[ImoLUG] Why Linux Sucks (Less Than Before) [LFNW 2011]

sberla54 sberla54 sberla54@gmail.com
Mer 24 Ago 2011 17:53:51 CEST


Non ho capito granche' l'intervento di Giovanni. Forse mi e' sfuggito il
senso.
Il video e' chiaramente a favore di Linux ed e' stato creato da utilizzatori
e sviluppatori Linux.
Il suo scopo immagino fosse quello di stimolare delle riflessioni tecniche,
realistiche ed oneste, libere da condizionamenti "di squadra" o "di ideale".
Cosa che noto con piacere e' riuscito a fare, vedendo le risposte di Valerio
e di Pippers.

Io concordo con entrambi.

Aggiungo che, come gli autori del video, credo che una volta abbracciati la
logica e l'ideale open-source, sia il caso di focalizzarsi di piu' sulla
parte tecnica, sul software, sul codice, invece che gongolarsi troppo sul
fatto che "e' un figata perche' e' open-source".
Sono piu' di 5 anni che tutti ci diciamo che "Linux e' pronto per il
desktop" ma in effetti le minchiate di cui parlate voi e che sono descritte
nel video (dalla frammentazione di progetti e distro, all'introduzione di
nuovi desktop enviroment bogosi di cui non si sentiva la mancanza alla
cronica non disponibilita' di driver) stanno continuando, esattamente come
prima.

E' probabilmente necessario che qualcosa cambi, faccia il salto di livello,
per poter portare anche Linux un altro passo piu' avanti.

:)

Il giorno 24 agosto 2011 14:18, Stefano Ballardini <
stefano.ballardini@gmail.com> ha scritto:

> Il 24/08/2011 02:12, valerio balbi ha scritto:
>
>
>> IO CI CREDO E VOI?
>> _____________________
>>
>
>
> Il 24/08/2011 08:20, Riccardo Dal Fiume ha scritto:
>
>> YES, WE CAN!
>>
>>
>
> Ciao a tutti,
> la questione NON è credere o meno, perchè se siamo utilizzatori di distro
> linux, e soci attivi di Imolug il motivo c'è, ma la questione è: DOVE
> andiamo a parare messi in questa maniera ?
> Io sono critico, forse troppo.
>
> Allora, io non comprendo per bene l'inglese e non ho visto tutto il
> filmato, ma quel signore ha messo il dito nella piaga, e ben vengano le
> critiche di questo tipo, ecchecaspita.
> Dunque a tutti è capitato di sbattere la testa su hw che non funzionana a
> dovere, su qualche applicazione che su una distro va e su una'altra va meno,
> di aiutare i niubbi, ecc...ecc... perciò ci siamo già resi conto di alcuni
> limiti che l'illimitata libertà dell'opensource determina.
> Dal mio punto di vista c'è una enorme dispersione di byte, e anche una
> disorganizzazione delle risorse, centinaia di distro, utenti che si fanno le
> "distro-war", ecc... ecc..., e quindi un produttore di hw o anche un
> finanziatore come si pone davanti a questo movimento ?
> Non sarà che non ci sono quasi mai i driver per l'hw perchè il movimento è,
> appunto, poco credibile/appetibile?
>
> Aggiungo delle considerazioni del buon Paolo Proni che mi scriveva il 2
> agosto:
>
>> microzzozz punta ad unificare il desktop dei pc e dei "suoi" dispositivi
>> mobili.
>> Apple per anticiparla e dire che sono stati i primi a farlo, esce con
>> un colabrodo, Lion, ma intanto esce, poi i fix al limite arriveranno.
>> Perchè rischiare le chiappe in quel modo, con 7 miliardi di dollari di
>> utile quest'anno? Semplice: il pc è storia, bisogna che gli utenti non
>> fatichino ad imparare due modi diversi di usare due strumenti e si
>> cerca di imporre uno standard.
>> La comunità Linux che fa? Fedora esce con Gnome 3, un robo diverso da
>> quanto visto prima e Ubuntu decide di cambiare proprio tutto, con un
>> desktop manager DIVERSO, Unity. Ovviamente il mondo mobile per loro
>> non esiste.
>> Ma non bastavano KDE e Gnome diversi a fare danni? Ma porcaccia
>> miseria, con la misera percentuale di utenti client di Linux nelle
>> aziende, che bisogno c'era di frammentare ancora di più le cose,
>> rendendo virtualmente impossibile fare assistenza e per non parlare di
>> chi fa programmi che devono girare indipendentemente dal desktop
>> utilizzato ?
>>
>>
>
> Beh, io condivido.
> Tra l'altro, Unity nella prossima 11.10 non ci sarà più, perciò non capisco
> il senso di sbatterlo nella 11.04 per poi cassarlo dopo 6 mesi per tornare a
> Gnome3.
> Cmq, scommetto che i ragazzini di adesso che hanno l'Android sullo
> smartphone, fra qualche anno non faticheranno per nulla a prendersi un
> sistema netbook o notebook con lo stesso Android, sembra che sia il futuro,
> lo dicono anche Hp e IBM che infatti hanno dismesso la produzione di pc in
> generale.
> E la nostra comunità è decisamente indietro, avvitata sulle sue idee, cioè
> ferma.
> Basterebbe che un'autorità, tipo Stalmann, cominciasse a valutare (nel
> rispetto della libertà) le applicazioni opensource, qualche investitore
> potrebbe districarsi meglio nel ginepraio, cominciasse a pretendere che il
> creatore/manutentore dell'applicazione possa seguire e sviluppare in un modo
> certo il progetto (quanti progetti sono fermi o mai finiti?), che finiscano
> le distro-war e che finalmente ci sia una unificazione del supporto hw (sei
> produttore hw e vuoi fare i driver per linux? Bene, dammi i sorgenti che poi
> li distribuisco io nei vari .deb, .rpm, ecc....), ecco questo tanto per
> cominciare.
> Non mi sembra che si neghi la libertà a qualcuno, ma bisogna cominciare a
> "guidare" la libertà, altrimenti rimaniamo a quell'uno, due o tre percento,
> sui pc desktop.
> Dobbiamo essere più credibili.
>
> Anche se sono un utilizzatore e basta del sw opensource, perchè non creo e
> non programmo, anche se sostengo poco (ma lo faccio) la mia amata Debian,
> questi sono i miei punti di vista.
>
>
> Saluti,
> pippersss
>
>
>
>
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