[gl-como] Docker per stupidini
Luca Lesinigo
luca@lesinigo.it
Mer 3 Feb 2016 12:33:12 CET
Il giorno 03 feb 2016, alle ore 12:07, Elena ``of Valhalla'' <valhalla-l@trueelena.org> ha scritto:
> devo dire che pių che Docker a me pare interessante l'uso del sistema di systemd per gestire i container, ma ancora non ho fatto in tempo a vedere come si usa.
> per l'altro genere di cointainerizzazione, invece, siam stati al talk su lxd e pure quello pare interessevole.
Io per ora su Docker et similia sono allo stato di “curioso spettatore” ed ho assistito a diversi talk e letto parecchia roba.
Una cosa che mi lascia perplesso č che il consenso sembra essere quello che si dovrebbe puntare a containerizzare le singole app senza tutti gli orpelli come shell, system logger, cron, tool di gestione varia, eccetera eppure spesso vedo preparare container basati su distribuzioni intere (es. Ubuntu o Debian o altre).
Per dire, nel mio piccolo uso spesso python ma l’ultima volta che ho cercato in giro non ho trovato una base docker che integrasse solo l’interprete e le sue dirette dipendenze (librerie dinamiche e python standard lib).
Non so se la situazione sia la stessa per altri linguaggi interpretati, o come siano fatte le base image pių diffuse per singole app compilate come un MySQL od un Nginx o qualsiasi altro esempio vi capiti.
Metto le mani avanti: “l’ultima volta” è stato tempo fa e senza troppo impegno…
Faccio veramente fatica a pensare a “microservices” se poi insieme alla mia app dentro nel container ci sono anche apt/rpm bash cron curl ifconfig vim sshd gzip bzip2 xzip staceppazip grub dmidecode eccetera.
Se devo tirar su un sistema operativo completo allora ben vengano le virtual machine “tradizionali” e poi vado di configuration management o tool similari.
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Luca “scusate lo sfogo containerizzato :)" Lesinigo
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