ORGANIZZAZIONE (era: Proposta da ILS: LinuxDay)
Gian-Luca Dei Rossi
acaso@venezia.linux.it
Wed, 5 Sep 2001 19:50:32 +0200
On Wed, Sep 05, 2001 at 06:59:39PM +0200, Michele Dalla Silvestra wrote:
> A queste condizioni, io e qualche mio collega del LUG Vicenza ci dissociamo
> pubblicamente dal Linux Day, dubito che nel LUG Vicenza rimanga qualcuno
> disposto a collaborare.
>
> Invito tutti coloro che hanno a cuore il software libero (che giri sotto
> Linux o sotto altri kernel non importa, che sia GPL o altra licenza libera
> non importa, che sia commerciale o amatoriale non importa, unica condizione
> che sia libero ovvero accompagnato da una licenza definita libera dalla FSF)
> a riconsiderare la possibilita' di fare una manifestazione che possa far
> vedere alla gente che esiste software di qualita' che si puo' ottenere in
> proprieta' e disporci liberamente.
>
> Mi domando come sia ammissibile promuovere codice di cui si detenga solo una
> "licenza d'uso" ed essere contenti che solo altra gente possa decidere al
> posto nostro come installarlo e cosa farne.
Io personalmente sono d'accordo su molti punti, tant'e' che il nostro manifesto
recita, al primo paragrafo:
"Il VELug (Venezia Linux User Group) č un gruppo di persone che crede nello
sviluppo del software libero e lo promuove in ogni sua forma, attraverso
attivitā mirate alla produzione di documentazione e programmi liberi e l'aiuto
agli utenti alle prime armi e non."
L'idea della festa comune e' buona, ma in effetti usare software proprietario
in tali occasioni non farebbe che spostare l'accento sul punto sbagliato, e
cioe' sulle capacita' tecniche di un dato sistema operativo, e non su quello
che e' piu' importante e significativo: la sua effettiva liberta'.
A chi dice che si tratta di un LINUX day vorrei proprio ricordare questo:
Linux e' un kernel che ha segnato la storia informatica proprio perche' libero,
e perche' ha trovato da subito programmi gia' pronti per il progetto GNU.
Il successo e' di GNU/Linux, non di linux e basta, ricordiamocelo.
Nessuno vi impedisce di usare software proprietario: semplicemente fate
richiamo alle vostre coscienze e chiedetevi se non e' piu' opportuno far meglio
risaltare la grande valenza politica e morale del software libero, che poi si
accompagni spessissimo ad una indubbia validita' tecnica, IMHO e' un bellissimo
ed interessantissimo effetto collaterale dello spirito di ricerca comune.
Chissa' perche' quando si parla di morale o di religione sono tutti pronti ad
essere intransigenti, ma quando si parla di liberta' si ammettono deroghe...
sono proprio misteri della fede.
Scusate la prolissita'.
--
Gian-Luca Dei Rossi (acaso)
VELug: http://venezia.linux.it