributo porta al
software libero ?
Trovo affascinante come la comunità del software libero si affezioni a
queste discussioni onanistiche.
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