[Golem] Cabina di regia sulle politihce di innovazione

Hal hal@linux.it
Dom 27 Set 2009 21:13:14 CEST


Il giorno dom, 27/09/2009 alle 15.16 +0200, linuxlover ha scritto:
> Ho messo nel problema anche skype perché ho una certa idea
> dell'impiegato comunale medio, ma farò presente al tavolo che è nostro
> compito controllare con quale tecnologia i comuni comunichino per motivi
> di chiarezza anche verso il cittadino. Naturalmente noi possiamo dare
> solo una direttiva, sta poi ai dirigenti della pubblica amministrazione
> fare il resto.

Non solo voi "potete" fare molto di più, ma dovete! Dovete.

A questo vi obbliga (ma siamo in Italia quindi devo dire
"obbligherebbe") la legge 01/2004 della Regione Toscana, tanto ben fatta
quanto per niente osservata. 
Siamo un grande paese: tante leggi e nessuno che le rispetta. Nemmeno
gli amministratori pubblici che l'hanno promulgata!


http://www.rtrt.it/rtcms/cms/Rete_Telematica_Regionale_Toscana/legge.html

Quella che istituisce la Rete Telematica della Regione Toscana (e scusa
se è poco).

Legge regionale 26 gennaio 2004, n.1
"Promozione dell'amministrazione elettronica e della società
dell'informazione e della conoscenza nel sistema regionale.
Disciplina della "Rete telematica regionale toscana"

Art.4-1c
Art.4-1i
Art.4-2c
Art.4-2d

e se non li rispettate vi denunciamo tutti.    ;-)


> Su questa cosa verranno spesi dei soldi e, se mi riesce, sarebbe un bel
> lavoro far uscire questa scelta del circondario non come un dettaglio
> tecnico ma una campagna sul software libero e la nuova società.

E se non è libero, che almeno sia standard.   :-P


> Ricordo inoltre che oltre al VoIP c'era anche un altro punto che vi
> avevo segnalato, quello sul digital divide.

Il digital divide è una bella parola per nascondere una volontà politica
di spremerci (economicamente) a fondo, da posizioni di oligopolio. 

Basterebbe il wi-max, che copre tutto e tutti, per eliminare tutta la
retorica sul digital divide: web, posta, Voip e tutto quanto, per pochi
euro al mese.

Questo però presuppone che il cartello Telecom-Vodafone-Tiscali vada a
lavorare invece che venderci il nulla a peso d'oro.



> Inoltre ce ne sarebbe un terzo che ho trovato sfogliando i documenti del
> circondario:
> c'è l'idea di creare delle aree "Full Digital" e la definizione di
> questo termine è indicata come da definirsi nelle prossime riunioni
> degli amministratori.

Full Digital: Wi-Fi per tutti, non filtrato, flat o gratis.


Connessione IP (Internet) senza doppino di rame e "ultimi migli" vari.
Banda "abbastanza larga" con abbonamento FLAT. Altrimenti è una presa in
giro.

Abbonamenti flat sono una priorità anche rispetto alla banda. La
connessione pagata a traffico generato o a ore di connessione è da
paragonare allo strozzinaggio finanziario: un crimine.

La connessione "a traffico" fa navigare il meno possibile (per
risparmiare). La connessione flat fa navigare il più possibile
("...tanto l'ho già pagata").


Per me il cosiddetto "full digital" equivale a una connessione flat a
meno di 10 euro al mese. Altrimenti sono solo birbonate.


> La domanda quindi è, ad esempio:
> Il GOLEM come immagina una piazza "Full Digital"? Quali servizi?

1. Connessione non filtrata.
2. Connessione non filtrata.
3. Connessione non filtrata.

A Montelupo Fiorentino -per esempio- hanno fatto una buona cosa
(connessione gratis in diversi punti), che però ha i suoi limiti: è
filtrata da un firewall del ca**o impostato in modo da non poter usare
la posta elettronica IMAP, per esempio. A me ogni volta viene il
nervoso, è un servizio incompleto. Come se facessero i cartelli
stradali, però senza usare la "m" e la "r". Che razza di servizio è?

La legge italiana chiede di autenticare (e vorrebbero anche perquisire)
ogni persona che si collega a Internet, quindi è necessario dare
nomeutente e password a ogni cittadino che ne faccia richiesta.

Secondo me una buona proposta potrebbe essere questa:

1. Banda "stretta" gratis per tutti (wi-fi, protetto wpa2, con traffic
shaper che limita la banda) da usare per navigare, per la posta per la
chat.

2. Banda "abbastanza larga" a tariffa flat (minore di 10 euro al mese)
per chi ha esigenze di velocità.

3. I soliti oligopolisti elencati sopra per chi vuole/deve usare banda
larga (secondo piani tariffari usuali).



Insomma: il minimo (wifi anche lentissimo) deve essere gratis e per
tutti.

Il medio (wifi "giusto") può essere a pagamento ma deve essere per tutti
flat e contenuto. Mi raccomando flat.

La banda esagerata è per chi la paga dai soliti operatori.


> Quali tecnologie utilizzare?

Standard. Lo richiede la legge regionale.

Wi-Fi IEEE 802.11.  http://it.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi
WiMAX http://it.wikipedia.org/wiki/WiMAX



> E un quartiere invece? Una biblioteca? L'intero territorio comunale?

Finora abbiamo parlato di ovvietà. Giusto il minimo indispensabile per
considerarci in uscita dal medioevo digitale. Il minimo per non essere
presi a pernacchioni.


Se invece vogliamo fare qualcosa di economicamente, tecnicamente,
politicamente, socialmente "proiettato nel presente", dobbiamo parlare
di reti mesh.

http://it.wikipedia.org/wiki/Wireless_mesh_network

http://www.comunicatoripubblici.it/mobile/index.html?id=165&n_art=4510

http://saperi.forumpa.it/relazione/la-comunicazione-verso-e-con-il-cittadino-una-nuova-sfida-gli-enti-governativi-locali

Rete mesh Wi-Fi per tutti.

Evitando tutti i nomi marketto-pubblicitari come ServiceMesh, MobiMESH,
HyMESH. Vogliamo il nome del protocollo standard, senza chiudersi in una
tecnologia proprietaria, brevettata, incontrollabile.



Ma la rete mesh è Politica (con la "P" maiuscola), può darsi che non ve
la facciano fare...   :-)



Ti chiedo di considerare queste due email come un "Manifesto politico
del GOLEM per la società dell'informazione e della conoscenza", e magari
-se avanza un momento- di citare il GOLEM.


Se l'incontro di tutti gli assessori, a cui partecipi, è prima del
LinuxDay considera di invitarli tutti al Linux Day che organizzeremo a
Limite... lo organizzeremo, vero?

Così possiamo discutere, apertamente, con i cittadini di tecnologie
informatiche standard, aperte, Libere, poco costose in contrapposizione
a quelle brevettate, chiuse, costose, inconoscibili.


Ciao
Alberto
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