Nuovo Lug ! (fwd) LI INSERIAMO NELLA LUGMAP?

Michele Dalla Silvestra dalla@keycomm.it
Fri, 28 Jul 2000 14:25:40 +0200


On Fri, Jul 28, 2000 at 01:48:59PM +0200, Fabio Coatti wrote:
> From: "Michele Dalla Silvestra" <dalla@keycomm.it>
> > Piu' che altro cosa noi (chiarendo se ILS o Lug italiani di un certo tipo,
> > ovviamente anche questo da definire) consideriamo lug?
> >
> > Soprattutto con quali obiettivi?
> 
> Tutto sommato penso che l'essere dichiaratamente senza scopo di lucro sia
> già una discriminante sufficiente, senza perdersi in alchimie strane.

Necessario, ma secondo me non sufficiente.


> > Quando sento nominare "free software" rimango perplesso perche' se non
> > conosco benissimo la persona che mi parla non so se si riferisce a
> software
> > libero o a software gratuito, quando sento parlare di "open source" mi
> > viene voglia di cancellare il messaggio e andarmene per la mia strada.
> 
> Beh, ognuno ha le sue opinioni, ma appunto per questo non baserei la
> discriminante sul fatto che un lug parli di free soft o di open source.
                                              ^^^^

Non puoi usare un termine italiano meno equivoco?



> > Penso che visto che siamo in Italia dovremmo dire "software libero" e
> > qualsiasi altra forma dovrebbe far intendere "software non necessariamente
> > libero" (che personalmente brucerei).
> 
> Mi sembra un modo unpo' drastico di vedere la cosa, e soprattutto vicino,
> per parafrasere gli americani, a buttare il bimbo assieme all'acqua sporca.

Non vedo dove starebbe il bimbo... :-)



On Fri, Jul 28, 2000 at 01:50:21PM +0200, Simone Piunno wrote:
> venerdì, 28 luglio 2000 alle 13:26:14, Michele Dalla Silvestra ha scritto:
> 
> > L'OpenSource non mi convince, perche' ha l'unico scopo di promuovere Linux
> > nel settore aziendale e particolarmente nella programmazione, con l'intento
> > di dire "con l'opensource si crea software con minor spesa" e a volte
> > sfruttando la comunita' degli utenti (perche' poi alcune licenze permettono
> > di utilizzare il codice prodotto dalla comunita' per prodotti proprietari).
> 
> non per fare l'avvocato del diavolo, ma ci sono da considerare anche
> questi punti:
> 
> 1. la cosa su cui si punta quando si promuove l'opensource in azienda
> non è il minor costo ma l'affidabilità.  
>   * Il fatto che sia disponibile il sorgente, sotto qualunque licenza, 
>     significa sempre che l'azienda può controllare cosa il software fa, 
>     cosa non fa, come lo fa.  Non ha paura che zio bill o l'NSA abbiano 
>     la backdoor per entrare negli archivi, etc..  
>   * Se i sorgenti sono disponibili e il produttore del software 
>     fallisce, sparisce etc. l'azienda ha cmq una buona possibilità di 
>     poter commissionare espansioni, sviluppi, modifiche, aggiornamenti
>     a terze parti - cosa che senza i sorgenti è impossibile.

Il software libero ha tutti i vantaggi dell'opensource, e molti altri.
Dipende dove tu ne vedi di piu' come proprietario di un'azienda che
produce/rivende software o come utilizzatore di calcolatori elettronici.

Come utente e sviluppatore per passione, hai vantaggi solo col software
libero, dove puoi attingere e apportare miglioramenti che rimarranno in
eterno a disposizione della comunita', senza che nessuno possa (legalmente)
prenderli e trasformarli in codice binario proprietario. Il software libero,
in particolare quello GPL, e' e rimarra' in eterno patrimonio della
comunita', qualsiasi miglioramento esso subisca.

Non si puo' dire lo stesso del software opensource. Il software libero e'
si' opensource, ma esiste del codice opensource che un bel giorno potrebbe
finire nelle mani di qualche ditta che *legalmente* ci fa un piccolo
miglioramento, lo distribuisce in solo binario, e la comunita' rimarra' in
eterno "derubata" dei nuovi sorgenti.



> 2. Ci sono sicuramente aziende che prendono dalla comunità e non danno
>    niente indietro, ma ultimamente mi pare che si sia visto parecchio
>    ritorno: ibm, sun, sgi, borland...
> 
> in totale, siamo d'accordo che free != opensource e che il primo è
> meglio, ma prima di "bruciare" il secondo ci sono altre battaglie più
> importanti da vincere.

Io dico che si dovrebbe aver gia' fatto (ma fin'ora non l'ho vista) una
scelta decisa contro il software proprietario, qualsiasi esso sia e di
qualsiasi ditta sia, anche se funziona sotto un kernel libero. 

E dovendo fare una "battaglia promozionale" lascerei proprio perdere il
discorso opensource a favore del software libero. E non del "software free"
che almeno per la lingua italiana non e' la stessa cosa.


ciao

Michele