[OT]:per sdrammatizzare

Emanuele Rocca ema@linux.it
Ven 26 Ott 2007 09:36:23 CEST


* Giovanni Chiola <chiolag@acm.org>, [2007-10-23 14:28 +0200]:
>  Angelo Naselli wrote:
>  > Ma se dobbiamo dare i documenti, siamo spesso costretti ad usare il formato
>  > doc (dico spesso, non sempre) in particolare se sono richieste modifiche da parte
>  > di terzi.
>  
>  Sono anni che per mia fortuna non mi pongo il problema, ma non mi
>  risulta che le ultime versioni di Word non leggano e scrivano piu'
>  il formato RTF.
>  Quindi l'alternativa mi pare che ci sia ancora, basta ricordarsi
>  di usarla.

Attenzione però, RTF è proprietario tanto quanto DOC, è solo molto più
semplice da generare.

OpenDocument, a quanto ne so, è l'unico formato aperto per documenti
modificabili.

Notare che Microsoft si guarda bene dall'implementarlo, ma anzi usa la
solita tattica dell' "embrace, extend and extinguish" attraverso
MS-OOXML. Che vuol dire Office Open XML, non so se ci rendiamo conto di
quanto di quanto impegno ci stanno mettendo nel cercare di creare
confusione.

Parlo di Microsoft solo perché il thread riguarda un file DOC, ma non è
certo l'unica azienda a comportarsi così. Come diceva giustamente
Stefano, IBM non è da meno, così come Apple; solo che al momento hanno
meno mercato...

http://en.wikipedia.org/wiki/Vendor_lock-in#Lock-in_in_electronics_and_computers

Il problema è tutt'altro che banale, e non è chiaro cosa ci faccia
"OT" nel subject. :)

>  > Io quindi continuerò a pensare che il problema principale, almeno per ora
>  > è la *vera* compatibilità del formato tra programma proprietario e programma
>  > open source.
>  
>  E secondo te da cosa deriva questa incompatibilita'?
>  Dal caso? Dal destino cinico e baro?
>  O non per caso dalla consapevolezza di poter attuare le politiche
>  commerciali piu' spregiudicate, anche grazie ai tanti che ingoiano
>  rospi senza neanche mugugnare?

Chiaro.

>  > ....Perché ....vuoi lavorare :p ?
>  
>  Drammaticamente vero. Dipende da quanto sei disperato.
>  C'e' chi per lavorare deve "solo" venire a patti coi propri principi.
>  C'e' chi invece per lavorare deve anche accettare di rischiare di cadere
>  da un'impalcatura o essere schiacciato da una gru.
>  E c'e' chi per sperare di poter avere la possibilita' di lavorare deve
>  sfidare il mare in tempesta su delle vecchie carrette che affondano, e
>  deve pure investire tutti i suoi risparmi per pagarsi il passaggio.
>  Sei ancora fortunato, no? Di cosa ti lamenti?
>  
>  E invece no!
>  Se tu e tutti gli altri non vi lamentate le cose andranno sempre peggio.
>  E' chiaro che quando non hai alternative il rospo finisci per ingoiarlo,
>  ma non mi sembra giusto che gli altri, ancorche' consapevoli del
>  problema, non ti incoraggino a sputarlo, se puoi.

Ma certo, condivido in pieno! 

ciao,
    ema


Maggiori informazioni sulla lista glug