[Golem] Organizzazione e altre storie
Gianni Casalini
gianni@elenet.it
Gio 30 Maggio 2002 21:48:34 CEST
On Wednesday 29 May 2002 16:25, Marco Ermini wrote:
> On Tue, 28 May 2002 20:56:22 +0200, Gianni Casalini
> <gianni@elenet.it> wrote:
>
> [...]
>
> > Se alla prima lezione del corso di Patologia un medico parlasse
[...]
> Ma noi avevamo gia' iniziato una discussione del genere... oppure
> e' un deja-vu? ;-)
No, non ti sbagli, e' che siamo ossessivi/compulsivi ;-)
> > Lo scopo di una reale trasmissione di sapere non e' la nozione,
> > ma il generare nell'altro una terminologia appropriata.
[...]
> Questo lo dici in senso ironico giusto? :-)
No. Leggi sotto.
> Penso che si debbano trasmettere nozioni _e_ terminologia. La
> terminologia serve a trasmettere una nozione in modo conciso. Se la
> terminologia e' fine a se' stessa e' semplice blaterale, se serve a
> trasmettere nuove nozioni tramite l'espressione concisa di quelle
> gia' acquisite, e' utile - ma ovviamente va conosciuta.
Su questo sono pienamente daccordo con te, quindi non mi sono spiegato
bene prima.
Esiste a mio parere una scala gerarchica nell'apprendimento, quando
parlo di "generare un linguaggio" non sto dicendo che si appoggiano
delle parole sul nulla e poi verranno dei "contenuti" a riempire
questo "contenitore".
Imparare un linguaggio e' usarlo. E' questo che si riesce a fare
quando si impara qualcosa. Nell'evoluzione dell'uso c'e' il
miglioramento dei termini che descrivono delle relazioni di senso che
avviene man mano che "le nozioni" vengono descritte; spiegate
appunto.
In questa fase le "nozioni" come comunemente le intendiamo devono
essere le piu' scarne possibili.
Il mio problema, quando ho cercato di trasmettere qualcosa che sapevo
(qualche volta e' capitato pure a me), e' stato trovare degli esempi
che fossero semplici (in modo da non impiegare risorse di pensiero)
ma pertinenti.
Insomma quello che si mostra deve essere banale senza perdere in
generalita'; senno' si pretende di far comprendere il principio di
funzionamento di un motore a scoppio descrivendo un motore a scoppio.
In un secondo momento, l'insieme generale delle nozioni, l'esperienza
e quello che vuoi fanno la differenza fra chi "sa" e chi "sa meno".
Fermo restando che nessun individuo puo' cessare di "implementare" il
proprio linguaggio credendo di "sapere" e considerarsi vivo allo
stesso tempo.
Ritengo che conoscere sia la capacita' di avere un linguaggio che
permetta di mostrare a "se'" e agli "altri" l'insieme dei fatti su
cui si intende fare luce....
Ha ragione Hal; quando si prova a spiegare si prova a imparare.
> Il maestro ad un certo punto (sicuramente, non il primo giorno,
> anche se in realta' al giorno d'oggi se hai passato i test di
> ammissione a medicina in pratica la terminologia ce l'hai gia' :-)
> deve dare per scontata l'acquisizione di un certo vocabolario,
> oppure perdera' piu' tempo a girare intorno ai concetti che non a
> spiegarli.
Si' infatti il sistema formativo e' diventato davvero simpatico! (ma
lasciamo stare)
Appunto:
1. terminologia (attribuzione di senso a dei termini)
2. utilizzo della terminologia per spiegare i concetti senza girarci
intorno.
Oh, magari fosse facile, comunque :/
ciao
Gianni
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