Linux Day e temi non inerenti

Davide Cerri davide@linux.it
Tue, 29 Oct 2002 09:49:20 +0100


Marco Gaiarin wrote:

 > Sono perfettamente daccordo sui principi enunciati, avete *in*
 > *teoria* perfettamente ragione. Concordo nel rischio di trasformare
 > il LinuxDay in una specie di fiera delle associazioni, in cui entra
 > tutto e il contrario di tutto.

Questo è quello che vogliamo assolutamente evitare. E, date le
caratteristiche del Linux Day (organizzato localmente da gruppi
diversi), penso che non ci sia altra via. Se il LD fosse organizzato
direttamente da ILS in qualche posto potremmo fare come ci pare, ma per
come avviene la cosa dobbiamo mettere dei paletti a garanzia di tutti. A
garanzia di ILS ma anche a garanzia di tutti i gruppi organizzatori: un
LUG che organizza il LD nella città X coerentemente con lo scopo della
manifestazione (promuovere Linux e il sw libero, come chiaramente detto
nelle linee guida) potrebbe non avere piacere che la stessa
manifestazione nella città Y sia invece arbitrariamente trasformata in 
qualcosa di diverso, con altri scopi e caratteristiche, che può 
condividere ma anche non condividere.

 > 2) Solo a titolo di paradosso, lo dico da subito, avete chiuso il
 > cancello con i buoi già scappati: invoco l'applicazione di questa
 > sacrosanta regola anche per il LD di openlabs, che si svolge se non
 > erro nei locali dell'ENAIP, ente formativo privato di ``proprietà''
 > (culturale, perlomeno) delle ACLI, ovvero una associazione cattolica
 > ben nota. Mo' come si fa?!

Il fatto che l'ENAIP *ospiti* il LD di Milano (cosa che sapevamo) non
crea nessun problema. Fornisce i locali, non partecipa alla manifestazione.

 > Vi chiedo di rivedere questo vostro ``proclama'', cercando di
 > definirlo meglio. Se posso do' un suggerimento: le eventuali
 > associazioni presenti, ovviamente in linea ed affini agli scopi della
 > manifestazione, devono impegnarsi, almeno in teoria (e
 > reciprocamente, vabbè) ad un rapporto non mordi e fuggi con il SL. E
 > ovviamente, proprio per evitare confusioni su chi fa che cosa, devono
 >  essere poche e fare al massimo pubblicità, non raccolta fondi o
 > vendite di chissàcosa. Questo è sacrosanto.

E chi stabilisce se un'associazione che non c'entra nulla con lo scopo 
della manifestazione vi è "affine"? E che cosa vuole dire che devono 
"impegnarsi" verso il sw libero, e a che livello, e qualcuno li aiuta, e 
qualcuno controlla che lo facciano? IMHO ci infileremmo in una serie 
infinita di problemi, come mebro del CD sono contrario a rivedere questa 
decisione.

Ciao,
Davide