Gradirei sapere il vostro pensiero

Christian Surchi csurchi@mclink.it
Wed, 13 Jun 2001 16:54:11 +0200


On Wed, Jun 13, 2001 at 04:45:44PM +0200, Maurizio - Tannoiser wrote:
> Come ho detto nell'altra mail, le differenze sono un bene prezioso. Tra
> le differenze e' possibile leggere la capacita' di scelta. Se oggi ci
> permettiamo di fare queste disquisizioni (cosa deve fare un lug, cosa
> deve essere una distro, cosa e' free software ecc.) e' perche' possiamo
> _scegliere_.

Io invece credo che se e' difficile parlare di software libero, e' proprio perche'
*la maggior parte della gente* non ha la possibilita' di scegliere.
 
> E' talmente grande, talmente importante, che tutto il resto scolora.

Per questo facciamo informazione. Senza sapere, e' difficile poter scegliere. Come
fai a dire che possiamo scegliere? E poi chi? Noi come decina di iscritti a questa
lista? O noi come persone, quando buona parte delle gente che ci circonda associa
il computer al solo windows?
 
> Esempio minimo, cosa sarebbe successo se questo stile di pensiero fosse
> stato applicato allo sviluppo del software libero? semplice, con ognuno
> che pensava al suo orticello, ognuno che aveva le certezze in "tasca",
> semplicemente non ci sarebbe stato nessun software libero.

Infatti, se abbiamo Linux a questo punto, ripeto, e' solo perche' e' libero.

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