[LatinaLUG] (senza oggetto)
f.cortiana@senato.it
f.cortiana@senato.it
Ven 10 Dic 2004 16:02:26 CET
Gentilissimi,
Vi segnalo questo appuntamento, che diversi esponenti del mondo della
politica, delle Istituzioni, dell'accademia stanno organizzando e
promuovendo. Credo che possa essere di interesse per chi ha fatto della
condivisione del sapere nel software, attraverso l'uso del software
libero, uno sei temi centrali della propria iniziativa, e spoero che
questo non sia considerato SPAM.
Penso invece che sia una occasione importante per una riflessione
condivisa sul futuro dell'ICT e della Societa' dell'Informazione, e vi
prego di valutare se diffondere e pubblicare tale invito.
Cordiali Saluti
Senatore Fiorello Cortiana
Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti
18 Dicembre 2004, ore 9.00 - 13.00
Milano, IULM
“Condividi la conoscenza: nuovi Commons, nuovi diritti”
intervengono:
Stefano Rodota'
Claudio Prado
Lawrence Lessing
Franco Carlini
Carlo Formenti
Enzo Gentile
Angelo Raffaele Meo
Stefano Maffulli
Marco Ciurcina
Mauro Pagani
Anna Carola Freschi
Angelo Raffaele Meo
Coordinano: Fiorello Cortiana e Milly Moratti
DI COSA DISCUTIAMO
Un diverso terreno di gioco
Lo sviluppo della Societa' dell'Informazione richiede di modificare la
definizione dei diritti universali: oggi piu' che ieri la definizione dei
beni comuni, del valore della condivisione del sapere sarebbe la leva di
un nuovo rinascimento, in un periodo in cui la guerra sembra l'unica
risposta praticata al declino del modello di sviluppo. Mai come oggi la
crisi mostra limiti e opportunita' di un diverso modello; ma questo
necessita la definizione di un diritto internazionale che garantisca la
condivisione cooperativa della conoscenza.
La necessita' di definire e sviluppare i nuovi commons, beni comuni della
societa' liberamente accessibili, riuscendo allo stesso tempo a
valorizzare intelligenze individuali, investimenti economici e bisogni
collettivi e' la nuova frontiera politica, sociale ed economica che ci
troviamo ad affrontare.
Definire l'accesso ai saperi collettivi come un diritto universale pone un
problema inedito in termini legislativi, assolutamente in controtendenza
rispetto alla sacralita' dei brevetti e del copyright, dato che sempre pi
la legislazione europea, occidentale e internazionale utilizza come una
clava e un ricatto di fronte alla crisi di competitivita' alle richieste
dei Pesi emergenti. Inoltre grande valore assume la libera accessibilita'
delle produzioni intellettuali e immateriali pubbliche, a partire dalla
funzione della ricerca e dell'universita': il progetto Genoma, esperienza
di importante investimento pubblico e' un caso clamoroso di creazione di
commons, cioe' di un sapere condiviso che rivoluziona l'approccio
scientifico, perche' fornisce alla ricerca medica di base ed applicata un
nuovo terreno di gioco.
Si pone un problema di regolazione nella condivisione, che possa
consentire sintesi della creativita' individuale, degli investimenti
pubblici e privati, dei bisogni collettivi: lo statuto dei lavoratori
della conoscenza, la definizione di un diritto d'autore che riconosca
l'autore in quanto tale e non i diritti connessi di edizione e
sfruttamento pongono al centro la funzione della paternita' intellettuale,
ancor prima che il nodo della proprieta' intellettuale. La crescita di un
movimento di lavoratori della conoscenza segna un mutamento profondo nella
dimensione storica che abbiamo conosciuto nel secolo passato.
Oggi piu' che mai si pone il problema di una sintesi tra le domande e i
bisogni di chi vuole condividere le produzioni immateriali con le
aspettative di chi garantisce la biodiversita' come pubblico attraverso la
varieta' delle produzioni naturali e agroalimentari.
La definizione di un sapere libero e accessibile, in campo scientifico,
nel sistema delle comunicazioni, nell'universo culturale, consentirebbe la
definizione di un nuovo terreno di gioco e di una nuova funzione dello
sviluppo, capace di aprire le porte del fortino occidentale e di riaprire
un canale di comunicazione scientifico e non solo nelle relazioni tra
cultura occidentale e culture emergenti, in alternativa la modello del
conflitto religioso e della guerra preventiva permanente.
Non abbiamo risposte precostituite; questi spunti richiedono un impegno
collettivo che permetta di far incontrare chi oggi si batte contro la
brevettazione del software con chi sviluppa cultura liberamente
distribuibile, chi e' impegnato nella difesa degli usi civici naturali con
chi tenta la strada di una ricerca libera e condivisa, chi si batte per
riaffermare, nell'era del lavoro intellettuale e precarizzato, il diritto
alla liberta' creativa e chi costruisce quotidianamente un diverso
contenuto della comunicazione di massa. Oggi pi che mai e' necessario
gettare le basi per la costruzione di un blocco sociale consapevole per la
qualita' capace di costruire un'altra risposta possibile. Per questo ci
incontreremo il 18 Dicembre a Milano, presso lo IULM, con la speranza che
sia un nuovo inizio per una politica della condivisione e per costruire
una sintesi inedita tra vecchi e nuovi diritti.
Promuovono:
Fiorello Cortiana, Stefano RodotଠFranco Bifo Berardi, Carlo Formenti,
Laura Tettamanzi, Angelo Raffele Meo, Franco Carlini, Matilde Ferraro,
Stefano Maffulli, Fiorella De Cindio, Monica Frassoni, Marco Ciurcina,
Mariella Gramaglia, Arturo Di Corinto, Lele Rozza, Giovanna Sissa, Guido
Chiesa, Anna Carola Freschi, Oriana Persico, Maurizio Zammataro.
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