[OT]:per sdrammatizzare

Stefano Canepa sc@linux.it
Gio 25 Ott 2007 22:23:53 CEST


Il giorno gio, 25/10/2007 alle 13.24 +0200, Giovanni Chiola ha scritto:
> Stefano Canepa wrote:
> > ...
> > 
> > NOTA: Prima di wordstar c'era la macchina da scrivere.
> 
> No: prima di wordstar c'era "nroff" (quello che ancora oggi si usa
> per il "man"). :)

È vero, nroff/troff, se non sbaglio però a quei tempi c'era già LaTeX.


> Comunque do la mia parola che a questo ulteriore sproloquio
> non se seguiranno altri su questo thread.

Ma perché? In effetti hai scritto un'email chilometrica ;-)

> Non puoi pensare di affidare la protezione dei tuoi dati
> sensibili alla scelta di un formato.
> L'unica protezione di tipo tecnologico te la potrebbe dare un
> meccanismo di DRM che non penso proprio qualcuno di noi possa
> auspicare.

No, mi vengono i brividi solo a pensarci. Un meccanismo per cui i mi
devo fidare del produttore di un software/hardware che mi dice che per
proteggere i miei dati devo metterli dentro il loro contenitore fatto
come dicono loro e che per il mio bene non mi dicono come è fatto il
contenitore.

> La protezione dei tuoi dati te la da solo la legge sulla privacy,
> almeno finche' qualcuno non riesce ad annacquarla, come temo
> che stia per accadere  :(

Questo argomento potrebbe essere interessante da sviluppare in un'altro
thread. Qui mi limito a ricordare che le misure minime di sicurezza
informatica sono state implementate in alcune aziende solo a causa della
legge sulla privacy. Io lo ritengo assurdo.

> Quindi, se e' questo il tuo problema, allora indignati contro chi
> vuole abolire gli adempimenti per le aziende relativi alla privacy
> spacciandolo per una "liberalizzazione del mercato" invece che con
> la Costa che ti costringe ad usare il formato doc.
> Stefano Canepa wrote:
> >
> > Condivido e aggiungo che insultare non aiuta.
> 
> 
> La mia battuta non era nel senso di "scemo perche' non conosce
> alternative migliori". Se avessi voluto intendere questo avrei detto
> "ignorante" e non "scemo".
>
> Per me "scemo" non e' un insulto ma indica semplicemente qualcuno che
> agisce piu' o meno consapevolmente contro i suoi stessi interessi e a
> favore di chi cerca di ingannarlo.

OK, ora ho capito. Io uso scemo solo come insulto.

> E perche' pensi che le due cose non possano coesistere?
> La battaglia contro il formato doc mica me la sto inventando io adesso.
> Non mi dirai mica che non hai mai visto questa pagina?
> 
> http://www.gnu.org/philosophy/no-word-attachments.html

Io sto conducendo questa campagna in ufficio dove un'email contiene
titolo, protocollo e allegato Word.

> Per carita', sei padronissimo di pensare quello che vuoi, ma a me
> sembra un po' strano che chi pensa questo poi partecipi al GLUG ...
> Saro' io che non ho capito bene lo scopo del GLUG, ma mi immaginavo
> che almeno sui principi e sulle strategie migliori per attuarli ci
> fosse un minimo di consenso.  Mi sto rendendo conto che forse non e'
> cosi', e allora provo a stimolare un po' il dibattito ... :)

Mi sa che qui siamo caduti vittime del nostro pessimo italiano. 
Penso che tutti qui siamo utenti di software libero e tutti desideriamo
diffonderne l'uso. Provo a riscrivere il mio pensiero: se stessi
cercando lavoro e un'azienda mi dicesse che vuole il mio CV in formato
DOC, se il lavoro mi interessa davvero allora chinerei il capo,
prenderei il mio bravo OOo e gli direi di salvare in formato Word.
A me è già successo.

> Angelo Naselli wrote:
> > > Quindi rinunci a clienti perché loro usano word e tu no? Rinunci a
> lavorare perché
> > > tutti usano word e tu no? Non usi windows perché è male e sei in
> pace con la tua coscienza?

Io invece per soppravvivere scendo a compromessi. Ebbene si.

> Ma un conto e' l'individuo che accetta una situazione spiacevole perche'
> non ha (o crede di non avere) alternative, e un conto e' affermare che
> e' giusto e normale accettare questi piccoli o grandi soprusi.
> Io credo che non sia giusto accettarli quando si ha la possibilta'
> di scelta, e credo che sia sempre opportuno affermare che non e' giusto
> accettarli, anche quando sappiamo che poi le circostanze ci
> costringeranno a farlo.

Questo pensiero mi piace. 

> Io sono coerente con le mie idee perche' ho la fortuna di potermelo
> permettere. Ma se fossi meno fortunato e non potessi permettermi il
> lusso della coerenza preferirei essere uno di quelli che predicano
> bene e razzolano male. Sempre meglio di chi predica pure male o non
> predica per niente.

Ecco, io sono in questa condizione. L'unica cosa che faccio è usare OOo,
Thunderbird, Firefox, SharpDevelop e SVN invece di MS Office, Outlook,
IE, VS.NET e SourceSafe.

