[ImoLUG] domande residue intervento linuxday: sviluppo software

virgilio pierini virgilio.pierini@gmail.com
Lun 10 Nov 2008 12:46:33 CET


:)
comunciamo con ordine
AndroMDA si trova qui: http://www.andromda.org/ e se scorri le immagini
presenti qui
http://galaxy.andromda.org/docs-3.3/andromda-cartridges/andromda-spring-cartridge/howto7.html,
qui
http://galaxy.andromda.org/docs-3.3/andromda-cartridges/andromda-bpm4struts-cartridge/howto6.htmle
qui
http://galaxy.andromda.org/docs-3.3/andromda-cartridges/andromda-bpm4struts-cartridge/howto3.htmldovresti
farti un'idea di come lo strumento intende la modellazione.

Il punto (di forza o debolezza a seconda dei punti di vista, ma
indubbiamente cruciale) è che si parte unicamente da un UML, in cui (a volte
con forzature a volte con una chiarezza d'insieme invidiabile) vengono
modellati gli oggetti del sistema, siano essi delle tabelle su db che delle
pagine web che gli utenti che accedono.

Da quello che ho capito RoR è più forte nella gestione del cambiamento;
sulla questione dei linguaggi tipizzati proporrei un pareggio nel senso che
(avendo sempre in mente lo scenario micro.bo e non una qualunque esigenza
complicatissima) lo strumento riesce a "sobbarcarsi" una fetta molto ampia
di coding e me non costa fatica se ci pensa lui ai datatype (non è per
ignorare il problema che tu sollevi, quanto per "pesarlo" sull'applicazione
specifica che dobbiamo sviluppare)

Tornando sul punto che ci sta a cuore (sempre ansioso anche del feedback di
altri) proverei a spostare il discorso dalla scelta dello strumento (visto
che dovevamo partire e che su ruby eravamo completamente a zero mentre su
andromda avevamo esperienza...) a come capire i giusti confini. Ovvero, una
critica che muoverei ad andromda è che nella parte di frontend (web o rich
client) è un po' farraginoso, la presenza di tante properties da settare che
compaiono solo quando si seleziona l'oggetto UML, alcune convenzioni sul
passaggio dei parametri etc etc mi suggerisce di stare attento. Sul fronte
di modellazione del db, dao e servizi di business sono invece iper
soddisfatto.

Allora, visto che l'utente finale non si dovrebbe :) accorgere della
tecnologia che sta dietro un sito web e che noi, dal prossimo anno, potremmo
di nuovo aver bisogno di sviluppare soluzioni custom per l'operatività,
vorrei capire se, prendiamo RoR tanto per dirne uno, esiste poi
interoperabilità. Non posso imparare nuove tecnologie e riscrivere ogni
volta tutto (se avessi scelto RoR e mi fossi poi scontrato con un problema
risolto emglio da XYZ?), posso però usare appieno le possibilità che mi
offre lo strumento e sia andromda che pentaho sono abbastanza maturi lato
webservices...

insomma, tanti pensieri, spero di non ingarbgliare troppo le acque ma mi
piace questa fase di definizione strategica :))


ps: ingarbugliamo ingarbugliamo... avete mai visto http://www.webratio.com?
virgilio (&c)





On Fri, Nov 7, 2008 at 12:57 AM, Riccardo Govoni ☢ <battlehorse@gmail.com>wrote:

