[jobmarket] idee

Giovanna Guidicelli guidicelli@women.it
Mer 24 Mar 2004 09:24:05 CET


Simone Piunno ha scritto:

>Or dunque, non sono sicuro aver capito esattamente cosa volete fare qui, forse 
>perchè sono entrato nel thread a metà, forse perchè ci sono opinioni e scopi 
>diversi tra i vari partecipanti al thread, non lo so.
>
>Sta di fatto che l'idea di formare un "qualcosa" che raccolga i professionisti 
>del settore può essere interessante, sia che si faccia per valorizzare il 
>settore, sia che si faccia per evitare compensi troppo bassi, etc.
>
>Secondo me il punto è che questo "qualcosa" funzionerà solamente se sarà in 
>grado di dimostrare _sul campo_ che la categoria che difende vale veramente 
>di più di chi è stato lasciato fuori, o di chi ha scelto di stare fuori.
>
>E' per questo che ho tirato fuori il discorso delle certificazioni.
>L'appartenere al "qualcosa" dovrà valere più di tutte le certificazioni, nel 
>senso che i potenziali clienti/datori di lavoro dovranno riporre più fiducia 
>nel "qualcosa" che in $GROSSA_SOCIETA_DEL_SETTORE. 
>Sono stati portati gli esempi degli ordini professionali, essi sono 
>normalmente considerati più importanti rispetto al resto.
>
>Garantire la "professionalità" degli appartenenti significa dover scegliere 
>tra chi è ammesso e chi no, significa avere una procedura per radiare 
>qualcuno che ha dimostrato scarsa professionalità, e così via.
>Come facciamo allora a darci un codice in questo senso?
>
>Io non credo che la strada degli esami o del codice deontologico siano 
>sufficienti, o praticabili.  Tuttavia viviamo nel mondo del peer-review, del 
>web of trust, quindi credo che la cosa migliore sia che tutti i membri 
>debbano poter giudicare tutti gli altri, secondo un meccanismo aperto.
>
>Ad esempio un'idea di partenza potrebbe essere simile a questa:
>Mensilmente tutti quanti ricevono X gettoni-fiducia e devono trovare il tempo 
>per assegnarli ai colleghi che ritengono migliori rispetto a qualche valore 
>stabilito.  Assegnare i gettoni è un obbligo, e non ci si può auto-votare.  
>Possono essere assegnati gettoni anche ai novizi che hanno chiesto di 
>entrare, ma solo chi prende almeno Y gettoni in un mese diventa 
>effettivamente parte del "qualcosa" e può iniziare a votare anch'egli.  Una 
>volta effettivi, non occorre rimanere sopra-soglia tutti i mesi, ci sarà 
>eventualmente una procedura di sfiducia per chi dovesse rivelarsi sgradito.
>Avete prente il Karma di Slashdot?
>Chi vuole entrare, dovrà in qualche modo dimostrare il suo valore se vuole che 
>gli altri lo notino e gli diano gettoni... ci sarà magari un forum interno 
>(mlist) dove il tizio può segnalare qualche sua realizzazione o dove può 
>contribuire alla discussione facendo vedere che ne sa.
>
>E' solo un esempio di web of trust che si auto-valuta, non prendetelo alla 
>lettera.  Inoltre è chiaro che la cosa andrà divisa per categorie: un 
>sistemista non può valutare la preparazione e la professionalità di uno 
>sviluppatore, e viceversa.  Quindi ognuno sceglierà (cercherà) di afferire ad 
>una o più discipline, dovrà prendere Y gettoni in ognuna di esse per 
>diventare effettivo in quella disciplina, potrà distribuire 10 gettoni per 
>ogni disciplina cui afferisce effettivamente.
>
>Piano piano si formerà automaticamente una classifica di chi prende più 
>gettoni, che non sarà pubblicata esternamente, ma si potrebbe avere una 
>classe tariffaria diversa a seconda della posizione, e così via.
>
>Boh, forse ho dormito troppo poco la notte scorsa.
>
>  
>

Mah, secondo me parlare di certificazioni è prematuro però può essere un 
obietttivo.
Nel frattempo si era parlato di creare un sito (con Zope-Plone) e un 
database dove raccogliere dati relativamente alle tariffe per stabilire 
almeno un punto di riferimento in quel campo. A tal proposito parlando 
con una amica che sta seguendo un corso per la cretificazione Cisco mi 
ha  raccontato che una ditta l'ha contattata e le ha offerto 7 (sette) 
euro lordi ora per andare in giro (con la sua macchina e non si sa se e 
con quale assicurazione) a installare router. Il tutto nella civilissima 
e nordica Bologna.
Marco se ricordo bene si era offerto per lo spazio e l'installazione di 
Zope-Plone, qualcun altro aveva cominciato a parlare del db.
Vogliamo rilanciare queste proposte operative e magari organizzarci sul 
come realizzarle?

Buona giornata
Giovanna

    



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