[ImoLUG] Why Linux Sucks (Less Than Before) [LFNW 2011]
Stefano Ballardini
stefano.ballardini@gmail.com
Mer 24 Ago 2011 14:18:25 CEST
Il 24/08/2011 02:12, valerio balbi ha scritto:
>
> IO CI CREDO E VOI?
> _____________________
Il 24/08/2011 08:20, Riccardo Dal Fiume ha scritto:
> YES, WE CAN!
>
Ciao a tutti,
la questione NON è credere o meno, perchè se siamo utilizzatori di
distro linux, e soci attivi di Imolug il motivo c'è, ma la questione è:
DOVE andiamo a parare messi in questa maniera ?
Io sono critico, forse troppo.
Allora, io non comprendo per bene l'inglese e non ho visto tutto il
filmato, ma quel signore ha messo il dito nella piaga, e ben vengano le
critiche di questo tipo, ecchecaspita.
Dunque a tutti è capitato di sbattere la testa su hw che non funzionana
a dovere, su qualche applicazione che su una distro va e su una'altra va
meno, di aiutare i niubbi, ecc...ecc... perciò ci siamo già resi conto
di alcuni limiti che l'illimitata libertà dell'opensource determina.
Dal mio punto di vista c'è una enorme dispersione di byte, e anche una
disorganizzazione delle risorse, centinaia di distro, utenti che si
fanno le "distro-war", ecc... ecc..., e quindi un produttore di hw o
anche un finanziatore come si pone davanti a questo movimento ?
Non sarà che non ci sono quasi mai i driver per l'hw perchè il movimento
è, appunto, poco credibile/appetibile?
Aggiungo delle considerazioni del buon Paolo Proni che mi scriveva il 2
agosto:
> microzzozz punta ad unificare il desktop dei pc e dei "suoi" dispositivi mobili.
> Apple per anticiparla e dire che sono stati i primi a farlo, esce con
> un colabrodo, Lion, ma intanto esce, poi i fix al limite arriveranno.
> Perchè rischiare le chiappe in quel modo, con 7 miliardi di dollari di
> utile quest'anno? Semplice: il pc è storia, bisogna che gli utenti non
> fatichino ad imparare due modi diversi di usare due strumenti e si
> cerca di imporre uno standard.
> La comunità Linux che fa? Fedora esce con Gnome 3, un robo diverso da
> quanto visto prima e Ubuntu decide di cambiare proprio tutto, con un
> desktop manager DIVERSO, Unity. Ovviamente il mondo mobile per loro
> non esiste.
> Ma non bastavano KDE e Gnome diversi a fare danni? Ma porcaccia
> miseria, con la misera percentuale di utenti client di Linux nelle
> aziende, che bisogno c'era di frammentare ancora di più le cose,
> rendendo virtualmente impossibile fare assistenza e per non parlare di
> chi fa programmi che devono girare indipendentemente dal desktop
> utilizzato ?
>
Beh, io condivido.
Tra l'altro, Unity nella prossima 11.10 non ci sarà più, perciò non
capisco il senso di sbatterlo nella 11.04 per poi cassarlo dopo 6 mesi
per tornare a Gnome3.
Cmq, scommetto che i ragazzini di adesso che hanno l'Android sullo
smartphone, fra qualche anno non faticheranno per nulla a prendersi un
sistema netbook o notebook con lo stesso Android, sembra che sia il
futuro, lo dicono anche Hp e IBM che infatti hanno dismesso la
produzione di pc in generale.
E la nostra comunità è decisamente indietro, avvitata sulle sue idee,
cioè ferma.
Basterebbe che un'autorità, tipo Stalmann, cominciasse a valutare (nel
rispetto della libertà) le applicazioni opensource, qualche investitore
potrebbe districarsi meglio nel ginepraio, cominciasse a pretendere che
il creatore/manutentore dell'applicazione possa seguire e sviluppare in
un modo certo il progetto (quanti progetti sono fermi o mai finiti?),
che finiscano le distro-war e che finalmente ci sia una unificazione del
supporto hw (sei produttore hw e vuoi fare i driver per linux? Bene,
dammi i sorgenti che poi li distribuisco io nei vari .deb, .rpm,
ecc....), ecco questo tanto per cominciare.
Non mi sembra che si neghi la libertà a qualcuno, ma bisogna cominciare
a "guidare" la libertà, altrimenti rimaniamo a quell'uno, due o tre
percento, sui pc desktop.
Dobbiamo essere più credibili.
Anche se sono un utilizzatore e basta del sw opensource, perchè non creo
e non programmo, anche se sostengo poco (ma lo faccio) la mia amata
Debian, questi sono i miei punti di vista.
Saluti,
pippersss
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