[Golem] stelle cadenti [e borghesia]

[fabio nigi]

On Friday 17 January 2003 16:30, you wrote:
> allora, pre prima cosa mi scuso per aver postato tutto il testo.

mica per cattiveria m che ti scusi a fare...prendi e cancella il testo 
sottostante  che almeno mi allegerisci il carico di posta e non lo fai 
taglaire a me :-((


Poi volevo
> dire a stelle cadenti che gran parte delle persone che usano sistemi
> opurativi gnu/linux o unix like hanno studiato e appreso da soli come
> istallarli e come usarli.Il tuo discorso sull'aristocrazie del web è vero ,
> ma secondo te uno che da solo impara tutte quelle cose che concernono
> l'informatica è disposto ad ascoltare con pazienza le richieste che gli
> vengono mosse?

qui stai sbagliando di grosso...
come esisterebbero i lug allora?le comunità come la nostra non starebbero in 
piedi!
esempio banale ma pratico:

ho bisogno di usare un remayler, cerca della documentazione e non la trovo,
allora da solo li imparo a usare, quindi scrivi (senza avere un guadagno, sia 
come sapere sia come denaro in un primo momento..)
una guida basata sulla mia esperienza personale e la divulgo, rispondo nella 
mailing list su problemi relativi a quello che ho sperimentato,
le persone che volgliono imparare a usare i remayler cercano della 
documentazione, trovano la mia guida, imparano prima a usarlo e si dedicano 
magari a qualche aspetto diverso, scrivono anche loro qualcosa e così via!

in questo modo, il nuovo utente avrà a disposiazione una completa 
documentazione hack a programmi etc. completa...
e su questo che si basa la forza della comunità linux non su una presunta 
"borghesia"

quello che viene visto da  i newbie è soltanto un aspetto che viene quasi 
naturale e che dopo poco tempo sparisci, quando si inizia a capire come 
funziona la comunità.
come si gestiscono  i progetti come è organizzata la documentazione.

è come 
entrare in un nuovo gruppo di amici, prima ci si sente sempre "diversi" man 
mano che li conosciamo meglio ci entegriamo di più, nessuno da il proprio 
lavoro, la proprio fiducia, e il suo tempo al primo che passa.


Fabio



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