Re: [jobmarket] Della precarietà

Marco Ermini marco.ermini@gmail.com
Gio 5 Maggio 2005 14:45:05 CEST


On 5/5/05, Luigi Bassetti <luigi.b@aliceposta.it> wrote:
> Sto seguendo con interesse la vostra discussione, però vorrei fare una
> puntualizzazione, cosa che, preciso, non va a contraddire quanto scritto da
> tutti i partecipanti al thread.
> 
[...]
> La mia puntualizzazione vuol essere per dire che anche in queste zone c'è
> tantissima gente che di stipendio netto con lavori full-time balla dagli 800
> ai 1150-1200 euro al mese, parliamo di operai e impiegati (che poi
> costituiscono la maggior parte dei lavoratori).
[...]
> Scrivo questo in quanto seguendo il thread si ha un l'impressione che qua al
> nord anche il lavoro più sfigato (nel senso di poco pagato) parte dai 1500
> euro, ovviamente questa, preciso, è solo un'impressione in quanto leggendo
> bene vengono specificate le figure professionali accanto alle cifre, però mi
> sono permesso di postare questa "aggiunta" sopratutto per gli amici di altre
> zone d'italia che non siano di Milano e province limitrofe, che si rendano
> conto che ci sono tantissimi lavori (la maggior parte) anche in queste zone
> che orbitano intorno ai 1000 euro (parlando di paga base, e lasciando perdere
> se poi uno fa "10 lavori" contemporaneamente per campare o se si ammazza di
> straordinari).
> 
> Salutoni a tutti.
> 
> Luigi Bassetti
[...]

Per carità: c'è pure nord e nord. Novara non sarà Milano, immagino.
Una casa in affitto ad Ivrea costa 250/300 € al mese, a Milano minimo
il triplo.

Hai perfettamente ragione a fare questa puntualizzazione. Il paragone
era tra lavori "qualificati", e soprattutto nel settore informatico. I
lavori che tu citi hanno un inquadramento di CCNL che gli informatici
non hanno: infatti, da bravi sfigati, ricadono sempre ciascuno nel
contratto collettivo dell'azienda in cui lavorano, oppure, se si
tratta di aziende informatiche, in genere sono... metalmeccanici! (al
massimo se ti va bene, nel commercio). Qui c'è già, secondo me, una
grossa sperequazione tra chi ha fatto l'operaio o ha fatto caffè per
anni assumendo una certa qualifica nel proprio contratto, e
l'informatico che prende lo stesso stipendio - a mio avviso.

Se si parla di libera professione, poi, ci si aspetterebbe un
trattamento adeguato a tale condizione.


Ciao!
-- 
Marco Ermini
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