> Per quanto riguarda Ruby On Rails:
>
> Io conosco e uso RoR, ma non ho mai fatto una mazza con AndroMDA o con
> il model-driven basato su UML in generale. Se stai sviluppando siti
> web che non siano esageratamente fuori dal comune, secondo me ha
> vantaggi induscutibili, a prescindere da quale sia l'alternativa.
> Pero' mi piacerebbe che tu mi descrivessi pregi e diffetti di AndroMDA
> e/o il tipo di siti che vai a sviluppare per poter dare un parere un
> po' piu' razionale.
>
> Quello che apprezzo di Rails e' sostanzialmente:
> - il tempo di turnaround praticamente 0 ( fatta una modifica, voglio
> vedere subito i risultati, a qualsiasi livello ),
> - l'espressivita' : se sei bravo, qualunque cosa vuoi fare a) richiede
> meno di 100 caratteri di codice e b) alla fine si legge come se fosse
> inglese
> - e' basato su ruby : sono abbastanza convinto che qualsiasi
> linguaggio statically-typed ( Java ) sia la scelta _sbagliata_ per
> lavorare sul web. E' che gli stack web, per loro intrinseca natura,
> richiedono tanti salti tra i diversi layer, che non avere tipizzazione
> dinamica e' un po' come spararsi nei piedi.
>
> Potrei partire per una guerra di religione su questi argomenti, ma mi
> fermo qua e aspetto tuoi input.
> Intanto, per farti un'idea di cosa vuol dire sviluppare su rails, dai
> un'occhiata a http://railscasts.com/ . Sono i migliori esempi che
> abbia mai visto. Sintetici e spettacolari. Pescane un po' a casaccio
> dall'elenco.
>
> Per quanto riguarda i progetti pubblicati su sourceforge et similia :
>
> Da un po' di tempo io ospito i miei progetti praticamente solo online.
> Ho usato Sourceforge in passato, uso Google Code hosting e
> Assembla.com attualmente.
>
> A parte sourceforge, che e' un po' una schifezza ormai, secondo me
> sono estramemente comodi. Si setuppano in 2 secondi, si imparano in
> altri 2 e ti risparmiano il dover avere un altro sistema da gestire.
> Ovviamente c'e' il contro che il tuo codice sorgente se ne va a spasso
> per il mondo, cosa che non tutti potrebbero apprezzare.
>
> In particolare, Assembla.com e' un pratica un Trac + Svn/Git/Mercurial
> out-of-the-box. Molto comodo, hai gli activity stream di Trac ( cosa
> e' cambiato negli ultimi x giorni? ), hai gli hook per chiudere
> automaticamente i ticket con gli opportuni commenti nei commit, hai il
> wiki, ecc ...
>
> Google Code hosting offre piu' o meno le stesse features, con in piu'
> il sistema piu' flessibile che abbia mai visto per la gestione degli
> issues e la possibilita' di fare code reviews ( che a te puo' non
> interessare ).
>
> /R.
>
> On Thu, Nov 6, 2008 at 3:39 AM, virgilio pierini
> <virgilio.pierini@gmail.com> wrote:
> > amici, in previsione di sabato butto qualche altro elemento nella
> > discussione...
> >
> > Come descritto nella presentazione abbiamo scelto un tool MDD (model
> driven
> > development) quale AndroMDA per non solo velocizzare alcune fasi di
> > sviluppo, ma anche per mantenere una buona standardizzazione del
> > codice/pattern/leggibilità
> > E'  nato un interessante paragone con Ruby on Rails, sia sul tipo di
> > approccio (banalizzando -> Rails più semplice e naturale da descrivere
> > usando testo, UML più chiaro ma brigoso per le forzature imposte dagli
> > strumenti) che sulla liveness della tecnologia (quanti contribuiscono a
> > rubyonrails?) e quindi sulle prospettive di un tale investimento.
> >
> > Vi rinnovo la domanda: qualcuno di voi ha mai usato direttamente
> AndroMDA?
> > riusciamo a creare una rete di conoscenza?
> > E riguardo RoR, che in questo momento per noi rappresenterebbe un fermo
> per
> > imparare una nuova tecnologia, sapete però se ha dei vantaggi talmente
> > indiscutibili da motivare (nei prossimi mesei) un tale switch?
> >
> > Altre esperienze Model Driven ?!?! (io una volta mi ero addirittura
> iscritto
> > alla newsletter di webratio ma ora farei fatica a descrivervi cosa fa!!!)
> >
> > cioa e grazie ancora
> > per chi viene ci vediamo sabato
> >
> > Virgilio
> >
> >
> >
> > Ps: avete mai gestito progetti pubblicati su sourgceforge o 37signals?
> aiuta
> > sul serio a dedicare meno ore alla gestione dell'ambiente di sviluppo
> (per
> > impiegarle nella programmazione) o, su periodi di pochi mesi, la curva di
> > apprendimento annulla i benefici?
> >
> > Ps2: chi fa presentazioni all'imolug usando RoR è moralmente obbligato a
> > rispondermi su RoR :)
> >
> >
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