[Golem] sulla cancellazione dell'archivio - Comunicazione di servizio.
Stefano Turbati
turbati.stefano@inwind.it
Sab 6 Lug 2002 01:49:36 CEST
Sulla cancellazione dell'archivio già realizzata da Hal ho già espresso il mio parere favorevole, e non intendevo finora argomentare su di
essa più di tanto.
Ma un nuovo intervento mi è stato stimolato da questo passaggio:
04/07/02 6.21.31, Marco Ermini <flug@markoer.org> ha scritto:
[...] >Ora, l'errore clamoroso, a mio modo di vedere, che tu commetti (e non solo tu,
>e' lo stesso errore che fanno tipicamente diversi tipi di "figure patologiche"
>sulla rete come i "paranoici" ed i "politici", oltre che i media) e'
>attribuire un'etica a questa massa di dati. Non esiste alcuno scopo preciso,
>ne' sovversivo, ne' di "Grande Fratello", ne' di marketing. Ciascuno mette
>quello che vuole e prende quello che vuole per i propri scopi. Ricordiamoci
>che se non ci fossero sia le grandi multinazionali, sia l'umanita' e la voglia
>di comunicare, Internet non esisterebbe. Quindi esiste, se mi permetti
>l'inflessione, *sia* per motivi "potenzialmente sovversivi" *sia* per motivi
>commerciali ed e' giusto che sia cosi' (chi ha detto che le aziende che
>vogliono vendere non hanno diritto a fare il loro lavoro? internet esiste
>grazie a loro, ricordiamocelo!), ma soprattutto fa parte della
>"globalizzazione" che di per se' non e' ne' bene ne' male - dipende da come
>"globalizzi".
Può darsi che le cose stiano in questo modo, ma spesso gli eventi travalicano le buone intenzioni; dubito infatti che quando Guglielmo
Marconi inventò la radio potesse immaginare che qualche tempo dopo questa sarebbe divenuta uno straordinario mezzo di
propaganda per il regime fascista; come dubito anche che quando l'imprenditore Licio Gelli parlava nel suo Piano di Rinascita
Democratica della necessità di rompere il monopolio televisivo della Rai e di portare uomini della P2 al controllo delle principali testate
italiane, intendesse semplicemente esercitare il diritto di fare il proprio lavoro.
Adesso attendo che tu risponda a questa mia parlando di "errore clamoroso", di "paranoia" e di "tipi patologici"; ma se, come sembra,
tu vedi in Intenet uno strumento anarchico e non controllabile, dove ciascuno può prendere ed offrire quello che meglio crede, allora
sarebbe forse meglio lasciare certi toni a mezzi più aggressivi.
In un sistema comunicativo orizzontale, dove ogni nodo della rete è al contempo emettitore e ricevitore dei flussi informativi, credo che
nessuno -al di là delle differenti competenze di cui ciascuno di noi è portatore-, possa sovraordinarsi gerarchicamente, impugnando la
matita correttiva rosso-blu di ginnasiale memoria.
Credo infatti che lo sviluppo del nostro dibattito possa essere favorito dal diritto di replica e di critica, ma che possa invece essere
ostacolato da qualsiasi atteggiamento giudicante.
Infine una comunicazione di servizio; mi pare che potrebbe essere utile realizzare un'inventario dei materiali HW e SW presenti presso
la OI (con caratteristiche techniche, dettagli sul funzionamento etc.), per avere sempre un'idea delle risorse disponibili ; se qualcuno
concorda e volesse collaborare, me lo faccia sapere. Io potrei essere a Pagnana Mercoledì 10 verso le 17.00; se ci sarà almeno
un'adesione, confermeremo l'appuntamento.
Ciao a tutti!
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