[ld-idee] LD locali dentro il LD nazionale
Edoardo Maria Elidoro
edoardo.elidoro@gmail.com
Gio 14 Maggio 2020 23:51:06 CEST
Scusami, ma continuo a non vedere il problema in quel che dici onestamente,
rispondo nel merito.
> perché un relatore di un talk può tranquillamente essere moderatore del
talk successivo
Anche no. Non facciamo come ai LD dove tutti facciamo tutto perché manca
del personale. Diamo dei ruoli in modo che non ci sia uno che deve
diventare scemo a seguire mille cose: ci sono i moderatori O i relatori e
non delle figure che fanno tutto.
> Inoltre per fare il moderatore probabilmente serve coordinarsi con il
relatore, quindi conoscersi un minimo e la cerchia dei possibili candidati
si restringe.
Non necessariamente. Preferisco avere un moderatore che conosce ciò di cui
parlo e può darmi una mano nella scelta delle domande/nel dare risposte che
uno che prende domande a caso solo perché lo conosco. Siamo nel 2020,
davvero l'avere un contatto fisico con qualcuno è una cosa così
fondamentale per potersi accordare sull'organizzazione di un talk e di un
evento?
> Con il Linux Day offline degli anni passati, c'era chi faceva il talk,
chi andava il giorno prima a tirare cavi, chi si occupava delle
autorizzazioni e della segnaletica, chi portava la pizza, i biscotti e la
macchinetta del caffè. Ognuno esprimeva a modo proprio la sua creatività e
nessuno gli diceva come e quando farlo
Same: si raccoglie il prima possibile un elenco dei ruoli che ci servono
(grafici per volantini & co, magari qualcuno che curi anche le
presentazioni in modo da dare uno stile unico, gente che fa promozione
social, gente che fa promozione offline, gente che fa i test per lo stream,
gente che si sbatte per capire come funziona la regia, gente che si occupa
del materiale da distribuire a chi partecipa ai vari eventi con elenchi di
letture consigliate o link vari) e poi ognuno entra e dice "voglio far
parte del gruppo che fa X" e da lì si parte con la collaborazione su quello
specifico ambito.
> col $@!* che faccio il moderatore che me lo fanno fare per darmi il
contentino
Beh chapeau, non penso ci sia molto da aggiungere a qualcuno che argomenta
così un modo di collaborare insieme: di fatto è "o sto sotto i riflettori
io oppure non ho intenzione di contribuire". Sarò estremista, so che è una
posizione MIA e non della lista, ma per me persone così sono esattamente
l'opposto della filosofia open che vogliamo spingere.
> Soluzioni tipo "al massimo noi facciamo un nostro evento" e "non lo
faccio per principio" possono solo danneggiare il LD. Sono d'accordo che
non siano il modo più costruttivo di porsi, ma resta il fatto che non dare
la possibilità a tutti di avere un loro spazio, che gli altri anni hanno
sempre avuto e che costerebbe niente concedere, è un rischio per il LD. Ad
ILS non costerebbe nulla evitare questo rischio concedendo quello spazio,
tipo in coda all'evento la domenica pomeriggio e solo per gli esclusi dalla
CFP, come ho già proposto.
Non capisco in tutta onestà quale sarebbe il senso di fare un pomeriggio
dove ci sono venti stream diversi con talk locali di cui si hanno cinque
stream che trattano di sicuro argomenti clone l'uno dell'altro. Davvero,
dammi un cenno su 'sta cosa perché io ti giuro che l'unica motivazione che
vedo è "bisogna soddisfare l'ego di alcuni che partecipano al LD solo per
far vedere che parlano in pubblico QUINDI diamogli uno spazio almeno
restano nella community".
Il giorno gio 14 mag 2020 alle ore 23:17 Lucio Crusca <lucio@sulweb.org> ha
scritto:
> Il 14/05/20 19:46, Francesco Ariis ha scritto:
> > Il 14 maggio 2020 alle 19:27 Edoardo Maria Elidoro ha scritto:
> >> Al volo:
> >> - Un moderatore per talk ci vuole, magari qualcuno che sappia qualcosa
> >> dell'argomento trattato.
