LinuxDay: una proposta di accordo? (lungo)
Marco Pratesi
pratesi@telug.it
Mon, 17 Sep 2001 20:26:16 +0200
Ciao.
Premetto che sulla ML del mio LUG ho lanciato un sondaggio in merito,
che a quanto pare finora io sono il piu` "estremista" e il meno "moderato"
in argomento Software Libero, che piu` o meno avevo previsto
correttamente e che l'opinione dominante e` vicina a quella che riporto ora
a titolo personale.
On Sun, Sep 16, 2001 at 08:02:32PM +0200, Alceste Scalas wrote:
> Ciao a tutti,
[...]
> Il LinuxDay e` nato con lo scopo di favorire la collaborazione tra i
> "LUG" italiani (poi spieghero` il motivo delle virgolette). Questo,
> con l'obiettivo di far conoscere il sistema operativo GNU/Linux ed
> il Software Libero. Fin qui, dovremmo essere tutti d'accordo.
IMVVVVHO ci si potrebbe fermare qui: non siamo tutti d'accordo
su come cercare di raggiungere certi obiettivi, ma siamo quasi
tutti d'accordo che l'obiettivo e` la promozione del software libero
e solo di quello.
> E da questo punto iniziano le divisioni.
>
> (1) Da una parte si dice che, per far conoscere GNU/Linux e il
[...]
> i principii alla base del Software Libre.
>
> (2) Dall'altra parte si dice che, in questo modo, si fa pubblicita`
[...]
> altro che aiutarli.
Sorry, io direi che non sono ne' nella (1) ne' nella (2).
Riadattando da quello che ho scritto in altri contesti:
L'importante e` che il software libero resti l'OBIETTIVO della manifestazione.
Mostrare software proprietari per Linux significa dimostrare che case
come SUN e Oracle e molte altre considerano Linux una piattaforma importante
e valida al pari di piattaforme proprietarie come Solaris, NT, ecc.
Significa mostrare che su Linux si puo` trovare anche cio` che il mondo
del software libero non e` ancora il grado di offrire (perche' ancora mancante,
non altrettanto potente, o non altrettanto stabile) e quindi che Linux
e il software proprietario non sono mondi incompatibili.
Si utilizza e si mostra software proprietario quando aiuta a promuovere
Linux e il software libero, tenendo presente che mostrare un software
in azione ha un impatto decisamente diverso dal limitarsi ad affermare
verbalmente che quel software puo` girare su Linux.
Si mostra come integrare Linux con Windows, non certo per promuovere Windows,
ma per dimostrare che Linux puo` interoperare con Windows e non impone
un cambio improvviso e radicale a nessuno.
Senz'altro non mi riconosco negli interventi di chi vuole
"vietare la liberta` di usare software non libero";
ma neanche ritengo di non poter aderire alla manifestazione
se sulla mia macchina dimostrativa non c'e` *almeno* un prodotto proprietario.
Insomma, non voglio inserire "a tutti i costi" software proprietario
nella manifestazione; ritengo che l'"obiettivo" dovrebbe essere
quello del software libero; ma se il software libero lo si rende
tecnologicamente o ideologicamente incompatibile col mondo
del software proprietario... bene, allora GNU/Linux
verra` sconfitto dai suoi stessi sostenitori.
Accettando di poter coesistere e interoperare con tutte le realta`
ci si pone invece in condizioni di poter "vincere" e avere
le energie per realizzare prodotti liberi liddove o non ce ne sono
o non ce ne sono al livello dei corrispondenti prodotti proprietari.
Infine preciso che di proprietario sulla mia macchina girano solo
Netscape (ma uso molto anche Mozilla) e Star Office,
perche' per quello che faccio non e` ancora sostituibile con OO.org.
Gia` acroread lo uso solo in casi eccezionali, dopo la storia
di Adobe e KIllustrator.
[snippone]
> E, d'altronde, anche l'anarchia piu` totale, in una manifestazione
> con poche linee guida, non e` ottimale: se ognuno parla di cio` che
> vuole senza pianificazione, il messaggio che potrebbe emergere dalla
> manifestazione (e che verra` recepito dai media) potrebbe essere
> molto confuso. E potrebbe essere eccessivamente semplificato, per
Per me sei esageratamente ottimista: i media allo stato attuale delle cose
se non fai miracoli non arriveranno a una comprensione cosi` fine
come sarebbe auspicabile, e difficilmente ci daranno tanto spazio.
Se gli spieghi che promuoviamo il software libero, ci metterai
gia` un quarto d'ora a spiegare che cos'e` "libero" (e non "gratis")
e che cos'e` "GNU" in "GNU/Linux" e ben prima saranno passati
a parlare dell'attentato in USA e delle frescacce del principe Carlo.
Figurati se arriveranno a distinguere sui modi che diverse persone
in diversi LUG avranno scelto per promuovere meglio che ci riescono
il software libero.
> la serie "Linux e` gratis e fa girare Oracle". E questo spiega le
In un'azienda dove c'e` abbastanza know how e serve Oracle,
Linux e` proprio questo, che ci piaccia o no; preferisco che usino Linux
anche se non capiscono che significa "libero" piuttosto che usino NT
dato che non capiscono che significa "GNU" e quindi non sono degni
di usare GNU/Linux.
Me la smetto perche' direi che non e` il caso di polemizzare
ma di rimboccarsi le maniche in nome di uno scopo comune:
le divisioni fanno solo danno e vanno assolutamente evitate.
Se proprio vogliamo farci la guerra sulle differenze,
cavolo, evitiamo di fare una guerra tra poveri: cerchiamo prima
di far emergere il software libero grazie a cio` che abbiamo in comune;
poi, se proprio ci teniamo, dopo potremo pure farci la guerra.
Ad esempio, le flame Red Hat - Mandrake me le tengo per gli utenti Linux
gia` convinti; se uno che usa NT mi chiede di installargli Mandrake,
io evito di mangiare prima, mi metto 3 mollette al naso e gliela installo.
Che MDK mi sta sulle balle ci pensero` un'altra volta.
Idem con ulteriore carico per SuSE che non e` GPL.
Se usassero TUTTI Linux, beh, non esiterei a fare la "guerra" alla MDK
e alla SuSE, ma non sono cosi` scemo da fargliela nel contesto sopra.
Personalmente sono dell'opinione che nei documenti ufficiali
il software proprietario non vada nominato; credo inoltre che purtroppo
si debba evitare di scrivere "GNU/Linux" perche' un manifesto
deve catturare al colpo d'occhio e io desidero parlare
pure a chi non distingue un word processor da un SO.
Poi si parlera` di "GNU/Linux" e si specifichera` che cosa significa,
in tutti i contesti in cui c'e` tempo e spazio per farlo
(hopefully, molti: un giorno e` lungo).
Questo IMHO; se poi sui documenti/manifesti ufficiali ci volete
scrivere "GNU/Linux", a me certo non dispiace; direi che non e` proprio
il caso di flammarsi per questo: smettiamola di litigare
e diamoci da fare.
Saluti,
Marco Pratesi