[Golem] Linux nella didattica e tra i libri di lettura
Luigi Calcerano
luigi.calcerano@istruzione.it
Ven 8 Lug 2005 16:18:54 CEST
Vi può interessare questo primo libro di narrativa scolastica sul tema degli hacker?
Recensione già pubblicata su Nuova Secondaria n.10/2005 (La Scuola)
Per Informazione
Luigi Calcerano e Filippo Calcerano
Il giovane hacker e la piccola strega, 2005, Milano Principato (Romanzo+Quaderno delle attività) € 9,20
Oggi, persino leggere, per un ragazzo è diventata una fatica. Non che siano privi di fantasia, voglia di sapere e spirito critico: i giovani si provvedono altrove, in genere con la televisione e coi computer,ma anche col cinema, per quanto necessario per la loro fame di fantastico, di conoscenza, di esercizio intellettuale e di soddisfazione estetica.
Perché dovrebbero prendere in mano un oggetto scarsamente attraente come un libro, lasciarsi tentare o affascinare da ciò che promettono copertina e bandelle? Dovrebbero, poi, saper trovare agevolmente il giusto codice di comunicazione letteraria, capire cosa si può aspettare dalla trama, dallo stile, dai personaggi e goderseli per ciò che gli possono dare e poi proseguire fino in fondo, tirar fuori abbastanza piacere dall’esperienza da tornare a prendere in mano un altro libro.Non succede spesso.
La scuola può sollecitare un po’ l’iniziativa volontaria a misurarsi col libro ma in genere l’imposizione sempre sottesa connota in maniera ulteriormente negativa la non più facile esperienza della lettura.
Ben vengano allora libri come “Il giovane hacker e la piccola strega” che stimolano la lettura col collaudato rinforzo del piacere, il piacere di leggere.
Il libro ha come protagonista un ragazzo diciassettenne che è un abilissimo hacker, inventore di videogiochi di successo, vuole lasciare la scuola per trovare la conoscenza esclusivamente in Rete, in compagnia del più grande cervello elettronico dell’Università di Stanford a Palo Alto, in California.Errico Fortuna (Errico come Malatesta?) vuole farsi esclusivamente i fatti suoi, seccato da una famiglia eccessivamente oblativa, col padre che lavora per Medici senza Frontiere.
Prorio a lui, per salvare, al solito, il mondo, si rivolge, invece, una delegazione del mondo della magia poiché un oracolo ha rivelato che solo unendo le loro forze con quelle del ragazzo si poteva (forse) evitare una terribile dominazione da parte dei cattivi di turno, impegnati a impossessarsi “del mondo delle cose e dei sogni”.
Il giovane è un piccolo scienziato, ha fiducia nella scienza, non crede a maghi e streghe ma gli autori gli mettono di fronte l’evidenza dei fatti… e ben presto ci pensano i cattivi a fargli capire che la partita è dura e la sua stessa vita è in pericolo, assieme a quella dei suoi incredibili aiutanti.
La trama unisce elementi di fantascienza e fantasy e, tra colpi di scena, momenti di grande suspense, momenti critici e interventi inaspettati arriva al lieto fine conclusivo non senza aver coinvolto piacevolmente il lettore in alcuni dei problemi più interessanti dei giorni d’oggi, la libertà della conoscenza, i diritti “informatici”, il rapporto tra apprendimento scolastico e apprendimento su internet, il fenomeno degli hacker, di quegli operatori capaci di infiltrarsi e penetrare nei sistemi informatici, forzando le difese dei computer . Gli autori, padre e figlio, distinguono opportunamente tra hacker e craker.
Ci sono molti (per la stragrande maggioranza, ragazzi adolescenti) che si definiscono a gran voce hacker perché si divertono a entrare (illegalmente) nei computer degli altri, a truffare le compagnie telefoniche, a provocare guasti per il solo gusto di far danno. I veri hacker chiamano questa gente 'cracker', e non vogliono avere nulla a che fare con loro. Sfortunatamente non sono in molti (giornalisti e scrittori) a distinguere tra l’anarchismo libertario degli 'hacker' e il teppismo o il terrorismo dei cracker.
Per chi volesse approfondire in maniera interessante questi temi niente di meglio di un romanzo come questo che è una macchina fatta apposta per leggere e, tramite vicende avventurose e personaggi accattivanti, tramite la fiction ed il fantastico riesce a parlare ai giovani lettori dei loro problemi di tutti i giorni, i rapporti con la scuola, coi genitori, con il mondo della tecnologia avanzata, con la legge e l’illegalità.
(N.B.:Nel finale si scopre che il salvifico “libro del comando” che tutti cercano è Linux e che la salvezza può venire solo dalla solidarietà degli hacker e dei benintenzionati difensori dei diritti informatici…L.C.)
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