[glux] Fwd: L'EUCD non era abbastanza
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bigamons@tiscalinet.it
Mer 3 Set 2003 22:28:22 CEST
----- Forwarded message from Associazione software libero <PR@softwarelibero.it> -----
> To: Annunci dell'Associazione Software Libero <annunci@softwarelibero.it>
> From: Associazione software libero <PR@softwarelibero.it>
> Date: Wed, 03 Sep 2003 15:07:53 +0200
> Subject: L'EUCD non era abbastanza
>
> COMUNICATO STAMPA
>
>
> Un nuovo acronimo contro i diritti digitali:
> dopo l'EUCD arriva l'IPED
>
> L'Associazione Software Libero chiede il rifiuto
> della Direttiva per il Rafforzamento della Proprietà Intellettuale
>
>
> Un altro rischio incombe sull'Europa: dopo l'EUCD arriva l'Intellectual
> Property Enforcement Directive (http://www.europa.eu.int/cgi-bin/
> eur-lex/udl.pl?REQUEST=Service-Search&LANGUAGE=en&GUILANGUAGE=en&SERVICE
> =all&COLLECTION=com&DOCID=503PC0046), una nuova direttiva nel cui testo
> sono presenti concetti e precetti pericolosi non solo per il software
> libero.
>
> Il prossimo 11 settembre la commissione JURI del Parlamento Europeo
> discuterà una Direttiva (Intellectual Property Enforcement Directive)
> che richiede forme di criminalizzazione della cosiddetta violazione
> della proprietà intellettuale.
>
> Col termine "proprietà intellettuale" si comprendono discipline
> giuridiche molto diverse fra loro, come il copyright, i brevetti, i
> marchi, i nomi a dominio Internet, le quali comportano problemi e
> richiedono tutele nient'affatto uniformi. L'effetto di uniformare
> queste discipline, addirittura dal punto di vista penale, è di ridurre
> drasticamente le libertà civili dei cittadini europei, rendendo
> oltretutto legalmente rischiose le attività legate all'innovazione e
> alla competizione tecnologica.
>
> In questi giorni una coalizione internazionale di associazioni e gruppi
> hanno avviato una campagna (CODE, Coalition for an Open Digital
> Environment) tesa a far conoscere i rischi di questa nuova proposta di
> direttiva nonché a chiedere ai parlamentari europei la non approvazione.
>
> Sul sito della campagna http://www.ipjustice.org/code.shtml è possibile
> leggere la lettera spedita da questa coalizione ai parlamentari che
> fanno parte della commissione chiamata l'11 settembre prossimo a
> discutere ed eventualmente approvare questa direttiva.
>
> L'Associazione Software Libero condivide tutte le preoccupazioni
> espresse dalla coalizione e rimarca come ancora una volta con questa
> direttiva, come con la precedente EUCD, si danneggiano i cittadini.
>
> Anziché limitarsi a colpire chi trae illegalmente profitto dalle
> violazioni del diritto d'autore, si colpiscono gli utenti, declassandoli
> dal ruolo di cittadini a quello di clienti privi di diritti,
> condannandoli ad una fruizione arbitrariamente limitata delle opere e
> minacciando la loro riservatezza. Come se non bastasse, la direttiva
> minaccia lo sviluppo della concorrenza e dell'innovazione nel mercato
> dell'informazione digitale.
>
>
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