[ImoLUG] Documento sul Trashware dal Comune
Andrea Bondi
bondi@novilab.it
Mar 20 Nov 2007 19:35:34 CET
Il 20/11/07, Michele Mordenti <michele.mordenti@gmail.com> ha scritto:
>
> Il 20/11/07, Mr. Franco Tampieri<dranxxx@gmail.com> ha scritto:
> > Nel frattempo è utile il lavoro di Andrea nel proporre queste iniziative
> per
> > sensibilizzare la giunta che fino ad ora si è dimostrata disponibile ad
> > ascoltare :)
>
> Assolutamente si.
> Ho semplicemente evidenziato un problema, non ho affondato l'iniziativa.
> Ribadisco un concetto: le associazioni con il fatto che fanno lavori
> socialmenti utili sono poco disposte a "sbattersi" nell'imparare a
> usare linux, ma credono di essere nel giusto con una licenza pirata
> nascondendosi dietro al "fair use".
Il problema sollevato da Michele è una questione giusta.
Come però hai potuto vedere nei fatti (Linux Day e via dicendo), il
documento fa parte di un disegno, o vuoi chiamarla guida, politica e non è
buttato lì a caso. Non nell'ottica destra-sinistra, ma nell'intenzione di
arginare il Digital Divide.
Già da tempo mi gira in testa l'idea di dare un impulso alla pratica del
Trashware. Per farlo uscire da quello che, come già fate, è limitato
all'iniziativa
personale (ed al vostro impegno) e definirlo come una linea politica
ed ufficiale
da seguire, invitando altre aziende ed enti a fare lo stesso. Come puoi
vedere, già i giornali di oggi (
http://www.andreabondi.it/2007/11/20/il-documento-sul-trashware-sul-corriere/)
ne parlano. E già la gente mi chiede più informazioni.
Per recuperare correttamente le macchine, però, non si può prescindere da
Linux e dal SW libero in generale.
Per questo, prima di presentare il documento, che ho in caldo da un po', mi
sono dovuto muovere sull'altro binario (ovviamente non solo per questo, ma è
un passaggio fondamentale). Quindi ho presentato il documento sul SW libero(
http://www.andreabondi.it/2007/09/28/software-libero-tra-le-pubbliche-amministrazioni/).
E lì è arrivato il supporto fondamentale di Franco e di tutto il Lug.
Chiamato a diffondere una cultura informatica innovativa, consapevole e più
libera.
Come dici tu, caro Michele, i due aspetti non possono essere scollegati. Una
vera azione sul trashware si può fare solo se il Software Libero ha un
radicamento, anche culturale, nella società. Ed in questa direzione io, come
consigliere, e l'amministrazione si sta muovendo. Ascoltando quello che il
Lug ha da dire, proporre e richiedere.
Insomma, giusto per chiarirci, gli ambiti dove il Lug è chiamato a recitare
il ruolo di protagonista decisamente non mancano!
P.S. Ovviamente, nella trattazione ufficiale del documento in sede di
consiglio terrò conto anche di tutte le osservazioni ed i contributi che
stanno uscendo da questo interessante thread!
Un saluto a tutti
Andrea
--
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