[Golem] Re: Collaborazione con ISF

Raistlin raistlin82@interfree.it
Sab 14 Feb 2004 15:43:38 CET


Il ven, 2004-02-13 alle 16:17, esalvadori@supereva.it ha scritto:
> Ciao a tutti,
> sono Elio di ISF Trento, credo che alcuni di voi ancora si ricordano di 
> me...
Ciao,
> Innanzitutto volevo farvi i complimenti per le vostre attivita', vi 
> seguo in mailing
> list da un po' ormai, ho seguito i vostri successi... proprio bravi!
> 
Eh, grazie, ma non esagerare! :)

> kr1zz wrote:
> 
> >L> se sono in grado di usare windows possono accendere una knoppix,
> >L> giusto per prendereci la mano...
> >
> >   Sì e no, nel senso che potrebbe presentarsi anche qualche
> >   inconveniente, piccolo per noi, ma insormontabile per loro, almeno
> >   adesso. E poi, sinceramente, dopo aver pagato un s.o. ed aver
> >   imparato ad usarlo, io non riuscirei a capire le ragioni di passare
> >   ad un altro, anzi probabilmente non ci penserei nemmeno.
> >   
Qui non ho capito, hanno pagato? Quante licenze? Su quante macchine?

> (...)
> Bene! ... e quindi siete nuovamente di fronte ad un problema classico di 
> alfabetizzazione
> informatica in un paese in via di sviluppo (PVS), ed in collaborazione 
> con la nostra
> "consorella" di Genova.
> 
Si, una componente del progetto trashware che, personalmente, ritengo
molto importante!

> Vorrei aggiungere due commenti a quanto postato finora riguardo a questo 
> possibile
> intervento...
> 
Graditissimi!

> Lo so, si potrebbe aprire una discussione (quasi) infinita su queste 
> affermazioni! Voglio evidenziare
> una sola ragione tra tante, ma basilare: numerose esperienze [2,3] 
> confermano che in questi paesi
> Linux ha senso e risulta "sostenibile" se queste comunita' possono 
> contare almeno su di un
> supporto tecnico IN LOCO (es: LUG, etc...) - e spesso neppure questo e' 
> sufficiente! :-(
[...]
> interfacciamento col responsabile del laboratorio scolastico, al quale 
> semplicemente non e' andata
> giu' l'imposizione di un s.o. diverso dal noto Winzozz...

Penso di aver capito perfettamente lo spirito dell'intera mail e accolgo
il suggerimento con interesse ed attanzione; con lo stesso spirito
aggiungo spunti alla riflessione, nient'altro, conscio che quanto detto
circa le "difficolta'" nell'uso di Linux senza assistenza in loco e con
scarso accesso al web sono problemi oggettivi.

> ...'A voglia (come si dice da voi!) di spiegargli le bellissime ragioni 
> del movimento "freesw":
> nell'attuale stato di anarchia della Somalia, i problemi relativi al 
> copyright e alla condivisione
> di conoscenza che tanto scaldano i cuori dei sostenitori di GNULinux, 
> sono assolutamente
> sconosciuti o comunque non capiti a sufficienza. Capite quindi che non 
> si tratta solo di un
> gap tecnologico, ma anche culturale e sociale. E' una brutta verita', ma 
> purtroppo e' cosi'...
> 
Nella nostra riflessione sul trashware, quando si valuta il "tipo" di
software da utilizzare, si tiene conto non solo dell'oggettiva
"bellezza" e superiorita' tecnica, culturale e socuiale del software
libero, ma anche di alcune ragioni "pratiche".
Infatti come possiamo pensare di inviare in un PSV (ma anche ad una
assocazione di Empoli) un computer con installato Windows?
1) Quale windows girerebbe sulle macchine che mettiamo insieme col
trashware? win95? win98? Forse, ma di sicuro niente di piu'!!
2) Cosa siamo in grado di offrire con questi sistemi? Una
alfabetizzazione ad una informatica che nessuno usa piu' e prende
neanche in considerazione, la possibilita' di comunicare col resto del
mondo con documenti di word 6.0 che nessuno puo' leggere, e cosi' via!!
3) Programmi che girino su queste macchine/SO, a parte non essere piu'
neanche lntanamente compatibili con quelli attuali, sono ancora
reperibili? Possono essere agevolmente acquistati conle loro licenze e
tuto? C'e' ancora un supporto tecnico o cose simili?
(Provero' a entrare in un negozio e chiedere una licenza di Office95)
4) Chi acquista le licenze?
4.1) Chi ha i soldi per farlo? Il trashware necessita di un po' di
finanziamenti ma in programma non c'era di usarli nelle licenze...
propio perche' altrimenti quelli che ci sono in rogramma non bastano!!
4.1.1) Ricordo che 10 macchine => 10 licenze !! Altro che
finanziamenti!! :)
4.2) Come facciamo a trasferirle? Se le acquistiamo noi e poi mandiamo i
PC a loro la cosa penso sia illegale!?!

Con Linux invece siamo in grado di fornire accesso ad una tecnologia
assolutamente attuale (il kernel 2.6.2 va che e' una bellezza su un
pentium133!!), anche se forse un po' piu' ostica all'inizio, e in piena
compatibilita' e interoperabilita' con quanto sto usando io in questo
momento!

Tutto questo, come detto, per portare alcuni esempi oggettivi di come
l'uso di linux possa non dipendere solo dal fatto che
_E'_IL_MIGLIOR_SISTEMA_OPERATIVO_IN_ASSOLUTO_ED_E'_SOFTWARE_LIVERO_QUINDI_E'_ENCHE_IL_PIU'_BELLO!!

:)

> In occasione della prima conferenza nazionale di ISF "Italia" che si 
> terra' a Genova dal 12 al 14
> marzo, i gruppi di lavoro "ICT" delle varie sezioni locali 
> organizzeranno un workshop specifico
> su questi temi, con l'obiettivo di aprire una discussione onesta 
> sull'utilizzo di strumenti freesw
> in contesti specifici di cooperazione.
> Naturalmente siete caldamente invitati a partecipare al nostro workshop, 
> che si dovrebbe
> tenere sabato 13 marzo mattina (x dettagli vi posso far sapere piu' 
> avanti): credo che in quanto
> precursori del trashware a fini sociali in Italia, abbiate molto da 
> apportare al dibattito.
Be', tu dai dettagli, credo che o per il progetto o per interesse
personale (io faccio Ingegneria a Pisa!) qualcuno verra' di certo!!
> 
> In conclusione, spero mi abbiate capito: non ho detto che portare Linux 
> nei PVS sia un approccio
> perdente, ma quello che vi suggerisco e' di fare molta ATTENZIONE, e di 
> verificare che le
> "condizioni al contorno" dell'operazione ne permettano la sostenibilita' 
> nel tempo, altrimenti
> invece di diminuire il gap digitale rischiate semplicemente di crearne 
> di nuovi...
> 
Spero anc'io di averti capito, e che questo confronto possa continuare
con tante altre opinioni diverse.

> buon lavoro, confido di rivedervi a Genova!
> -ES
> 
Ciao,

Dario
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