Radicali e software libero
Carlo Perassi
carlo@linux.it
Thu, 16 Nov 2000 09:56:04 +0100
On Wed, Nov 15, 2000 at 11:49:44PM +0100, Luca Giuzzi sent those random bytes:
> Mah... l'azione politica serve contro la brevettabilita' del software
> ma secondo me e' bene tenere le cose distinte: nel programma presentato
> il punto 1 (Petizione contro i brevetti) e' tecnico e commerciale;
> il 2 eminentemente politico (anche se io sul voto elettronico ho fortissimi
> dubbi a carattere tecnico); il 3 direi populista. Le istanze sono differenti
> e gli ambienti a cui si rivolgono nettamente diversi.
non c'e' dubbio
li ho incollati solo per conoscenza
> Venendo alla faccenda dei brevetti: qualsiasi appoggio e' benvenuto (incluso
> quello del governo tedesco), ma le persone piu' indicate su cui fare
> pressione sono quelle negli ambienti accademici e in quelli industriali.
ti assicuro che l'ho fatto... e non solo io fortunatamente
> Riguardo allo specifico del Partito Radicale: lasciando a parte la politica,
> vorrei far notare che il loro atteggiamento nei confronti della rete e
> delle `nuove tecnologie' e' quantomeno sospetto... lo spamming di massa
> non sara' reato in italia, ma e' sinonimo di estrema maleducazione;
beh io ho parlato direttamente con loro
mi han detto che gli indirizzi a cui han inviato la cosa (a cui OVVIAMENTE pure
a me ha dato fastidio) erano pubblici e per la legge italiana non c'e' reato.
Si sono informati bene prima di farlo e hanno ammesso che l'operazione e' stata
un insuccesso.
> Se ci fosse il supporto PER LO STESSO PROGETTO da piu' partiti di
> schieramenti diversi (e credo che questa sia l'idea) allora la cosa
> sarebbe certamente piu' significativa.
e' ovvio... credi che non abbia cercato supporto in altri partiti?
l'ho fatto ma credo tu conosca i tempi di risposta tipici...
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Carlo Perassi
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