Linguaggio di programmazione universale

Emanuele Rocca ema@linux.it
Gio 11 Maggio 2006 23:54:21 CEST


Ciao Antonio,

* Antonio G. De Padova <ga@agdp.de>, [2006-05-11 19:59 +0200]:
>  Sì, ma se la cosa funziona così, chi me lo fa fare magari ad investire un 
>  anno del mio tempo per scervellarmi a risolvere un problema, ammettiamo un 
>  software ideale per salumieri, e poi il source lo pubblico magari su una 
>  rivista ? (perchè quello che dici tu equivarrebbe a questo).

Considera che potresti essere stato pagato durante quell'anno.

>  Ma che si lavora a fare , per la gloria ? Se il software developing fosse un 
>  hobby e uno ha altre fonti di guadagno, va bene, ma in questo modo, si puo' 
>  parlare di 'software developer' come 'professione' ?? A me sembra di no. 
>  Fatto così mi sembra più un hobby, uno sfizio.

Perché? Cosa ti fa pensare che tu non possa essere retribuito per
sviluppare software libero?

>  Forse allora non mi è troppo chiaro il concetto basilare di 'Open Source'.

>  Magari un giorno qualcuno mi spiega come si fa a proteggere la 'segretezza' 
>  (o il copyright) di un geniale algoritmo, e farlo combaciare con la 
>  filosofia 'open source'.

Segretezza e copyright sono concetti ben distinti.

Consiglio una lettura:
http://www.gnu.org/licenses/gpl-faq.html

ciao,
    ema


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