> >>
> >> - Quattro persone (una al mattino, una al pomeriggio per ognuno dei due
> >> giorni) che presentano i talk e passano la palla all'uno o l'altro
> relatore
> >
> > Aggiungo:
> > - se vogliamo permettere domande (via IRC, o mumble, etc.) ci vuole delle
> > persone che presenzino i canali al di là del moderatore del talk.
> >
>
> Sono attività per le quali io forse potrei anche mettermi a disposizione,
> per puro spirito di collaborazione: non richiedono però un gran numero di
> persone, perché un relatore di un talk può tranquillamente essere
> moderatore del talk successivo. Oppure un moderatore di un talk non lo è
> solo di un talk, ma si mette a disposizione per l'intera giornata (questo è
> sempre stato per me e per gli altri che conosco il Linux Day: un mettersi a
> disposizione per l'intera giornata). Inoltre per fare il moderatore
> probabilmente serve coordinarsi con il relatore, quindi conoscersi un
> minimo e la cerchia dei possibili candidati si restringe.
>
> È però probabile che queste attività a molti non vadano bene per un altro
> motivo, che poi è lo stesso che cerco di spiegare dall'inizio: perché sono
> puro servizio alle dipendenze di qualcun altro e la creatività resta in
> mano al relatore.
>
> Con il Linux Day offline degli anni passati, c'era chi faceva il talk, chi
> andava il giorno prima a tirare cavi, chi si occupava delle autorizzazioni
> e della segnaletica, chi portava la pizza, i biscotti e la macchinetta del
> caffè. Ognuno esprimeva a modo proprio la sua creatività e nessuno gli
> diceva come e quando farlo. Adesso alcune di quelle attività non si possono
> fare per ovvi motivi e questo lo capiscono tutti, ma almeno quelle che si
> possono fare (i talk) dovrebbero essere lasciate a disposizione di chi le
> vuole fare.
>
> Torno a dire che non possiamo permetterci il lusso e l'arroganza di
> tagliare fuori a priori buona parte di quelli che darebbero una mano se gli
> si permettesse di fare (anche) qualcosa di creativo. E li capisco, è
> volontariato, deve piacere, altrimenti ci si mette a fare altro. E se si
> mettono a fare altro non partecipano al LD.
>
> Non ve lo sto dicendo a caso: ho appena finito di fare l'incontro del
> nostro LUG in streaming, dove ho presentato questa discussione nel modo più
> imparziale possibile, chiedendo ai presenti di non considerare il mio punto
> di vista come quello giusto solo perché mi conoscono, ma di considerare che
> anche la proposta opposta alla mia ha una sua ragion d'essere ed ho cercato
> di spiegarla.
>
> Il risultato della riunione è che una parte dei presenti non ha
> espressamente dato una preferenza alla mia proposta o a quella di Roberto;
> uno dei presenti ha però detto "al massimo noi facciamo un nostro evento"
> ed un altro ha detto "col $@!* che faccio il moderatore che me lo fanno
> fare per darmi il contentino". Gli ho fatto notare che i moderatori servono
> a priori, non è un contentino, ma un incarico utilissimo. Lui ha risposto:
> "allora non lo faccio per principio", riferendosi al fatto che non ha molte
> speranze di rientrare nella selezione della CFP. Un altro dei presenti ha
> sottolineato che un momento dedicato alla "voce dei lug" non può
> danneggiare in alcun modo il resto del LD, anzi lo arricchisce ed il
> pubblico sceglie chi e cosa seguire (cose che sono comunque emerse anche su
> questa lista).
>
> Soluzioni tipo "al massimo noi facciamo un nostro evento" e "non lo faccio
> per principio" possono solo danneggiare il LD. Sono d'accordo che non siano
> il modo più costruttivo di porsi, ma resta il fatto che non dare la
> possibilità a tutti di avere un loro spazio, che gli altri anni hanno
> sempre avuto e che costerebbe niente concedere, è un rischio per il LD. Ad
> ILS non costerebbe nulla evitare questo rischio concedendo quello spazio,
> tipo in coda all'evento la domenica pomeriggio e solo per gli esclusi dalla
> CFP, come ho già proposto.
>
> Roberto, ti prego, dammi un cenno e dimmi, nel merito, cosa ne pensi di
> quest'ultima proposta.
>
>
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