[jobmarket] Riprendo le mie considerazioni sull'associazione
di categoira ed il resto...
Yann Melikoff
ykmm@mediacom.it
Gio 18 Mar 2004 16:26:57 CET
Marco Ermini wrote:
> Secondo me è in gran parte così. L'alternativa è creare un albo, ovvero
> un organismo restrittivo costituito per legge, burocratizzato, ed in
> genere basato sul titolo di studio (e spesso a numero chiuso, con esame
> di ingresso, praticamente una casta dove entrano i raccomandati...). A
> parte la polemica con gli albi, non voglio dire che un albo non abbia un
> senso, ma sicuramente non la vedo come la risposta giusta in questo
> momento. Sarebbe molto più efficace una associazione di categoria, che
> stabilisca delle regole e delle tariffe, e stabilisca dei requisiti
> qualitativi (sullo stile per esempio dell'associazione delle agenzie
> immobiliari, per cui se ti rivolgi ad una agenzia aderente hai la
> certezza che vengano rispettati certi parametri qualitativi e di costi).
Ma come fa a 'pesare' un'associazione, come fa, non dico a imporre, ma
counque a far sentire la propria voce? in quale modo riesce ad avere
credibilita'?
> Un sindacato è una associazione politica che si muove trasversalmente
> rispetto alle categorie. Credo che prima vada creata la categoria. Poi
> si vedrà di evitare che venga lottizzata dai sindacati ;-)
Anche se un sindacato in teoria dovrebbe tutelare gli interessi dei
lavoratori punto. In pratica dipende anche come sei colorato. Ok! niente
sindacati! anche perche grossi come sono reagirebbero con fin troppa
lentezza a qualsiasi input. O non reagirebbero per nulla.
>> Rimarrebbe il problema di come valutare gli skill di una persona.
>
>
> Secondo me questi li fa molto il mercato. Se ti vendi come senior Java,
> ma non hai esperienze di Java nel CV... non ti prenderà nessuno, molto
> semplice :-)
Ok quindi dobbiamo cominciare a elencare:
-MacroCategorie di lavoratori nel campo dell'it (Programmatore,
Sysadmin, DbAdmin,
-Sottocategorie specifiche al tipo di software conosciuti
-Per ogni sottocategoria impostare un livello (junior, intermediate, senior)
-E poi quantificare gli skill
il farlo poi e' un'altro paio di maniche.
Un punto di partenza potrebbero essere i vari siti di ricerca lavoro che
tramite i loro form permettono ad una persona di inserire skill e
realtivi livelli di conoscenza.
Pero' per me e' importante riuscire (per gli onesti) a fare
un'autovalutazione, o quantomeno riuscire a capire a che livello sono le
proprie conoscenze. Un esempio, come fanno due programmatori in C a
sapere quanto C conoscono?
ciao
Yann
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