ILS deve solo pagare, ma i LUG?
Marco Pratesi
pratesi@telug.it
Wed, 13 Jun 2001 13:56:10 +0200 (CEST)
Quoting Michele Dalla Silvestra <dalla@keycomm.it>:
> Ci sara' concorrenza economica, ma la mia liberta' di utente non
> cambia rispetto ad oggi.
Non sono d'accordo.
Se m$ office avesse un market share del 30% e il 70% se lo spartissero
Star/Open/Office, Word Perfect, Applixware, ecc. ecc., sarebbero
gli utenti finali a costringere coi forconi i produttori
a convergere su uno standard (ad esempio l'XML) perche' non hanno
nessuna intenzione di comprarsi tutti i prodotti Office della Terra
per comunicare con gli altri.
E a quel punto tu saresti libero di sceglierti il prodotto che vuoi,
sia esso Free oppure no.
Invece ora non e` cosi`, nemmeno per i prodotti Free.
Esempio: se usi Star Office oggi (e domani Open Office, che e` Free),
avrai prodotto i tuoi file con un strumento gratuito oppure Free,
ma con quello stesso strumento sei costretto a continuare a manipolarli.
Insomma, se ci fosse concorrenza anche nel campo del software a pagamento,
questo secondo me avrebbe riflessi positivi pure sulla qualita`
del software libero, per lo meno in termini di standard "universali".
> > Promuovere Linux e' una cosa, promuvuore il software che gira su linux e'
> > un'altra. Se AutoDesk porta Autocad 13 sotto Linux come mi comporto? Vado
> > dall'azienda che produce disegno meccanico gli installo Linux ed un
> > programma che e' anni luce distante da Autocad 13 oppure installo Linux ed
> > installo AutoCad 13 e faccio di tutto perche' il tipo provi anche gli
> > altri software che girano sotto Linux sempre di CAD ?
>
> Dico semplicemente: mi dispiace, non ho software adeguato alle tue
> esigenze.
E io gli aggiungo che c'e` chi ce l'ha, anche se a pagamento;
cosi` lo lascio libero di scegliere quello che preferisce,
fermo restando che Autocad non glielo sto vendendo io.
L'alternativa e` dirgli "allora monta tutto sotto NT, tutto
a pagamento, compreso il sedicente sistema operativo,
e rinuncia a tutte le tonnellate di buon software Free/Open
che trovi su Linux".
Mi sembra che anche R. Stallman dica che, se non c'e` un'alternativa
libera, e` "lecito" usare software a pagamento.
> Perche' installare un Autocad13 sotto il kernel Linux se tanto l'utente
> non capisce il concetto di liberta'? Anzi, pretendera' da me assistenza
> gratuita per le rogne che potrebbe avere software di cui non dispongo di
> sorgenti, anzi, per cui non saprei manco dove sbattere la testa.
Perche' Linux e` uno strumento di lavoro, non lo si usa solo per ideologia.
Perche' Linux e` tecnicamente superiore ad altri prodotti.
Quanto all'assistenza gratuita, quella non deve essere gratuita
nemmeno sul software libero: "libero" != "gratis", lo dice chiaramente
anche la GPL.
E sul software a pagamento, tu hai un contratto che ti permette
di rivalerti sul fornitore, semplicemente le regole sono diverse.
> Meglio che paghi qualcun altro, che gli installi il software che vuole.
Non sono d'accordo neanche su questo.
Ti togli visibilita` e la lasci a uno che si dichiara esperto
perche' sa fare un doppio click quando il setup.exe non parte
con l'autorun. Il suo cliente concordera` nel definirlo "esperto".
> Anzi, se proprio paga bene potrei installargli Autocad sotto Windows,
> cosi' se qualcosa non funziona posso dare la colpa a Microsoft e AutoDesk,
> che hanno scritto software limitato!
Vabbe'...
> > >Oppure se si decidesse di installare un "generic Linux", libero o
> > >proprietario non importa, cosa dovrebbe fare il mio LUG che
> supporta
> > >unicamente software libero?
> >
> > Il tuo Lug secondo me sbaglia.
>
> Il mio vuole essere un LUG culturale, non di installatori sottopagati.
>
> Ah, ma tanto tu queste cose non le capisci...
Ha un'opinione diversa dalla tua, ma sei sicuro che non capisca
quello che stai dicendo tu ?
Magari lo capisce e non e` d'accordo.
> Beh, agli sudenti di medie e superiori penso freghi poco sapere che ci
> gira Oracle, e molti altri non sapranno manco cos'e'...
Allo studente in generale puo` non fregargliene nulla delle equazioni
di secondo grado, ma ciononostante gliele si spiega, perche' e` bene
sapere che esistono.
> Perche' 'sta voglia di inventare presso la gente esigenze che non hanno?
Prova a fare un confronto tra le features di Oracle e di MySQL...
Ostinandosi a dire che il software commerciale non e` MAI superiore
a quello aperto, si perde di credibilita`.
Altro e` dire "per il mio sentire, preferisco non usare software
commerciale" e li` sono d'accordo con te al 101%.
Ma non mi sogno per questo di dire che MySQL e PostgreSQL sono potenti
come Oracle; ci saranno casi in cui Oracle e` da preferire o addirittura
indispensabile.
Secondo me la gente dovrebbe scegliere Linux non perche' ha i paraocchi
e non conosce altro, ma per motivi consapevoli; e dovrebbe rimanere
anche in futuro sempre libera di NON sceglierlo.
Altrimenti e` come voler conservare la pace... a costo di fare la guerra
per riuscirci.
> Forse mostrare che con GNU/Linux si possono fare comunque tante cose
> belle e utili (videoscrittura, calcolo, disegni, internet, eccetera) non
> interessa?
>
>
> Forse tu vuoi installare software proprietario sopra Linux per risparmiare
> le 100.000 lire di una licenza Windows, ma sei disposto a calare le braghe
> quando e' ora di installare il software sul PC di casa per scrivere una
> lettera raccomandata o far funzionare un winmodem?
Puo` essere anche quello un motivo: ricordati che le scelte sono pilotate
anche e molto dal portafogli.
I boss, anche quelli che conoscono Star Office e lo apprezzano,
fanno comprare m$ office, perche' le segretarie sanno usare quello,
e un corso per una segretaria costa piu` della licenza di m$ office.
Se Linux puo` avere dei punti a suo favore anche per la "gratuita`"
(io continuo a preferire il termine "libero", in accordo alla GPL),
non vedo perche' dovremmo buttare alle ortiche questo vantaggio:
non mi sembra il caso di parlare di "braghe" per questo.
Marco Pratesi