Filtraggio URL

Giuliano italia1bpf@alice.it
Mer 12 Set 2007 08:01:28 CEST


Stefano Canepa ha scritto:
> Il giorno mar, 11/09/2007 alle 11.42 +0200, Stblack ha scritto:
>   
>> Qualcuno ha esperienza in filtraggio URL per una azienda con 100 persone?
>>
>> Che ne dite?
>>     
>
> Che è una delle peggiori attività che ti possano venire assegnate in
> un'azienda. 
....
> limitazioni da
> delirio. 
>
> Ciao
> /sc che ha fatto questo sporco lavoro
>
>   
Scusatemi entrambi, ma vorrei dire la mia su questi vezzi da "grande 
fratello".
E' polemica questa, lo so, ma ci sono stato coinvolto mio malgrado.
Quando il datore di lavoro ha preteso l'acquisto di uno di questi 
prodotti (commerciale),
é stata indetta una riunione propedeutica all'adozione di questa 
meraviglia e di altre
"policies", alla quale ho dovuto partecipare per dovere.
Ho sconsigliato l'impiego di tale accrocco non tanto perché non sia 
giusto e lecito per il
datore di lavoro esercitare una "supervisione" sull'operato dei propri 
"collaboratori",
ma perché tutto ciò da lavoro a chi dovrà occuparsi della sua gestione. 
Dela serie
"piggiase u ma du russu u carta".
Le alte sfere hanno detto di avere compreso, ma hanno voluto dare lo 
stesso un segnale.
Conclusione, adesso abbiamo questo cerbero. I filtraggi sono quelli di 
default,
senza fantasia alcuna, filtrano un po tutto, contenuti, protocolli e 
quant'altro, senza
alcun buon senso. Inoltre, poichè il lavoro é fatica, il sistemista di 
turno si é presto stufato
di svuotare i log (che nessuno legge mai...) ed ha dovuto, perché 
costretto dai soliti "potenti",
inventarsi un mucchio di "deroghe", lavorando così più di quello che 
sarebbe stato logico
pensare. Inoltre la navigazione viene normata solo ai dipendenti,
mentre il pubblico ne viene esentato (e logicamente i vips...).
Adesso i drivers te li scarichi a casa, ovvero crei una macchina 
virtuale ed usi FTP
(due cose insieme il sistema non é in grado di farle). Inoltre ho 
verificato (dai warning che
il sistema ti invia quando ti blocca) che, navigando con un pc virtuale 
sui siti proibiti, io non
sono io, ma vengo visto come un'altra persona, potendo, se necessario, 
compiere tutte le
nefandezze che voglio, a suo nome e con il privilegio dell'anonimato.
Morale: meglio ricorrerci soltanto se costretti e sapere che si tratta 
di una condanna,
perloppiù solitamente inutile e dannosa.
Scusate e ben rientrati dalle ferie!
Giuliano


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