[ld-idee] LD locali dentro il LD nazionale

[Alessandro Rubini]

Edoardo:
>> l'impressione è che qualunque cosa dica viene comunque sollevata
>> un'ennesima obiezione e non si riesca a trovare una quadra. 

Lucio:
> La mia impressione è un po' diversa, perché è vero che io sto ripetendo 
> le stesse cose da 15 giorni,

Vero. Troppo vero.

> ma nel caso di questo tuo ultimo messaggio 
> invece, ho trovato elementi nuovi ed anche un po inaspettati, quindi mi 
> pare che servano ulteriori chiarimenti.

Ma i chiarimenti sono i soliti. *il* solito: "i giovani non passeranno
mai la CFP".

Se all'inizio questa posizione mi convinceva (e infatti ho scritto
qui per aggiungere una terza voce al dibattito tra due soli), ora
mi sembra veramente tirata per i capelli.

Le argomenetazioni di Roberto ed Edoardo sono piu `solide (in
particolare visto il caso di successo del lugotto).

Per quello che vedo, negli LD di successo (esempio palermo) si fa la
CFP, e l'organizzazione sceglie le persone (ma l'organizzazione, come
ILS, e` fatta di persone). Certo, a volte serve anche il tappabuchi,
ma servira anche al nazionale, secondo me.

Se si presentano un Italo Vignoli, una Sonia Montegiove, un Matteo
Ruffoni, e` molto probabile che il loro punto di vista valga un
posto nella scaletta nazionale, ma poi e` finita li`. Tutte le
altre finestre sono a disposizione di chi ha qualcosa di nuovo da
dire.

E no, due led e un pulsante collegati ad un arduino non sono nuovi, ma
mi aspetto ampio spazio per la domotica fai-da-te, che spesso viene
portata dai giovani, per tutorial sulle stampanti 3D, spiegazioni e
aiuti per il maledetto secure-boot, sostenitori e detrattori di
systemd, introduzioni a IPV6 per non addetti ai lavori....

Perche` le cose super-complesse (dove serve esperienza e dedizione
completa) sono argomenti da conferenze scientifiche, in quelle
divulgative e` piu` importante mostrare cose realizzabili dal
pubblico, dove il relatore non deve per forze essere ne` attempato ne`
accademico.