[Golem] Oracle acquisisce Sun Microsystems (e insieme MySQL). Speriamo bene...

$pooky Hunter spookyh@gmail.com
Mer 22 Apr 2009 23:55:52 CEST


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Marco Bodrato wrote:
> La pagina con le domande sulla licenza [1] riporta:
>   3. How can VirtualBox be both open source and commercially licensed? 
> This is called "dual licensing". Since Sun holds all the copyrights to
> the VirtualBox code, or is at least permitted to relicense code that is
> owned by external contributors
> 
> Tradotto, Sun detiene i diritti su tutto o comunque ha il diritto di
> cambiare licenza! Non devono contattare nessuno, lo hanno gia` fatto.
> Perche` un contributo venga accettato, deve sottostare a queste
> condizioni[2].

Io l'ho capita diversamente, ci sono 2 VirtualBox:
uno closed che mantiene tutto il codice del Virtualbox originale e
quello opensouce (OSE) in cui mancano alcune caratteristiche e parte del
codice è stato riscritto.
Non possono cambiare licenza retroattivamente, la versione GPLv2 di
Virtualbox che oggi puoi trovare nel loro SVN non ce la tocca nessuno.
E se la tolgono io ne ho una copia :D
Mica erano obbligati a rilasciarne una versione sotto GPLv2, però
l'hanno fatto.

>> Le aziende non sono IL male.
> 
> I brevetti sono vicini ad esserlo, e la GPLv2 non protegge adeguatamente la
> comunita` dai brevetti...

Secondo me è uno dei compromessi migliori.
Per brevettare una cosa bisogna che sia originale, non si può brevettare
un progetto già sotto licenza.
L'utilizzo software opensource all'interno di progetti closed è però
un'altro discorso, su cui si può essere d'accordo o meno.

>> (In fondo anche Linux usa la GPLv2)
> 
> Peggio, GPLv2 senza neppure la clausola "or any later version"... 

Quella che chiamano GPLv2+, giusto?

> a me non
> piace. Non sviluppando il kernel, pero`, non ho mai partecipato a
> discussioni in proposito, quindi non posso valutare quali siano le ragioni
> profonde.

Il problemi che ha sollevato Torvalds sulla GPLv3 sono principalmente 2.
1) È tecnicamente difficile riuscire a contattare tutti gli sviluppatori
per chiedere espressamente il consenso al cambiamento della licenza.
Leggendo ogni tanto i sorgenti di qualche driver ho visto che ci sono un
moltissimi sviluppatori sporadici e che spesso adottano più licenze per
lo stesso driver: da alcune varianti della BSD, alle più semplici ed
improvvisate tipo "fateci quello che volete basta che mi fate sapere se
riuscite a migliorarlo".
Quindi il kernel è definibile sotto GPLv2 in quanto è la licenza che
accomuna tutti i driver.

2) Linux è attualmente utilizzato in vari prodotti embedded: router, tv,
lettori DVD, stampanti e persino radiosveglie.
Spesso i produttori di questi oggetti utilizzano alcuni driver binari
per i loro prodotti (es. driver per modem adsl2, schede wifi, etc...).
Se Linux fosse sotto GPLv3 questo sarebbe illegale.
I produttori potrebbero rispondere in vari modi:
- - rilasciando sotto GPLv3 i loro driver
- - infischiandosene della GPLv3
- - utilizzando un OS con licenza più permissiva (*BSD per esempio)

Secondo Torvalds il gioco non varrebbe la candela, ipotizzava il
passaggio alla GPLv3 solo nel caso anche la SUN adottasse tale licenza
per lo ZFS, così da poterlo integrare nel kernel.


>> Per ora non ho mai sentito di un software opensource che venisse
>> comprato e chiuso. Il contrario è successo decine di volte.
> 
> Un programma open che ha cambiato licenza rendendo per oltre un anno
> difficile la vita alla comunita`? XFree! E li' chi ha fatto lo scherzo
> non aveva brevetti in portafoglio...

XFree86 non è mai stato sotto GPL, era stato rilasciato sotto una
licenza compatibile con la GPL, aveva una variante della MIT se non sbaglio.
XFree86 NON è diventato closed, la sua licenza "sembra" sia diventata
incompatibile con la GPL.
Ma questo caso è un po' particolare:
La XFree86 Project, Inc. assicura che anche la sua nuova licenza è
compatibile con la GPL; la FSF dice il contrario.
Non essendo esperto di legalese non mi pronuncio però un sospetto ce l'ho.
XFree86 è un progetto "monolitico", da tempo vari sviluppatori premevano
per poter riorganizzare tutti i sorgenti.
Volevano renderlo modulare, se non altro, per poter lavorare più
liberamente senza il rischio di fare delle modifiche incompatibili col
lavoro di un altro sviluppatore.
I capi del progetto XFree86 non vollero assecondare queste richieste
(forse più per orgoglio che per ragioni tecniche) e così nacque il fork.

Ironia della sorte la FSF ha dichiarato che questa famigerata
"cattivissima" licenza XFree86 1.1 non è compatibile con la GPLv2, ma lo
è con la GPLv3!
http://www.gnu.org/licenses/license-list.html#XFree861.1License


- --
"Tutto quello che ho e' questo pollo di gomma con una carrucola in
mezzo." (Guybrush Threepwood)

http://med.homelinux.org/spooky
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