[luccalug-soci] R: Re: R: Re: silde per le scuole

Daniele Conventi daniele.conventi@gmail.com
Sab 16 Ott 2010 15:40:09 CEST


Posto questo link in Inglese in quanto credo faccia al nostro caso:
http://www.gnu.org/philosophy/selling.html

Il giorno 16 ottobre 2010 15:36, Daniele Conventi <
daniele.conventi@gmail.com> ha scritto:

> Secondo me invece è proprio così,
>
> Ora noi che "sappiamo fare a compilare" un sorgente, vediamo la licenza GPL
> come gratuita, basti però pensare a quelle persone che non sono a conoscenza
> dell'informatica(compilazione compresa) che hanno bisogno di un software da
> utlizzare: la cosa che faranno sarà quella di comprarlo (tralasciando il
> fatto di filesharing).
>
> O ancora meglio questo esempio: un azienda che sviluppa un certo software
> con licenza GPL concede assistenza e garanzia solo a coloro che hanno
> acquistato il sotware, lasciando invece coloro che se lo sono scaricato e
> comppilato senza alcun supporto: ciò dimostra come un'azienda e/o uno
> sviluppatore può agire.
>
> Infine come ultimo esempio posto il mio: io per raccimolare qualche soldo,
> sviluppo software gestionali per medie e piccole aziende: al momento in cui
> vado a "prendere" un lavoro dai direttori/capi spiego sempre che io vendo
> loro sia il software eseguibile che il sorgente (GPL): poi la maggior parte
> delle volte accade che loro il sorgente non lo vogliono nemmeno in quanto in
> azienda non hanno informatici che possano modificarlo e quindi quando hanno
> bisogno di supporto o assinsetnza per aggiornamenti mi richiamano e, a
> seconda di ciò che vogliono valuto se far pagare nuovamente o considerare
> ciò come assistenza post vendita.
>
> Infine voglio ricordare il fatto che software libero è sitomo della libertà
> di poter scegliere e di poter migliorare il software acquistato: un'azienda
> a cui vendo il software con allegato il sorgente, se trova un altro
> programmatore di fiduacia potrà rivolgersi a lui per supporto e
> aggiornamenti.
>
> Sò di essere prolisso nello scrivere, scusate. Per qualsiasi obiezione sono
> qui contento di discuterela con voi.
>
> Il giorno 16 ottobre 2010 15:12, Manuel <origin.of@gmail.com> ha scritto:
>
>  Ma un software libero quindi cn sorgenti tralasciando servizi e supporto
>> come fa a esse a pagamento, uno se lo scarica compila e via. Quello che si
>> paga magari sarà il supporto ma un c entra nulla con il codice. Cioè se la
>> gpl me lo permette e faccio un programma cn licenza gpl rilascio i sorgenti
>> e poi lo vendo  sn un tordo.
>> Il giorno 16/ott/2010 15.06, "matteo lucchesi" <matteo@luccalug.it> ha
>> scritto:
>>
>> > Sempre da wikipedia ma se mi dite di non fidarmi è un altro discorso:
>> >
>> > Dal 23 agosto del 2004, la versione ufficiale per Windows di XChat è
>> > diventata shareware, e richiede un pagamento dopo 30 giorni di prova per
>> > continuare ad essere utilizzato. Ci sono state numerose discussioni
>> sulla
>> > legalità di questa mossa. Dal momento che il progetto XChat non ha
>> richiesto
>> > un'assegnazione del copyright, il mantenitore del progetto XChat non
>> detiene
>> > davvero il copyright per la totalità del codice sorgente. Pur avendo
>> > proposto di rimuovere e riscrivere tutte le patch non sue, ci sono molte
>> > persone che ritengono che egli sia comunque in violazione della GPL,
>> > specialmente per il fatto che il codice per il rafforzamento della
>> versione
>> > shareware non è stato rivelato. Versioni non ufficiali per Windows di
>> XChat
>> > sono state rese disponibili (gratis) da SilvereX, che mantiene un
>> binario
>> > per le ultime versioni, che compila frequente dal CVS. Molti altri hanno
>> > creato versioni libere di XChat, come si evince dal sito di b0at Windows
>> > Build Lineup
>> >
>> > Il giorno 16 ottobre 2010 14:59, Manuel <origin.of@gmail.com> ha
>> scritto:
>> >
>> >> Xchat
>> >> http://xchat.org/windows/
>> >> Il giorno 16/ott/2010 14.54, "matteo lucchesi" <matteo@luccalug.it> ha
>> >> scritto:
>> >>
>> >> > Lo so che alimento la discussione ma il post mi interessa, ed sempre
>> >> > interessante almeno per me discutere di queste cose.
>> >> >
>> >> > Mi potreste fare un esempio di software libero a pagamento?
>> >> >
>> >> > Il giorno 16 ottobre 2010 14:03, Francesco Romani <mojaves@email.it>
>> ha
>> >> > scritto:
>> >> >
>> >> >> On Sat, 2010-10-16 at 13:44 +0200, matteo lucchesi wrote:
>> >> >> > da wikipedia:
>> >> >> >
>> >> >> [...]
>> >> >> > "[...] Stando alla GPL, però, il primo che compra un software
>> libero
>> >> >> > ha il diritto di redistribuirlo gratis, è quello che succede ad
>> >> >> > esempio con REHL e CentOS, quindi il modello non è sostenibile.
>> >> >> > Infatti non c'è alcuna azienda che fa business sulla vendita di
>> Free
>> >> >> > Software, ma semmai su servizi e assistenza."
>> >> >>
>> >> >> Bon, abbiamo scoperto (/confermato) che wikipedia contiene
>> bischerate.
>> >> >>
>> >> >> --
>> >> >> Francesco
>> >> >>
>> >> >>
>> >> >>
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