[Golem] Progetto umanitario in Thailandia e... TRASHWARE!
Walter Rapetti
walter_rapetti@fastwebnet.it
Mer 15 Set 2010 22:02:03 CEST
Carissimi amici del “trashware”,
non sapendo esattamente a
chi devo scrivere, approfitto della vostra gentilezza e vi disturbo per un
motivo importante:
Mi chiamo Walter Rapetti, sono co-responsabile del progetto
“Italia-Thailandia” dell’Associazione “Karuna” ONLUS
(http://associazionekaruna.blogspot.com/), associazione di volontariato
laica ma di ispirazione buddhista, che – tra le varie – supporta
“TheBestFriend” (http://www.thebestfriend.org/), l’associazione
internazionale di aiuto ai profughi birmani rifugiati in Thailandia.
TheBestFriend, è stata fondata nel 1999 dai ven. Ashin Sopaka e “King Zero”,
due monaci buddhisti-theravada birmani che collaborarono con il premio nobel
per la pace Aung San Suu Ki nelle proteste non-violente della cosiddetta
“Rivoluzione Zafferano” del 2007
(http://en.wikipedia.org/wiki/2007_Burmese_anti-government_protests) in
Birmania e che, successivamente alla repressione militare, dovettero fuggire
dal Paese. Da allora aiutano i profughi in Thailandia, specialmente nella
Prefettura di Mae Sot, lunga quanto povera e instabile striscia di terra nel
confine occidentale del Paese (http://en.wikipedia.org/wiki/Tak_Province;
http://en.wikipedia.org/wiki/Mae_Sot).
Karuna ONLUS ha deciso di collaborare con TheBestFriend a seguito della
visita di Ashin Sopaka a Genova (30 e 31 Luglio 2010), di cui allego
l’articolo pubblicato su varie riviste e alcuni giornali.
A seguito delle visite di sensibilizzazione in Europa di Ashin Sopaka in
Francia (Maggio-Luglio 2010) Germania (Giugno-Luglio 2010), Italia
(Luglio-Agosto 2010) e Svezia (adesso) si stanno avviando varie azioni di
supporto congiunte.
La situazione nelle regioni marginali della Birmania è allucinante. Il
Myanmar (nome recente del Paese che abitualmente chiamiamo Birmania) è
tutt’ora una dittatura militare molto rigida, con un controllo capillare del
territorio grazie all’ingente esercito e alla polizia segreta, supportati
economicamente dalla Repubblica Popolare Cinese e dalle multinazionali
occidentali (p.es.: la francese Total) che, in cambio di concessioni
vantaggiose e/o esclusive su gas e petrolio, proteggono internazionalmente
il regime e lo riforniscono di armi e capitali. Questo, unitamente alle
guerre civili nelle province di confine e alla repressione delle minoranze
etniche, ha portato ad una situazione di povertà e insicurezza endemiche in
molte aree del Paese, con oltre mezzo milione di sfollati all’interno dei
confini e altri 300-400 mila che sono riusciti a fuggire all’estero. (La
fuga è difficile e pericolosa, perché il regime ha dichiarato “traditori
della nazione” gli esuli, e recentemente ha autorizzato l’esercito a sparare
e a minare le strade che portano in India e in Thailandia se utilizzate da
carovane di profughi). Ulteriori e più complete informazioni sono
disponibili nell’articolo allegato, nel rapporto dell’ASEAN (Alto
Commissariato delle Nazioni Unite riguardante i rifugiati), e nei rapporti
di Amnesty International:
http://www.amnesty.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/340,
http://www.amnesty.it/Rapporto-Annuale-2010/Myanmar.
Ora, tra mille difficoltà, stiamo varando un ampio progetto per aiutare
TheBestFriend ad assistere i rifugiati “che ce l’hanno fatta a metà”, cioè
quelli che sono riusciti a varcare la frontiera con la Thailandia ma si
trovano in una situazione di “non-persone in non-luogo”, ovvero: in Birmania
non possono tornare per ovvi motivi, ma il governo della Thailandia non li
gradisce. Meno della metà di loro ha i documenti (quindi non possono né
chiedere la cittadinanza, né essere riconosciuti formalmente o abbandonare
la prefettura territoriale) e quasi il 78% delle famiglie sono smembrate
(mancanti di uno o più famigliari stretti, perché non sono riusciti a
passare il confine e sono stati confinati altrove dal regime o arrestati
dalla polizia o uccisi)… in tutto questo TheBestFriend sta tentando di
costruire una situazione di normalità, dando da una parte aiuti di prima
necessità (assistenza medica e cibo), dall’altra avviando progetti a
medio-lungo termine per far sì che:
1) i profughi diventino residenti stabili, non più degli “assistiti
speciali”,
2) possano diventare auto-sufficienti,
3) rifarsi una vita autonoma e dignitosa.
Abbiamo ripartito i progetti a medio-lungo termine in tre settori: (1°)
agricolo-economico, (2°) costruttivo-edilizio e (3°) scolastico-formativo.
Mi rivolgo a voi per consiglio e aiuto circa quest’ultimo settore.
Essendo molti fra i profughi dei bambini, i monaci e i volontari stanno
costruendo delle scuole.
TheBestFriend ne ha costruito e attivato già 4, frequentate da circa
3.800-4.300 bambini e bambine di varie età (5-14 anni). – il numero è
destinato a crescere rapidamente – .
Ora, le scuole hanno bisogno di molte cose: denaro, materiale (carta,
quaderni, penne, libri, lavagne, etc…) e – oggigiorno – sarebbero molti
utili dei computers. Utili non solo per i fini pratici dell’apprendimento,
ma anche perché permetterebbero loro di “varcare” i confini ridotti in cui
sono costretti e di aprire una finestra autonoma sul mondo esterno.
Per questo da un lato (da utilizzatore di Ubuntu principiante) ho pensato di
rivolgermi alla Comunità: con dei CDs di Ubuntu (e/o di Edubuntu?) si
risolverebbe il problema degli alti costi dei software Microsoft, oltre ad
aprire davvero una finestra nuova ed autonoma per loro!
Per il materiale informatico fisico, hardware, avevamo pensato a tutti quei
computer ancora funzionanti ma non più commerciabili in Europa che rimangono
ad ammuffire non ritirati in magazzini privati o delle ditte di riparazione
dei PC… in passato ci sono state raccolte di queste componenti non
commerciabili per fini umanitari… insomma, avevamo pensato a voi!! :-)
Potete aiutarci??
Per qualsiasi aiuto, contatto, idea, suggerimento, etc… ringrazio
infinitamente in anticipo!!
Grazie molte in anticipo per l’attenzione!
Un caro augurio di buona serata,
Walter Rapetti
Karuna ONLUS – “Progetto Thailandia”
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