Linguaggio di programmazione universale
asettico
asettico@rossomaltese.it
Sab 13 Maggio 2006 08:50:46 CEST
Matteo Dell'Amico ha scritto:
> Il giorno gio, 11/05/2006 alle 12.18 +0200, Stefano Canepa ha scritto:
>> Il giorno gio, 11/05/2006 alle 11.37 +0200, AG ha scritto:
>>>> Am Donnerstag, 11. Mai 2006 10:39 schrieb Stefano Canepa:
>>>
>>> Grazie per le risposte. Avrei ancora un paio di domande :
>>>
>>>> a) è una scemenza colossale. Se sviluppi sistemi proprietari e non vuoi
>>>> dare i sorgenti di un programma python puoi distribuire solo i file .pyc
>>> ma i files .pyc non sono 'leggibili' ??? Cioè .pyc non è l'estensione
>>> propria dei files sorgente python ?
>> Da umani no. pyc sono bytecode per la virtual machine python, solo
>> l'interprete li capisce.
>
> Ni. Non è difficile, dal .pyc, risalire al sorgente, o ad una buona
> approssimazione di esso.
Se ci pensi, anche il bytecode di Java può essere decompilato, riottenendo,
nella maggior parte dei casi, il codice sorgente. Lo sviluppatore potrebbe
offuscarlo, ma un altro potrebbe continuare a poterlo decompilare: al
limite, si ritrova nome di oggetti senza significato logico.
Tra parentesi, qualche volta mi è stato di fondamentale aiuto, nonché mi ha
serenamente parato il c**o per un mio errore! :-[
Non proteggi un tuo diritto con la segretezza, ma con l'applicazione ed il
rispetto di una serie di norme...
--
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