> > > Ripeto cosa facciamo ci armiamo e boicottiamo la costa? (mi sa
> 
> Certamente il problema non e' la Costa.
> La Costa non e' che una delle tante imprese che usano l'informatica
> "da scemi".  Semmai bisognerebbe aiutarli a rendersene conto.
> Ma prima di aiutare la Costa, sarebbe bello aiutare la pubblica
> amministrazione, la scuola, la sanita' ecc., perche' dal buon
> funzionamento di queste si avvantaggerebbe un maggior numero di
> persone.
> Tutto sommato al bene della Costa ci dovrebbero pensare in primo
> luogo i proprietari della Costa, e se non lo fanno loro ...
> ma questo e' un altro discorso.

Si però è interessante. Gli andiamo a proporre una migrazione a OOo?
Sarebbe interessante. Come insegnante di OOo mi candido subito.

> Puo' darsi che non serva a nulla, ma quando faccio discorsi di
> questo genere coi miei studenti io mi sento in pace con la mia
> coscienza e spero che loro valutino con maggior consapevolezza
> il destino a cui vanno incontro.

Quando tuoi colleghi però pretendono l'uso di SQL server, VS.NET e Windows fanno male?

> Il problema della legalita'.
> Se scopro che il droghiere sotto casa usa word senza licenza io mi
> arrabbio poco: sara' anche illegale, ma la singola violazione del
> copyright non mi danneggia direttamente; magari gli dico che sta facendo
> una cosa illegale e che se gli dovesse arrivare un controllo della
> Finanza rischierebbe dei guai. Se scopro che il droghiere non paga le
> tasse io mi arrabbio molto di piu' e lo denuncio alla Finanza, perche'
> quello e' un comportamento egoista e antisociale che danneggia
> direttamente me e gli altri che di tasse ne devono pagare di piu'.

Aspetta a me interessa anche che violi il copyright. È uno degli
argomenti migliori per portare un utente singolo a usare OOo.
Sull'evasione delle tasse mi viene il sangue marcio.

> Mi arrabbio semplicemente perche' preferirei vivere in un paese libero
> dove nessuno, tantomeno un'azienda (media o grande), mi possa imporre
> di fare cio' che non voglio fare.

Ma se le istituzioni stesse sono ostaggio delle grandi ditte di
informatica e ho usato il plurale perché IBM è peggio di M$ ma tutti ce
la prendiamo con M$.

> >>> >>> Io quindi continuerò a pensare che il problema principale,
> almeno per ora
> >>> >>> è la *vera* compatibilità del formato tra programma proprietario
> e programma
> >>> >>> open source.
> >> >> E secondo te da cosa deriva questa incompatibilita'?
> >> >> Dal caso? Dal destino cinico e baro?
> > > Mi piaci, ma dieci anni fa, avresti detto lo stesso?
>
> Si  :)

Si. 10 anni fa usavo StarOffice su Linux e Claris "qualcosa" su Mac.

> Ovviamente per farlo dovetti spendere una parte dei fondi di ricerca
> di cui disponevo per comprarmi una licenza per NT e per Word, perche'
> la legalita' viene prima di tutto, anche quando e' ingiusta.
> 
> Purtroppo non fu sufficiente, perche' scoprii dopo che un altro
> requisito per ottenere il finanziamento era di fatto anche lo
> sviluppo dei prototipi sotto Windows (cosa che nel caso del
> mio progetto era impossibile sia legalmente che tecnicamente).
> Si trattava di un prototipo di cluster tipo Beowulf ma con comunicazioni
> piu' efficienti grazie alle modifiche dei driver di rete; all'epoca mi
> arrabbiai e trovai ingiusta quella decisione; oggi, vedendo la
> diffusione dei cluster Linux e la non diffusione dei cluster Windows la
> definirei semplicemente "scema".

Io ai tempi, da studente ero obbligato a usare Visual Studio, però mi
trovai un pezzettino di software da fare su Unix, lo feci con Linux a
casa e poi un collega lo portò su IRIX.
> 
> >> >> Se tu e tutti gli altri non vi lamentate le cose andranno sempre
> peggio.
> > > E tu? armiamoci e partite! mi piace :p
> 
> Io mi lamento tutte le volte che ne ho l'occasione, ma evidentemente
> non penso che possa bastare.
> Credo che sarebbe utile se a lamentarsi fosse il maggior numero
> possibile di persone, e credo quindi che convenga sempre incoraggiare
> chiunque a lamentarsi delle ingiustizie subite, piccole o grandi che
> siano.
> Una delle poche trasmissioni televisive che penso valga la pena guardare
> e' "mi manda rai 3", dove si segue esattamente questo approccio.

Si ma qui spesso ci si lamenta e non si fa nulla. Perché non facciamo
come qualcuno ha detto alla conferenza della Linux Foundation:
smettiamola di sparlare di M$ e mettiamoci al lavoro. Tutti possiamo
contribuire al software, ne sono fermamente convinto, io sto
abbandonando il mio lavoro da traduttore a favore di altre attività ma
qualcuno potrebbe continuare il mio lavoro.

Ciao
sc

PS: ogni frase di Giovanni vale un thread.

-- 
Stefano Canepa aka sc: sc@linux.it  http://www.stefanocanepa.it
Three great virtues of a programmer: laziness, impatience and hubris.
Le tre grandi virtù di un programmatore: pigrizia, impazienza e
arroganza. (Larry Wall)

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